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Capriolo sfonda il parabrezza del pulmino per disabili

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Mentre percorreva la SR 513 in località Botte, poco fuori Castelnovo ne' Monti in direzione di Vetto, il pulmino adibito al trasporto dei disabili è stato investito da un capriolo che si è buttato sulla strada dalla scarpata.

Infranto il parabrezza del pulmino e deceduto il capriolo: forte spavento per l'autista, che stava viaggiando per fortuna senza passeggeri, che ha anche subito lievi danni ad un occhio.

Dobbiamo le foto e la notizia ad Umberto Gianferrari che si trovava proprio in loco al momento dell'incidente.

2 COMMENTS

  1. E nessuno si muove
    Continua ed aumenta il pericolo, sulle strade, nei boschi, nei giardini di danni causati dai caprioli ed altri animali estranei e mai esistiti nel territorio montano. Pericolo per la mobilità e relative conseguenze, pericolo per la salute (zecche), danni enormi all’agricoltura, che dovrebbe essere di qualità, prodotti del Parco… Danni al turismo… Danni ai boschi (piante completamente sbucciate dai cervi). Ormai la storia è la stessa, ma nessuno, di competenza, si muove; sono impegnati su altri fronti… Aspettiamo danni irrimediabili o cerchiamo di prevenire? Chi dovrebbe intervenire dirà o, nella migliore delle ipotesi, scriverà: il solito che da sempre rompe e da sempre è contrario al Parco… Coraggio, presto si vota e tutto si dimentica, gli elettori saranno presi dal problema voto-partito-corrente-appartenenza al tal gruppo, ma la montagna continua a rotolare a valle sotto infiniti aspetti, portandosi dietro, purtroppo, anche i montanari.
    Cordialmente.

    (Fabio Leoncelli)

  2. Caro Fabio
    Se lo spunto caprioli può servire ad aprire un dibattito, questo ben venga, ma mi sembra eccessivo addossare agli animali che circolano per i boschi e non solo il declino della nostra montagna!!! Concordo con te che chi è preposto ai controlli e alla prevenzione LATITA!!! Vedi, Fabio, ll fare cassetto è il MALCOSTUME italiano è la stessa cosa si ripete anche nella gestione della FAUNA; prova ad informarti se di quei 300.000 € di “PERMESSI” incassati in 3 anni per abbattere ungulati ne siano stati spesi per la prevenzione “incidenti stradali”. Nemmeno un cent, eppure nelle ALPI “la Ferrari della gestione venatoria” questo si fa, si spende per la prevenzione. I mezzi ci sono… ma qua da noi?! Il nulla.
    Grazie come sempre.

    (Roberto Malvolti)