Ecco di seguito la "letterina" che viene inviata all'inizio di ogni mese da don Marco Ferrari, in missione in Brasile.
-----
Oi amigos, eccoci all’inizio di un altro mese... Queste poche righe mi fanno sempre pensare lo scorrere del tempo, mi sembra che tra una lettera e l’altra non ci siano 30 giorni. Lasciamolo passare, in fondo il tempo non ci è stato dato “è un presente de Deus”, come dicono da queste parti; a noi il compito di viverlo nel migliore dei modi sapendo bene come ogni attimo sia preziosissimo, per il semplice fatto che non si ripete.
A parte questa riflessione semi-filosofica sul tempo, posso dirvi che tutto procede bene, almeno nei limiti del possibile, ottima salute, il solito ritornello della poca pioggia (e pensare che dovrebbe essere il tempo delle piogge), ripresa delle attività. Come sapete l’inizio dell’anno scolastico e delle attività pastorali, dovrebbe
essere il mese di febbraio, dopo la pausa estiva. In realtà le scuole non sono iniziate, si parla del 9 o 16 di marzo… Beh, bisogna lasciare passare il tempo sacro del carnevale, risparmiare sui trasporti e così via. Tutto nella norma!
A livello ecclesiale è iniziata la quaresima, che per noi coincide con la “Campagna della fraternità”. Tutti gli anni la Chiesa propone un tema pratico di riflessione, che quest’anno è: “Fraternidade e segurança publica”, “A paz è fruto da justiça”, tutti capiscono senza dover tradurre. Tema complesso e quanto mai attuale, speriamo di riuscire a parlarne un po’ e a raggiungere qualche piccolo obiettivo.
Siamo alle prese con la ristrutturazione interna della chiesa, tanto per non stare fermi e sappiamo che quando si mette mano a cose vecchie come va a finire. Speravo molto sul contributo della gente, ho sempre insistito che la Chiesa appartiene a loro e che non sarei ricorso ad aiuti di fuori. Quasi impossibile, stanno contribuendo, ma come qualcuno diceva “i ricchi danno i consigli e i poveri collaborano”. Pazienza, vedremo come fare.
Stiamo terminando la costruzione di 150 cisterne, 120 con
finanziamenti pubblici e una trentina con aiuti arrivati dall’Italia (un’eredità di una generosa famiglia), che “Deus recompense”. Approfitto per ringraziare coloro che continuano a collaborare mensilmente col progetto o con offerte saltuarie… “Dançar a vida”, il progetto dei ragazzi in situazione di rischio sta funzionando bene ed anche la biblioteca: sono proprio contento. Grazie!
Ora basta perché mi accorgo di aver scritto gia troppo. La prossima settimana saremo fuori per il ritiro annuale. Um grande abraço a todos e até a proxima!
(Don Marco Ferrari)