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Su Eluana

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Comprendo che l’argomento di cui andrò a trattare in questa mia lettera è tra i più spinosi, ma quanto sta accadendo in Italia mi ha spinto ad esternare il mio pensiero. Potrei iniziare dicendo che sul caso Englaro stiamo vivendo un grave scontro istituzionale tra il presidente della Repubblica ed il governo, ma rischierei di assecondare la polemica politica; invece ritengo che questo caso tocchi nel più profondo ogni cittadino della Repubblica Italiana.

Non voglio entrare nel merito della storia di Eluana, anche perché ritengo che tutti coloro che manipolano a proprio piacimento la vicenda di questa ragazza che da 17 anni VEGETA lo facciano ledendo in modo grave il diritto di ogni persona di decidere della propria vita. Lo strumentalizzare, che sia di destra o di sinistra, non porta da nessuna parte; anzi non fa altro che allontanare il nostro pensiero dal cosa sia giusto per ognuno di noi. Inoltre vorrei che i media pubblicassero foto recenti di Eluana e cha la smettessero di pubblicare foto di una ragazza sorridente, immagini di 17 anni fa.

Oggi si parla di disegno di legge, una legge dello Stato che in base a quanto partorito dalla Camera e dal Senato deciderebbe per te se puoi morire o vivere. Sarebbe a mio avviso la cosa più sbagliata, anche perché con il mio voto non ho dato mandato a chicchessia di decidere cosa sia giusto per me, se voglio essere un vegetale attaccato ad un macchinario o se per mia visione della VITA mai accetterei di vivere come Eluana. Il mio desiderio sarebbe che questi senatori e deputati emanassero una legge che mi permettesse di decidere quello che per me è giusto, il famoso TESTAMENTO BIOLOGICO.

Ognuno di noi ha una visione della vita e della morte. La mia visione della vita è molto semplice, ed è basata su pochi elementi: poter capire ed elaborare che il sole nasce, sentire il l’aria che ti accarezza il viso, esternare un proprio pensiero, vedere sorgere la luna; in poche parole comprendere, il moto lo metto in secondo piano. Come si capisce dalle mie parole, non accetterei mai di vivere anni in un letto attaccato ad una macchina. E poi per cosa, per veder soffrire i tuoi cari? Per poter dare loro una speranza? No, troppo dolore, la vita è bella, ma ritengo vita quella che ho descritto, altri tipi di vita non li conosco e non mi interessano.

Ho parlato di TESTAMENTO BIOLOGICO. La cosa che ritengo più giusta, un mezzo per decidere cosa vogliamo e cosa no, in modo da non far decidere altri per noi. Pensate se ci fosse stato il TESTAMENTO da parte di Eluana; tutto questo clamore non ci sarebbe stato e forse il suo strazio sarebbe finito già anni fa. Sono molto vicino al padre, sono lontano dal governo e mi chiedo chi sono loro per poter mettere in dubbio le volontà di una persona! Mi si potrebbe dire che tutto si basa su quanto riportato dal padre, a questo bastano due parole, Amore e rispetto di una scelta di vita.

Spero che quanto da me scritto possa aprire un dibattito costruttivo , ed inoltre assegno al WEB le mie volontà.

Grazie come sempre.

(Roberto Malvolti)

8 COMMENTS

  1. Nè Stato nè Chiesa si arroghino diritti su di me
    Concordo pienamente: nè lo Stato nè la Chiesa possono arrogarsi diritti sulla mia libera scelta, attraverso testamento biologico, di non straziare la vita dei miei cari qualora fossi in condizioni vegetative. Stiamo assistendo ad un abominevole utilizzo dei sentimenti etici più profondi e allo stravolgimento dei principi di funzionamento democratico dello Stato laico. Una vergogna e una pena infinita, che forse servirà agli italiani per svegliarsi, finalmente, dallo stato di semi-coscienza in cui si è lasciato ridurre con vent’anni di monopolio di imbecillità televisiva.

    (Mauro Chiesi)


  2. Sono pienamente in accordo con quanto scritto. Io purtroppo so cosa significa soffrire e avere problemi di salute per cui sono il primo ad essere vicino al padre di questa ragazza. Speriamo tutto si risolva al più presto.

    (Ivano Meglioli)

  3. In difesa della vita
    Ne conosco soltanto il volto attraverso le fotografie che giornali e tv ci hanno mostrato. Non giudico i suoi genitori, suo padre. Rispetto il suo immenso e inestinguibile dolore. Ma so che Eluana Englaro non è un “vegetale”, è un essere umano che vive e respira. Non so quali sensazioni possa provare. So soltanto che è una persona viva e che nessuno è in grado di esplorare la sua mente. Trovo assurdo che la magistratura abbia sancito – sulla base di una presunta volontà espressa solo verbalmente e riportata dal padre (volontà sulla quale sono stati espressi peraltro dei dubbi) – che un essere umano deve essere lasciato morire senza più acqua e cibo. Il Parlamento farà una legge sul “fine vita”. In attesa della legge spero che Eluana viva. E sono contento che il presidente del Consiglio, nonostante l’opposizione del Colle e i sondaggi che danno la maggioranza degli italiani favorevoli a far morire Eluana, abbia tentato il tutto e per tutto presentando il disegno di legge che impedisce di interrompere alimentazione e idratazione. E’ inutile nasconderselo: si è voluto trasformare Eluana – come prima Piergiorgio Welby – in simbolo, in bandiera di una battaglia per aprire le porte, anche in Italia, all’eutanasia.

