Vetto: Garofani contro Fiori, cercasi sindaco. Ma col botto
Una pubblicazione del sindaco ‘rinnega’ la Rondine e spiega: “la nostra giunta ha lavorato per cinque anni senza rimborso, nemmeno l’indennità del sindaco. Basta debiti per il Comune”. Fiori, invece, incassa l’appoggio del Pdl e domenica sarà presentato. E per il dissidente Athos Nobili cala il sipario?
Pronti partenza via. A Vetto si affilano i coltelli per la prossima campagna elettorale. Certamente due le liste ai blocchi di partenza. Da un lato l’amministrazione uscente, di centro sinistra, capeggiata dalla rosanese Sara Garofani, dall’altro una lista di centro destra guidata dal veterinario Renzino Fiori.
Quali novità? Non poche.
CENTRO SINISTRA
Sara Garofani, è assodato, sarà di nuovo il candidato sindaco. Forte di cinque anni di amministrazione non senza problemi (come il distacco del petalo Athos Nobili, vicesindaco, e Roberto Pagani, assessore), anche personali. Il suo mandato è stato celebrato in questi giorni con una pubblicazione di 32 pagine a colori recapitata a tutte le famiglie. Una risposta ai periodici attacchi a mezzo stampa ricevuti dall’ex sindaco dissidente? O un modo di giocare d’anticipo sul centro destra?
Chissà. Balza all’occhio, però, una dimenticanza forse non casuale: la mancanza del gruppo civico d’appartenenza, ovvero la lista “La Rondine” che dal 1990 con tre mandati di Nobili e uno della Garofani ha amministrato il paese. Un colpo di spugna al passato. E la pubblicazione, si legge, è interamente pagata da Sara Garofani, sindaco, Emilio Guazzetti, vicesindaco, Pierino Ruffini, assessore, e dai consiglieri Vivaldo Predelli, Romeo Grisanti, Simone Merzi. Nell’editoriale di presentazione due colpi di scena:
a) il primo è che il sindaco ha rinunciato completamente all’indennità di carica (1.000 euro al mese) al pari dei rimborsi spese per gli assessori. Nei cinque anni sono finiti così nelle casse della collettività 115.000 euro
b) la seconda è che l’amministrazione ha deciso di smettere la pratica perseguita negli anni precedenti, ovvero di gravare il Comune di mutui con interessi pesanti per svolgere le opere.
Pronti via, l’amministrazione Garofani è ai ranghi.
CENTRO DESTRA
Nonostante la lista civica ‘Insieme per Vetto’ alle ultime amministrative abbia vinto in due seggi su tre, la differenza di voti abissale registrata nel seggio di Rosano, resta l’incognita più difficile per ambire al successo. La novità più grossa, però, è che il candidato sindaco non sarà più Gianni Ferrari, apprezzato per il suo coraggioso impegno in Africa e per aver dichiarato pubblicamente come ha sconfitto una grave malattia, ma Renzino Fiori, veterinario Ausl, apprezzato per il suo impegno culturale nelle parrocchie e coraggioso dissidente dal primo forte governo “La Rondine” del 1990.
“Vetto – spiega a Redacon qualche alta sfera del centrodestra – è uno dei pochi comuni dove davvero ce la possiamo fare”. Ecco, allora, la scelta di un forte appoggio politico alla lista. E domenica 15 marzo si gioca anche qui d’anticipo: presso la sala polivalente del capoluogo, alle ore 11, si terrà una pubblica assemblea del Pdl per la presentazione di Renzino Fiori e degli altri candidati in vista delle elezioni amministrative del 6/7 Giugno 2009. Ci saranno, infatti, anche Giuseppe Pagliani, candidato a presidente della provincia di Reggio Emilia, Fabio Filippi, candidato sindaco di Reggio Emilia, Massimiliano Camurani e Tommaso Lombardini, coordinatori provinciali Pdl. Aprirà i lavori l’ex sindaco degli anni Ottanta, Vito Castellari responsabile della lista Pdl per Vetto.
Singolare l’assenza della Lega Nord: pare non sia ancora deciso il suo appoggio al centro destra
CENTRO SINISTRA DESTRA AUTONOMO
E Athos Nobili? Ovvero il giornalista e sindaco degli Anni Novanta, ex Dc, ex alleato Pds-Rifondazione, ex vicesindaco nell’ultima amministrazione Garofani? Pare che dopo aver tentato un clamoroso approccio alla Lega Nord, e un avvicinamento ad altri gruppi di centro destra tramite l’onorevole Emerenzio Barbieri, abbia trovato le porte chiuse proprio nella sua ‘capitale della valdenza’. Alcuni articoli non firmati su un noto quotidiano locale, contro l’amministrazione da lui sostenuta alle ultime elezioni, sono solo serviti a sbarrare definitivamente la porta di casa dove ha abitato per quasi tre lustri. E a destra non si entra: a meno di clamorose novità, non sarà al via.
Vedo che il nuovo avanza pure sulle rive (entrambe) dell’ Enza
Ieri sera ad @CAnnozero#C c’era un giovane presidente di provincia (Firenze), quarantenne. C’era pure il governatore Bassolino. Da più parti si sosteneva che nessuno dei due potesse verosimilmente rappresentare “IL NUOVO”. Si diceva infatti che quando sei lì sulla scena per anni o decenni a rappresentare “IL NUOVO” finisci per rientrare, di fatto, nel “VECCHIO”. Interessante, a Vetto, l’assenza della Lega e la presenza di volti molto noti, da tempo. Sarei anche curioso di sapere quali sono i criteri che hanno portato all’investitura del candidato sindaco del PDL. Incoronato dall’elettorato di centrodestrista vettese? Dai reggenti? Dal voto di chi ai gazebo si preiscriveva al PDL? Temo che il sistema adottato dai miei avversari (PD) sia a tutt’oggi quello al contempo più democratico e produttivo; perchè se nomino il sig. Rossi scelto dalla gente raccoglierò certamente più voti che indicando un sig. Bianchi calato dall’alto, scelto chissà dove, chissà come, chissà perchè, chissà da chi…
(Umberto Gianferrari)
Terza lista
Porgo una domanda. Da ex residente, ma sempre coinvolta nelle vicende della montagna, volevo una conferma. Alcuni mesi fa avevo sentito parlare della nascita di una terza lista, capeggiata da GIULIANO AZZOLINI (sindaco) e MASSIMO LODI (vicesindaco). Qualcuno può confermare?
(Marisa A.)