Home Cronaca “L’accordo Iris è un buon accordo”

“L’accordo Iris è un buon accordo”

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"L'accordo firmato alle tre della scorsa notte per il rilancio del Gruppo Iris è un buon accordo, che soddisfa tanto l'impresa quanto i sindacati e gli enti locali che, come la Provincia, si sono impegnati a fondo in queste settimane per salvaguardare centinaia di posti di lavoro. L'azienda, dunque, ha deciso di non tirarsi indietro, ma anzi di rilanciare attraverso una ristrutturazione che comporterà una cassa integrazione a rotazione molto sostenibile. Per la nostra provincia, poi, è un ottimo accordo, in quanto alla ceramica Eiffel non sono di fatto previsti licenziamenti: anche la produzione - porcellanato con materiali alternativi di cava - rimarrà invariata, confermando il ruolo di punta dello stabilimento di Viano nel campo dell'innovazione e della ricerca avanzata ceramica".

"Rilancio in vista, grazie a un investimento di 11 milioni sugli impianti, anche per la Graniti Fiandre, dove a marzo si tornerà a lavorare a tempo pieno dopo un periodo di cassa integrazione ordinaria che ha interessato alcune decine di dipendenti".

La Provincia esprime il suo punto di vista con una nota diffusa poco fa alla stampa.

"Certo, la situazione generale resta difficile - si legge ancora - ma Reggio si sta dotando degli strumenti necessari per fronteggiare al meglio la crisi e arrivare, prima di altri, alla ripresa. Dai primi di marzo almeno 200 lavoratori in Cigs di tre aziende con problemi di liquidità potranno già usufruire dell'accordo con le banche, sottoscritto lunedì scorso in Provincia grazie all'impegno dell'apposita Unità anticrisi che si è costituita, per l'anticipazione delle indennità di cassa integrazione".

Proprio lunedì l'Unità anticrisi incontrerà un rappresentante di Unifidi per valutare come rendere operative le risorse regionali per assistere anche i lavoratori in cassa integrazione ordinaria e, "a breve, si cercherà di individuare nuovi strumenti in grado di aiutare anche chi - come i precari, i dipendenti di piccole aziende o i lavoratori del commercio e del turismo - non è protetto da ammortizzatori sociali".