FROMBOLARA DI CARPINETI (08 aprile 2009) – “Lunedì 13 aprile sarà una pasquetta eccezionale: compie 850 anni il ‘formadio’, il padre del Parmigiano-Reggiano” sono le parole di Afro Rinaldi, assessore all’agricoltura della Comunità Montana dell’Appennino Reggiano. “E’ il giorno dell’esatta ricorrenza in cui venne redatta la pergamena di Marola e nel quale intendiamo ricordare la colonna portante dell’economia agricola del nostro Appennino”.
“Era infatti, il 13 aprile del 1159 - spiega Gabriele Arlotti, giornalista e coordinatore delle iniziative economiche e turistiche del progetto Latterie d’Appennino - quando, a Corniano di Bibbiano, i fratelli Martino, Giovanni e Domenico di Formolaria (paese ancora esistente a Carpineti e dal nome… emblematico) firmarono un atto col quale presero in affitto terreni dal monastero di Marola in cambio di denari e prodotti tra i quali ‘tres aporto de formadio’”.
“La scoperta della pergamena in cui si riporta la parola ‘formadio, segna una svolta epocale e storica nell’identità e dell’economia del Parmigiano-Reggiano: per questo svolgeremo in questo 2009 iniziative tese a valorizzare le corti del Parmigiano Reggiano, i punti vendita, unitamente alla fruizione turistica” ricorda Nilde Montemerli, presidente della Comunità Montana dell’Appennino Reggiano e sindaco di Carpienti.
“La giornata del 13 aprile succede alla due giornate – aggiunge la Montemerli - già svoltesi il 20 e 21 marzo e con le quali è dimostrata l’eccezionalità della pergamena di Marola: un documento unico in Italia e che indica che la storia del padre del Parmigiano Reggiano è molto più ricca di quanto sapevamo”.
“Saranno, quindi, diversi gli appuntamenti previsti per lunedì 13 aprile – aggiunge Stefano Baldelli, vicesindaco del Comune di Carpineti - alle ore 11.30 partiremo dalla piazza di Carpineti per recarci nel paese del ‘primo formadio’, a Frombolara (anticamente Formolaria) dove inaugureremo una delle quattro targhe turistiche che segneranno d’ora in poi i nostri confini. Alle ore 12.30 in municipio scopriremo una targa celebrativa, e sarà esposta la copia autografa della pergamena di Marola, mentre Monsignor Guiscardo Mercati presiederà un momento a ricordo dei monaci”.
“Poi - aggiunge Umberto Beltrami, unico assessore al mondo del Parmigiano Reggiano del Comune di Bibbiano - ci si sposterà nel comune di Bibbiano, dapprima nella località di Corniano (dove la pergamena di Marola venne redatta in una dipendenza del monastero), all’oratorio San Rocco dove alle ore 18.00 ci sarà la benedizione dei prati stabili bibbianesi e la preghiera in ricordo dell’abate Giovanni da Corniano dell’Abbazia di Marola (XII secolo). Poco dopo, alle ore 18.30 - Pieve S. Maria Assunta di Bibbiano, la S. Messa con rito latino in suffragio dei monaci e degli agricoltori succedutisi nei secoli. Officiano S.e. mons. Paolo Gibertini, vescovo emerito della Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla, monsignor Tiziano Ghirelli e don Erio Cilloni, parroco di Bibbiano. Sarà distribuito a tutti un libretto con l’ordinario della Messa in latino e italiano, mentre la liturgia sarà animata dalla corale Annus qui Correggio, diretta dal maestro Sauro Rodolfi”.
Infine, sempre a Bibbiano alle ore 20.45, al Teatro Comunale Metropolis incontro, condotto da Umberto Beltrami, Assessore al Parmigiano – Reggiano, con Elisa Montruccoli, attrice nei panni di Matilde di Canossa; Gabriele Arlotti, autore del libro “Bibbiano nella culla del Parmigiano Reggiano” e coordinatore degli eventi di celebrazione degli 850 anni del “Formadio”; Sandro Venturelli, Sindaco di Bibbiano; Giuseppe Alai, confermato presidente del Consorzio del Parmigiano - Reggiano; Roberta Rivi, Assessore Provinciale all’Agricoltura. E alle ore 21.30 proiezione in anteprima del film documentario “Matilde di Canossa e il Formadio dei Monaci”, regia di Ubaldo Montruccoli.
ANGELO STELLA / IL LINGUISTA DELL’ACCADEMIA DELLA CRUSCA
“Il formadio: una parola unica in Italia”
E intanto giungono auguri da tutta Italia
Tra gli interventi del convegno ‘850 anni formadio’, svoltosi a Marola lo scorso 21 marzo, uno in particolare ha destato stupore. “La parola ‘formadio’ della pergamena di Marola – ricordò in quell’occasione Angelo Stella, linguista de l’Accademia della Crusca - è insolita e unica in Italia. Non si parla di formaticum come in altre zone, ma di un nuovo prodotto che i monaci di allora, puntualmente, annotarono. Possiamo quindi dire che questa scoperta di Gabriele Arlotti e dello storico Giuseppe Giovanelli è fondamentale: si è di fronte a un termine volgare e insolito (rispetto al presistente caseus di pecora) ma che è bene chiamare con un nome nuovo, il formadio, appunto, probabilmente un errore del nome corretto formaticum, ma proprio per questo unico in Italia”.
Diversi, infine, gli auguri che stanno giungendo un po’ da tutta Italia per questo padre del Parmigiano Reggiano. Gerard Beneyton, presidente del Centro internazionale per la salvaguardia dei formaggi di montagna (Caseus Montanus): “Sappiate fare tesoro e momento di valorizzazione economica della pergamena di Marola. Oggi più che mai gli agricoltori hanno bisogno di fare tesoro delle loro unicità sul mercato. Avete intrapreso questa strada con coraggio. Complimenti”.
Ivano Pavesi, presidente del Consorzio per la Valorizzazione dei Prodotti dell’Appennino (Conva): “Ora inizia per il Parmigiano Reggiano la sfida dei mercati. Lo ha chiesto il presidente Alai, neo confermata guida del Consorzio di Tutela, e lo sosterremo ora con iniziative mirate nei caseifici. 850 anni di storia meritano questi sforzi”.