Home Cronaca IL CASO / Dà lo sfratto alle Poste. E loro chiudono l’ufficio

IL CASO / Dà lo sfratto alle Poste. E loro chiudono l’ufficio

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SAN GIOVANI DI QUERCIOLA (16 febbraio 2009) - Quelli che la posta, quando chiude, lo apprendono leggendo il giornale. Accade a S. Giovanni di Querciola, frazione di Viano, dove gli abitanti del ridente borgo hanno presentato una petizione a tutte le autorità competenti contro la chiusura dell’ufficio postale.

Interviene al proposito Fabio Filippi, vicepresidente del gruppo PdL e candidato sindaco di Reggio Emilia, che decide di portare il caso in Regione. Lo fa con una interrogazione a risposta immediata presentata alla presidente del parlamentino bolognese.

Filippi spiega il grave problema al quale si trovano di fronte i cittadini di S. Giovanni che “risulta - sono sue parole - abbiano appreso la notizia dalla stampa”.

L’edificio in cui si trova l’ufficio postale di S. Giovanni è di proprietà di un privato cittadino che rivendica gli spazi. Di fronte allo sfratto le Poste hanno deciso di chiudere l’ufficio e conseguentemente di sospendere il servizio. Non è difficile ora trovare a S. Giovanni due stanze sicure da adibire ad ufficio postale.

“Tale decisione – sottolinea Filippi – pone i cittadini in gravi difficoltà. Costretti a subire la sospensione di un servizio fondamentale, molti di loro sono impossibilitati a recarsi all’ufficio postale di Regnano, che farà le veci di quello di S. Giovanni. Le Poste di Regnano sono aperte anch’esse solo tre giorni a settimana. La zona è di per sé già disagiata, la rete viaria non è per niente agevole e il trasporto pubblico è pressoché inesistente.”

La richiesta alla Giunta è quella di intervenire, di concerto con gli organi competenti, per dare concreta soluzione al problema, al fine di evitare la totale sospensione del servizio postale, per tutelare le parti più deboli. Tenendo conto delle reali problematiche e difficoltà della zona in oggetto.