Sulle dichiarazioni del segretario della Lega Nord per i comuni del crinale, Alessandro Davoli, e del consigliere regionale del Pdl, Fabio Filippi, in merito alla rapina avvenuta nella frazione di Casino lunedì sera, afferma il sindaco di Castelnovo ne' Monti, Gian Luca Marconi: “Speravo che sull’episodio che ha duramente e profondamente colpito una famiglia della nostra comunità si potessero evitare speculazioni politiche, ma evidentemente così non è. Comprendiamo del resto la necessità di Alessandro Davoli, candidato sindaco alle prossime amministrative a Castelnovo, e di Fabio Filippi, candidato sindaco a Reggio, di iniziare a fare campagna, e di farla su temi che hanno già battuto più volte come la polemica costante contro gli attuali amministratori e l’individuazione dell’origine di gran parte dei problemi sociali della montagna nell’immigrazione. Al momento le istituzioni che operano sul territorio sono profondamente impegnate nel dare una risposta immediata e forte al grave fatto avvenuto, con i Carabinieri della Compagnia di Castelnovo ne' Monti, in particolare, in campo a pieno organico. Tra l’altro sembra che l’unica persona finora fermata dagli uomini del Capitano Amoroso, dopo una brillante operazione, sia un italiano.
Per quanto mi riguarda ricordo solamente ai due esponenti del centrodestra che il Comune di Castelnovo opera sul tema immigrazione in stretta osservanza delle leggi nazionali in materia, per la precisione la legge 189 del 2002, in vigore quindi da ormai 7 anni, nota anche come "Bossi–Fini".
Tra l’altro ho avuto modo di incontrare Franco Coloretti, con il quale abbiamo parlato dell’accaduto: ha voluto ringraziare sia me sia gli altri esponenti politici ed amministratori per gli attestati di solidarietà, ma ha anche aggiunto di non ritenerli sufficienti in quanto, a suo modo di vedere, ci vuole maggior impegno per la sicurezza. Lo stesso Coloretti ha però rimarcato che a suo parere gli attuali problemi in questo senso non possono essere risolti che dal Governo nazionale”.
Strumentalizzazioni
Anche dire “Vado da Berlusconi… ” potrebbe essere vista come strumentalizzazione. Mi pare che i sindaci abbiano avuto, grazie al ministro Maroni, mano pressochè libera in tema di sicurezza. Forse addirittura troppo libera, se penso che qualcuno oggi, ironicamente, identifica in un sindaco una sorta di sceriffo. Senza polemica, vorrei capire in che cosa consistano, nel concreto, tali poteri aggiuntivi attribuiti ai primi cittadini.
Grazie.
(Umberto Gianferrari)
Ronde
Egregio sig. sindaco, sono esterrefatto che ancora non sia stata adottata la soluzione che le è stata offerta su un piatto d’argento dai rappresentanti del centrodestra, soluzione di cui, sicuramente e senza ombra di dubbio, con collaborazione e spirito di abnegazione si faranno carico organizzando le ronde… Senza voler fare l’acculturato, suggerirei che il primo pattugliamento fosse fatto da un caporonda di peso, ad esempio dal sig. Davoli, accompagnato dal consigliere ing. Filippi (perplesso?… ma noooo! Si ricordi che la forza bruta non serve ma solo… una intelligente dissuasione?… forse?!… mah?). Se lo immagina lo sparuto drappello nascosto dietro alla chiesetta della Madonnina della Tosse pronta a balzare sui malandrini?
Mi scuso di questo tono ironico per una vicenda che di ironico non ha nulla e non è per niente da sottovalutare, ma il vero suggerimento è quello di lasciare lavorare in pace e tranquillità le forze dell’ordine che da sempre hanno dimostrato grande impegno e professionalità. I risultati lo dicono.