    (Damiano Ferretti)

  4. Rispetto per la famiglia Englaro
    Domenica scorsa sul giornale @CLa Stampa#C è apparsa un’intervista al Senatore Andreotti. Il giornalista chiede: dal mondo cattolico si è arrivati a chiedere la revoca della tutela al padre di Eluana. E’ d’accordo? Risposta: “NO, anzi ritengo che tutti dovrebbero fare un passo indietro di fronte al dolore della famiglia Englaro. C’è un dovere di rispetto e anche una delimitazione degli ambiti che occorre salvaguardare. E’ una tutela dalla quale non si può prescindere in una condizione così dolorosa. Qui non si tratta di una questione pubblica. Il calvario di Eluana non deve diventare un caso politico, altrimenti lo si snatura colpevolmente. Ci sono vicende nelle quali la politica deve fermarsi sulla soglia di casa delle persone. Abbiamo a che fare con una famiglia già duramente provata da una tragedia e nessuno può arrogarsi il diritto di decidere d’imperio”.
    Aggiungo solo che, personalmente, invidio chi ha certezze assolute in campo laico. Mi pare che il pensiero del senatore sia di grande umanità ed in quanto tale lo condivido.

    (Claudio Bucci)

  5. Concordo con il sig. Bucci
    Una situazione difficile e delicata come questa non dovrebbe essere usata così in modo strumentale, addirittura arrivando ad una sfida fra i più alti gradi delle nostre istituzioni e pubblicizzata dai media in questo modo, senza il minimo rispetto per il dolore e la richiesta del silenzio da parte dei genitori. Addirittura tirando in ballo che si vuole cambiare la nostra Costituzione! Ma cosa c’entra? Come non sono molto d’accordo sulla sortita di arrivare ad un decreto legge d’urgenza su una materia così delicata senza una discussione in generale più approfondita, per di più dopo una sentenza della Cassazione; ma se proprio si voleva fare un decreto legge su questo singolo caso (dimenticando che ce ne sono tantissimi altri che passano sotto silenzio) non posso perdonare che sono passati ben 17 lunghi anni utili per fare una seria discussione in Parlamento con una conseguente e necessaria legge ponderata; e nel frattempo però hanno governato tutti, destra e sinistra.
    Ma poi mi ha fatto specie il fervore con cui ci si è scagliati contro questa triste situazione e le parole commosse e commoventi del nostro presidente del Consiglio parlando sempre del singolo caso, di una soppressione barbara di una vita innocente, indifesa, ecc. ecc. Certo, tutto giusto sotto un certo punto di vista religioso al quale mi posso indirizzare anche io, ma qua mi fermo per non andare oltre le righe perchè non voglio offendere nessuno e rispettare tutti i componenti del nostro governo, ma di sicuro, anche dall’alto della sua poltrona, non mi sembra la persona così perfetta (senza peccati) per fare certe dichiarazioni e prendere decisioni così di urgenza in merito a questi problemi così delicati, personali e dolorosi.

    (Elio Bellocchi)


  6. Sono pienamente d’accordo con quanto scritto nell’articolo. Tutta la polemica di questi giorni non sarebbe mai saltata fuori se ci fosse una vera legge sul testamento biologico, legge che si richiede inutilmente da molti anni. Nessuno ha il diritto di decidere per me della mia vita, che sia Stato o che sia Chiesa. La cosa più preoccupante è l’attacco alla democrazia ed alla libertà di scelta che sta avvenendo in queste ore nei palazzi del potere; discussioni basate solo sulla volontà politica del governo e non sul pensiero di chi vive il Fatto in prima persona. Anzichè impicciarsi delle vite altrui, cercando d’imporre il proprio volere, chi ci rappresenta dovrebbe passare il tempo a cercare di risolvere i numerosi problemi della nostra povera Italia che sta andando a rotoli!!

    (Damiano Cani)

  7. Libertà di scelta
    Su Eluana sono state dette e scritte troppe cose: è ignobile come certi personaggi si siano approfittati di lei per interessi politici personali; l’ipocrita difesa della vita sbandierata da alcuni politici è nauseante e parole vergognose sono state pronunciate da alti esponenti vaticani. Che hanno perso una buona occasione per tacere. La legge sul testamento biologico che probabilmente uscirà sarà una presa in giro, mentre punto fondamentale in uno stato laico dovrebbe essere la libertà di poter scegliere come portare a termine la propria vita.

    (Roberto Vignoli)