Il bel tempo che ha contraddistinto il fine settimana ha attirato centinaia di motociclisti sulle strade di tutta la montagna e per questo motivo, già nella prima mattina di sabato, la Polizia stradale di Castelnovo ne’ Monti ha predisposto una serie di servizi di prevenzione per il controllo dei mezzi a due ruote.
Tra sabato e domenica, infatti, sono state complessivamente cinque le pattuglie impegnate sulla strada e dieci gli uomini scesi in campo alle dipendenze dell’ispettore superiore Roberto Rocchi - comandante del distaccamento montano - che hanno fermato e controllato circa 250 motociclisti provenienti anche da oltre regione.
Nella giornata di sabato i controlli sono stati effettuati lungo le principali arterie di accesso alla montagna, in particolare sulla statale 63 nei pressi di Casina e sulla ex statale 513 poco dopo l’abitato di Vetto; domenica, invece, le pattuglie si sono posizionate verso l’alto crinale, tra Busana e Collagna, per controllare i tanti centauri diretti al valico del Cerreto.
Diverse le violazioni contestate ad oltre una ventina di motociclisti, alcune delle quali di particolare gravità: ad uno scooterista è stato sequestrato il mezzo risultato non assicurato. Il conducente si è giustificato affermando che aveva messo la moto su strada soltanto per verificarne la funzionalità, deciso a rinnovare la polizza assicurativa in caso di riscontro positivo. Peccato solo che si trovasse ad oltre 40 chilometri di distanza da casa…
Ad altri quattro motociclisti, invece, è stata ritirata la carta di circolazione in quanto le rispettive motociclette non erano in regola con la revisione periodica; agli stessi è stata anche elevata una contravvenzione di oltre 150 euro e le moto sono state poste sotto fermo amministrativo fino a revisione avvenuta.
Fra le altre violazioni contestate anche l’usura dei pneumatici e la mancata regolarità dell’inclinazione della targa rispetto all’asse stradale, a motivo della quale la stessa risultava illeggibile. I controlli della Polstrada castelnovese proseguiranno anche nei prossimi week-end, soprattutto nei tratti maggiormente interessati da sinistri stradali dove i protagonisti sono stati proprio i veicoli a due ruote.
Tutto ok ma… il malcostume dilaga!
Ottimi i controlli, peccato che i soliti “furbetti” si siano organizzati. Domenica venivo da Ramiseto verso il bivio con la SS 63. A circa 200 metri dal bivio ho visto circa 15 motociclette ferme con i motociclisti che stavano aspettando… Mah? Cosa faranno? Ho (forse) capito tutto quando, in prossimità del bivio, ho notato un motociclista fermo che segnalava la presenza delle pattuglie ai colleghi che venivano dalla direzione passo del Cerreto: alcuni di questi rallentavano e proseguivano, gli altri deviavano per Ramiseto sostando appunto a circa 200 metri dal bivio aspettando che… ai maligni verrebbe da pensare che aspettassero la segnalazione che il posto di blocco era stato tolto e quindi che avrebbero potuto proseguire… Ma questa sicuramente è una malignità!? Se così fosse però come potremmo definire il comportamento del “palo”? Un reato? Solo disonestà? Incoscienza? Criminale? Vorrei ricordare che i controlli servono per garantire la sicurezza a noi tutti e sabotarli è disonestà soprattutto quando noi siamo in giro per divertirci e gli agenti lavorano per noi. Scusate se metto commento firmato ma vista la delicatezza dell’argomento non vorrei che qualcuno la prendesse “male”.
