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La polemica / Borghi e Gianferrari: “Sciopero del voto”

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I maldipancia del centrodestra montàno mòntano. E Giandomenico Borghi e Umberto Gianferrari danno fiato alle trombe, minacciando lo sciopero degli elettori di quella sponda in contestazione di chi non intende ragioni circa il metodo di scelta dei candidati.

"In questi giorni di inizio primavera è tutto uno sbocciare di FIORI & GAROFANI", è l'inizio ironico del loro intervento, con riferimento ai candidati sindaci di Vetto, rispettivamente Renzino e Sara.

Poi, più seri: "A Castelnovo, invece, tra i simpatizzanti Pdl prende sempre più vigore un'altra iniziativa: quella di richiedere le primarie". Gianferrari non è nuovo a una richiesta di questo tipo. Infatti conferma: "Cosa che ho già fatto più volte, in tempi non sospetti, quando nessuno era ancora candidato. Lo dissi anche a suo tempo al consigliere regionale Fabio Filippi in occasione di un conviviale nel suo paese natale".

"Le candidature calate dall'alto - è il concetto dei due castelnovesi - non ci piacciono e non le accettiamo. Chiarendo comunque che nessuno di noi due, per diversi motivi, intende candidarsi o insidiare la candidatura di chicchessia".

Viene tirata in ballo la questione di un metodo che non piace: "Lo stesso sig. Rossi va bene se scelto dall'elettorato centrodestrista castelnovese, ma non va bene se scelto con altra metodologia impositiva".

Cambiano i tempi. E la legge attuale in vigore per il Parlamento sembra essere quanto di più lontano, a leggere queste parole, dagli stessi elettori della maggioranza che a suo tempo l'ha voluta. Liste bloccate, prendere o lasciare. E se non scegli tu sceglie un altro al tuo posto.

Poi, venendo al concreto: "Lungi da noi la presunzione di rappresentare tutto l'elettorato di centrodestra. Noi siamo solo i portavoce di un gruppo di elettori decisi ad arrivare, se non ascoltati, allo SCIOPERO DEL VOTO. I nostri certificati elettorali saranno consegnati a persona di nostra fiducia e solo ai primi di giugno sapremo quale sarà l'entità di questo movimento popolare, a differenza dei candidati sindaci che pare sappiano già oggi la percentuale di voti che riusciranno a portare a casa".

Proseguono e concludono Borghi e Gianferrari: "Ovviamente i dissidenti si asterranno dal votare non solo alle comunali ma anche alle provinciali, regionali, politiche ed europee che verranno. Volete scegliervi i candidati? Bene, allora sceglietevi pure gli elettori".

6 COMMENTS

  1. La strada giusta
    State intraprendendo un strada giusta che, secondo il mio punto di vista, dovrebbe valere per tutte le parti politiche. Non è più possibile assistere ad una casta che si autopromuove in base alla fedeltà al partito di appartenenza! Anche un autentico imbecille o peggio incapace verrà eletto perché nominato da una gerarchia che detiene il potere politico di un partito. Certamente molti esempi di scadenti amministrazioni partono proprio da queste premesse. Se si avesse la voglia di rivedere il passato, si constaterà che gli stessi nomi passano da una carica ad un’altra con percorsi predefiniti e certi perché garantiti!! Il risultato è: una classe politica superata rispetto ai tempi e gestioni degli enti pubblici disastrose. Certamente il cittadino deve partecipare di più alla vita della propria comunità. Basta deleghe in bianco o basate su condivisioni ideologiche! Sono le premesse del disastro, avvertito dall’opinione pubblica e toccato con mano. E’ meglio perdere le elezioni con persone nuove, motivate e portatrici di idee che vincerle con un programma imposto dall’alto e già scritto dalle poche teste della nomenclatura! A questo punto, pur rispettando il vostro punto di vista, tenterei, anche senza candidarvi, di dar vita ad un movimento trasversale. Basta convocare un’assemblea in qualsiasi locale e chiedere la partecipazione dei cittadini al fine di raccogliere idee per un programma realizzabile ed in sintonia con i bisogni della gente! Borghi e Gianferrari, non abbassate le armi, perché questa speranza ha bisogno anche di voi!

    (Olivo Luigi Raffaelli)

  2. Condividere dalla sponda opposta
    Sono rimasto sorpreso nel leggere la prima pagina della @CGazzetta di Reggio#C di oggi. Ragazzi di sinistra di Bibbiano avevano scelto un vertice che, non gradito da Milano, è stato sostituito da altra persona. I giovani (come noi matusa ) non discutono la persona incoronata da altri, ma il METODO! E’ lo stesso problema da noi sollevato! Alle politiche ci hanno imposto il PORCELLUM… Qui in montagna noi, alle amministrative, respingiamo al mittente il CINGHIALUM!

    (Umberto Gianferrari)