(Lollo Mariani)
Serve una giustizia più organizzata, non l’esercito
Sono capaci tutti, quando ci si sente minacciati nella propria sicurezza personale, a ricorrere alle scorciatoie e alle soluzioni “di pancia”. Ronde? Ma certo! …risolto il problema! Io preferirei di gran lunga che il Governo mettesse a disposizione più polizia per il controllo del territorio, ancor meglio addestrata e motivata, invece di tagliare i fondi. Mettiamo i soldati al posto della Polizia? Ma dove siamo? Nel Cile di Pinochet? Nella Grecia dei colonnelli? Aspettiamo anche che torni Bava Beccaris? L’ordine pubblico, in un paese civile, è di competenza del ministro dell’Interno, e della Polizia, non dell’esercito.
I nostri politici – e qui, purtroppo, devo dire, in modo molto bipartisan – vogliono togliere ai magistrati gli strumenti di indagine con la scusa della privacy dei cittadini – lo fanno per noi, grazie! Ho l’impressione che stiano invece proteggendo dalla Giustizia i loro interessi personali.
Ho grande rispetto per il lavoro svolto da Polizia e Carabinieri, in questo come in altri casi. Mi preoccupa il fatto che, catturati i colpevoli, una Giustizia farraginosa e burocratizzata avrà difficoltà a condannarli in tempi ragionevoli e a dare certezza della pena. E’di questi problemi che dovrebbe occuparsi la riforma della giustizia. Questa riforma, invece, peggiorerà le cose per i cittadini, salvo lasciare mano libera agli intrallazzi dei politici di ogni livello. E’ di questi politici con delirio di onnipotenza che ho piene le scatole.
(Commento firmato)
N.B. – Non mi firmo perchè non sono candidato da nessuna parte, e confido che, in questo contesto, siano più importanti i miei pensieri che non la mia faccia.
Concordo
Concordo pienamente con l’intervento “Serve una giustizia più organizzata, non l’esercito”. Cercando di essere in qualche modo informato, come tutti, sono obbligato a guardare le notizie che ci danno i nostri telegiornali, ma spesso ho l’impressione che ci prendano in giro. Hanno parlato tanto di questa auspicata riforma della giustizia che doveva essere utile e necessaria a tutti noi cittadini tutti; hanno insistito sull’esigenza di riformare questa giustizia ora farraginosa ed incomprensibile, lenta e costosa al punto che non conviene più far valere i propri diritti, con codici ultravecchi e controversi, non più uguale per tutti (o meglio, più uguale e graduale verso chi può spendere), con magistrati “capricciosi, protagonisti, politicizzati e spendaccioni” che comminano pene non certe, ecc., ecc.
Ma chi deve rinnovare queste regole se non il nostro Parlamento? Ma poi, visto in concreto, che cosa stanno riformando? L’intercettazione telefonica… la privacy per chi…? Poi anche alcune norme opinabili sull’immigrazione… Tutto qui? Che delusione! Sono sicuro che se qualcuno intercettasse me si annoierebbe a morte!
Per un segnale di trasparenza, onestà e chiarezza verso le persone che ricoprono un incarico pubblico io chiederei ai nostri politici, se vogliono il nostro voto, di rendere pubbliche le loro telefonate e di smetterla con i loro intrallazzi.
Ma poi che dire sul numero dei nostri avvocati sostenitori della nostra giustizia in questo tempo di profonda crisi economica: sembra che in numero degli avvocati nella sola zona di Roma sia uguale a quello di tutta la Francia! Chi lo paga e a cosa serve questo soprannumero?
Aspetto di vedere con curiosità i capironda di “peso” come suggerito dal sig. Lollo Mariani!
Non mi firmo nemmeno io perché, oltre a non essere candidato da nessuna parte, ho un’attività.
(Commento firmato)
Quale giustizia?
Scrivevo più sopra che sarebbe necessaria una giustizia più organizzata. Se qualcuno vuole capire meglio dove ci porta la riforma della giustizia che il governo ci propone può leggere qui: @Lhttp://togherotte.ilcannocchiale.it@=togherotte.ilcannocchiale.it#L.
(Commento firmato)