(Commento firmato)
Richiesta di informazioni per fugare ogni dubbio
Vero che per i motocicli è come per le auto? Prima revisione dopo 4 anni da nuova eppoi ogni 2 anni? Ci sono officine autorizzate alla revisione anche qui da noi? Sono le stesse delle auto? Chiedo scusa per la raffica di domande e ringrazio sin d’ora per la raffica di risposte…
(Umberto Gianferrari)
Moto civetta
Caro signor “Commento firmato”… Voglio solo aggiungere che c’è di peggio. Un sabato pomeriggio della scorsa primavera mi trovavo a Gatta, fermo nell’incrocio subito dopo il distributore verso Castelnovo. Appena prima si ferma una moto di grossa cilindrata, il conducente si toglie il casco e telefona. La cosa strana è che dice solo due parole. Dopo circa un minuto o forse due arrivano una decina di moto ad una velocità pazzesca attraversando il centro della Gatta. Una volta superata la posizione rallentano e la “civetta” li segue. A quel punto cerco di prendere la targa ma sono più o meno inclinate e scompaiono dietro la curva. Dopo qualche istante arriva la persona che stavo aspettando e mi conferma che alcune moto lo hanno superato a velocità folle ed era molto chiaro che stavano facendo un garino. In centro a Gatta mi confermano che al fine settimana con la bella stagione è quasi una consuetudine. Naturalmente ho segnalato la cosa alla Polizia municipale. Per le forze dell’ordine non credo sia facile beccare questi “fenomeni”, visto come si organizzano; se non si fermano al posto di blocco e provano a fermarli rischiano di passare dalla parte del torto, come purtroppo è accaduto. Faccio una domanda: ma perchè non andate in pista a dimostrare che siete dei mostri delle due ruote? Sulla provinciale o sulla statale ci sono anche gli altri, una moto di quel peso lanciata a folle velocità ti sega una macchina in due. Non voglio certo criminalizzare la categoria, per fortuna ci sono tanti motociclisti che si godono la nostra meravigliosa montagna rispattando la loro vita e quella degli altri. Un saluto.
(Gianni Grisanti)
A proposito di revisioni
Vorrei sapere se esiste un tariffario, se il bollino blu fatto in concomitanza con la revisione deve essere pagato a parte o è compreso nel prezzo. Grazie e ringrazio anticipatamente.
(Domenico)
Per Gianferrari ecc..
Sì, la prima revisione è dopo 4 anni e le successive ogni due. Io mi appresto oggi a fare la revisione che ho prenotato questa mattina presso un’officina vicinissima a Castelnovo. Non so se si possa fare pubblicità… Comunque non tutte le officine abilitate per revisioni auto hanno l’attrezzatura adatta anche per le moto.
Per commento firmato. Che dire, non ci sono scusanti se non una piccola attenuante. Il sentirsi motociclista fino in fondo a volte fa sì che il nostro essere ci porti a comportamenti non proprio regolari pensando che lo siano, come quello di segnalare una pattuglia. Tale atto viene fatto nella stragrande maggioranza dei casi non per far deviare o fuggire dai controlli, ma lo si fa per far rallentare chi si incrocia per diversi motivi, esempio in caso di incidente o di sporco sull’asfalto. Purtroppo viene fatto anche per la segnalazione di pattuglie, equivale allo sfanalare automobilistico o al cb camionistico. Personalmente non segnalo pattuglie, so che è reato, ma mi capita di far rallentare chi si incrocia o per i motivi elencati prima oppure se vedo che c’è qualcuno che esagera con il gas. Non trovo necessario il commento firmato, non ha offeso nessuno e trovo che nonostante il motociclista sia ancora considerato un teppista (visto anche il timore nel firmarsi), trovo non sia così nella stragrande maggioranza dei casi; di solito i nostri problemi vengono risolti davanti ad un buon piatto di salumi e succo di frutta se si guida, oppure birra se non si deve guidare. Gli agenti poi conoscono benissimo la gestualità (essendo motociclisti anche alcuni di loro), quindi non trovo gli abbia insegnato nulla di nuovo. Di sicuro da condannare il comportamento di chi sfugge ai controlli, come il viaggiare non in regola con mezzo e documenti e anche il cercare di eludere strumenti di rilevazione di velocità con targhe illeggibili, ma questo va indipendentemente dal mezzo utilizzato. Va preso atto che l’inasprimento dei controlli alla categoria non è altro che il frutto di chi ha esagerato fino ad ora considerando le statali come piste.
(Gabriele Bizzarri)