Il Comune di Castelnovo ne’ Monti decide l’acquisto dell’immobile ex cinema teatro Ariston di Felina. E il voto è quasi unanime, comprendendo anche il sì di “Lista civica” e “Gruppo misto”, espresso dal Consiglio comunale di Castelnovo ne' Monti riunitosi ieri sera. Contrario il solo consigliere capogruppo di Rifondazione Luigi Bizzarri, che sul tema era anche intervenuto con una nota diffusa alla stampa nei giorni scorsi, cercando di spiegare le ragioni del suo gruppo politico.
Dopo un’introduzione dell’ing. Chiara Cantini, responsabile del settore lavori pubblici del Comune, invitata dal sindaco Gian Luca Marconi a fornire i dati tecnici utili alla discussione, ha preso la parola appunto Bizzarri, che ha spiegato la sua posizione, già anticipata nella nota stampa. “Il vigente strumento urbanistico è stato approvato nel marzo del 2005. Perché mai prevedere già allora un cambio di destinazione d’uso di quell’area – ha detto – con il cinema che era ancora in funzione?”. “L’Amministrazione non sembrava avere più alcun interesse lì – ha sostenuto il consigliere – ma poi qualcosa è cambiato”. “Votammo no, ritenendo che si andasse a depauperare Felina, e chiedemmo di mantenere uno spazio pubblico attrezzato”.
La risposta di Bezzi è stata nella sostanza, anche in questo caso, un po’ la fotocopia di quanto già anticipato a livello di comunicato stampa. "La questione non inizia nel 2005, ma bisogna risalire al 1991, quando si chiuse l'ex Ariston". Risposta che ha trovato il sostegno-testimonianza anche da parte delle consigliere Clementina Santi e Maria Luisa Muzzini, che hanno confermato l’accordo verbale, quel “gentlemen agreement” (accordo tra gentiluomini) appunto richiamato dal vicesindaco.
Che Felina, centro rilevante da più punti di vista ("soprattutto produttivo", ha puntualizzato Bezzi), meriti di più dato il suo grande sviluppo lo hanno riconosciuto un po' tutti i gruppi politici consiliari. Marconi ha parlato delle "aspettative" presenti nella popolosa frazione, tra cui la presenza di poliambulatorio con sala prelievi. Le eccezioni hanno riguardato le modalità.
"Una soluziosa dispendiosa, questa scelta dall'Amministrazione, che non risolverà il problema", ha ribadito Bizzarri in sede di dichiarazione di voto. Voto che alla fine, in soldoni, è stato il seguente: 15 sì (maggioranza, Civica e Misto) e 1 no (Rifondazione). Era assente il rappresentante della "Voce della montagna".
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