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Musicisti in erba

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Ieri mattina è iniziata all’Istituto musicale "Claudio Merulo" di Castelnovo ne' Monti una nuova serie di incontri che, fino a maggio, vedranno impegnati gli alunni delle classi quarte delle scuole elementari del capoluogo (Giovanni XXIII e Pieve) e la classe quinta delle elementari di Felina nell’ambito di corsi rivolti alla conoscenza della musica e degli strumenti. I laboratori musicali vengono allestiti in collaborazione con la direzione didattica di Castelnovo ne' Monti e con gli assessorati alla scuola e alla cultura.

Per presentare questa iniziativa ormai consolidata (è giunta infatti ormai al decimo anno) ieri mattina al Merulo c’erano il direttore dell’Istituto, Giovanni Mareggini, il dirigente scolastico della direzione didattica Sergio Tamagnini, il responsabile dei corsi e docente del Merulo Matteo Malagoli. E, naturalmente, i 94 bambini che seguiranno l’esperienza musicale di quest’anno. “Imparare a conoscere uno strumento – ha detto Mareggini - per voi sarà un po’ come imparare una lingua nuova, con cui potrete esprimervi e comunicare. A seguire i vostri corsi saranno i docenti del Merulo, ma anche degli studenti diplomandi o neo diplomati. Alla fine del corso sarete i protagonisti di un saggio musicale su un palco vero e proprio, quello del teatro Bismantova”.

Tamagnini ha voluto ringraziare l’Istituto musicale castelnovese e l’Amministrazione, ed ha aggiunto: “Siete dei bimbi fortunati, perché potete avere questa opportunità grazie alla presenza dell’Istituto musicale. Una opportunità che non hanno nemmeno tutti i bambini delle grandi città”. Ai giovanissimi musicisti in erba è stata data la possibilità di scegliere tra vari strumenti a disposizione, “e devo dire – ha spiegato Matteo Malagoli - che siamo riusciti a comporre i gruppi assecondando le scelte di ognuno di voi senza grandi problemi”. Flauto, clarinetto, tromba, fisarmonica, chitarra, violino, violoncello, pianoforte o canto: per alcuni mesi, una mattina a settimana, gli studenti seguiranno il corso da loro a scelta nelle aule del Merulo.

“Per l’Istituto – conclude Mareggini - è un modo ormai consolidato di dialogare con il territorio, ma anche di far conoscere alle nuove generazioni le opportunità offerte dallo studio della musica e dalla presenza di una realtà come il Merulo in montagna”.