Home Cronaca Casina, se sessant’anni insieme vi sembran pochi…

Casina, se sessant’anni insieme vi sembran pochi…

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Nozze di diamante a Casina. Nei giorni scorsi (esattamente il 26 febbraio scorso) è ricorso infatti il 60° anniversario di matrimonio di Eda Rinaldi e Battista Caroli, celebrato nel 1949 da don Nando Barozzi nella chiesa del Carrobbio.

La ricorrenza viene festeggiata oggi, domenica 1 marzo, con una messa officiata nello stesso santuario dall'attuale parroco di Casina, don Luciano Iori, e coi canti del coro Natanaele, cui segue il pranzo con parenti e amici in un noto ristorante del centro.

Gli sposi hanno trascorso la vita tra il fondo di Bussina, sul confine tra Casina e Carpineti, e il centro di Casina, seguendo “la storia” del nostro secolo, cambiando con il cambiare dei tempi: l’infanzia “a far il giro delle uova” (Bacini, il papà era carrettiere e uvarœl), la giovinezza “in Piemonte” tra fabbrica e risaie per lei; gli “studi fuori alle pecore” e cinque anni di guerra per lui, quindi il consenso per il matrimonio richiesto anche al “padrone”.

Il giorno delle nozze nel ricordo della signora Eda: "C’era un sole che la polvere copriva le strade, al ritorno della chiesa ci han tenuto fuori di casa per il tradizionale botta e risposta di un finto rosario di tre corone; il giorno dopo abbiamo avuto il privilegio di dormire un’ora in più, ma alle otto eravamo già nel bosco cogli altri a far fascine".

Qualche anno di mezzadria nel fondo di Bussina, quindi, alla fine degli anni cinquanta, l’abbandono della campagna: Eda rileva a Casina un piccolo negozio di alimentari, con “tutto sfuso”: la pasta da “far su” nella carta gialla e lo zucchero in quella azzurra, la “varechina” in damigiane da travasare in recipienti d’occasione, rovinando spesso il vestito con gli schizzi. Battista trova posto come fuochista nella prima ceramica della zona. L’impegno politico lo vedrà negli anni ottanta consigliere comunale e vicesindaco di Casina, l’orgoglio di Eda sarà l’appartenenza alla grande famiglia dei donatori di sangue riuniti nell’Avis.

Adesso li si può vedere cominciare il loro giorno insieme alla figlia Giovanna (attuale assessore alla cultura sempre del Comune di Casina) con un buon caffè nei bar del paese e soprattutto nel circolo Casa Cantoniera, dove poi Battista si misura con i migliori appassionati di scopone mentre la moglie prosegue per la spesa quotidiana e la figlia per l’insegnamento al "Cattaneo" di Castelnovo ne' Monti.

Tanti auguri anche dalla nostra redazione.