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La bella storia / La piccola Giada, tesoro di una coppia di Paullo di Casina

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E’ arrivata Giada, che ora ha nove mesi, una bella bimba vietnamita, nella casa dei coniugi Elisa Gentili e Mauro Corbelli e la felicità è tanta (anzi, ancora di più,), e lo si vede; è un sogno "diventato Giada". I due genitori hanno 37 anni sono sposati da 13 e la cicogna non voleva saperne di fermarsi sulla loro casa. Così, sei anni fa hanno pensato di adottare un bambino. Si sono attivati e hanno cominciato il loro impegnativo percorso.

I primi contatti sono stati con i servizi sociali dell’Ausl di Castelnovo ne’ Monti, ai quali la nuova legge attribuisce compiti molto importanti e che li ha chiamati a lavorare insieme ai futuri genitori adottivi per una più approfondita indagine sulla realtà famigliare della coppia e sulle loro motivazioni circa l’adozione. Devono curare la preparazione degli aspiranti all’adozione, aiutandoli a scoprire le loro risorse e le motivazioni profonde della richiesta adottiva, e verificare insieme a loro la reale disponibilità ad affrontare i compiti che intendono assumere. Hanno anche acquisito elementi sulla situazione personale, familiare e sanitaria degli aspiranti genitori e sulla loro attitudine a farsi carico di una adozione internazionale, sulle eventuali caratteristiche particolari del minore che sarebbero in grado di accogliere e acquisire ogni altro elemento utile affinchè il tribunale per i minorenni verifichi l'idoneità della copia al ruolo di genitori.

Ottenuta l'idoneità dal tribunale, hanno dovuto cercare un'associazione (e ce ne sono tante) che potesse aiutarli e indirizzarli a realizzare il loro sogno. Sono stati fortunati, hanno trovato a Roma l'associazione “Famiglia e minori”, gruppo culturale che si occupa dello studio e delle ricerche psicologiche e giuridiche sulla famiglia e sul minore, che ha rappresentanze in quasi tutte le regioni, con responsabile la signora Maria Azzacconi, stupenda per competenza e disponibilità. Un’associazione che affianca i futuri genitori adottivi nel percorso
Dell’adozione internazionale e cura lo svolgimento all'estero delle procedure necessarie per realizzarla, assistendoli davanti all’autorità straniera e sostenendoli nel percorso post-adozione.

Da Roma sono stati indirizzati alla sede di Venezia, dove hanno trovato uno staff all'altezza e qui negli ultimi tre anni vi sono stati tredici incontri preparatori. Nella città lagunare si sono plasmati a dovere e qui hanno deciso di accettare un bambino di qualsiasi provenienza, sapendo anche che averne uno europeo era quasi impossibile.

Infine – ed arriviamo agli ultimi mesi - nel settembre del 2008 Mauro riceve sul posto di lavoro una telefonata dall'associazione che lo informa che è stata assegnata loro una bimba vietnamita di pochi mesi e che, passato il tempo necessario per il loro trasferimento, sarebbero dovuti poco dopo partire. Infatti il 13 gennaio scorso con altre sei copie sono decollati da Malpensa per raggiungere Hanoi. Il giorno 16, accompagnati da un’assistente locale parlante italiano, si sono trasferiti, emozionantissimi, presso l'istituto che accoglie bambini da 0 a 18 anni abbandonati. Qui è stato loro affidato questo angioletto al quale hanno dato il nome di Giada (il vero nome vietnamita era molto lungo e complicato). Sono rimasti nella capitale ospiti in un hotel un paio di settimane, assistiti in tutto e sempre da questa ragazza. Poi è arrivato il passaporto della bimba e dall'ambasciata italiana il visto e il 27 è cominciato il viaggio a ritroso con l'assegnazione sull'aereo del baby basket e la disponibilità di tutto l'equipaggio e l'emozione e la felicità di stringere al petto la figlioletta.

Arrivati a Paullo hanno trovato la loro casa addobbata con una gigantesca cigogna e con altrettanti fiocchi rosa e con parenti e paesani a far festa. I due genitori ora sono felici più che mai e regaleranno a giorni alla loro figlia il battesimo. Dopo l'eventuale periodo di affidamento preadottivo, la procedura si concluderà con l'ordine, da parte del tribunale per i minorenni, di trascrizione del provvedimento di adozione nei registri dello stato civile. E con la trascrizione la minore Giada Corbelli diventerà definitivamente una cittadina italiana e un membro a tutti gli effetti della nuova famiglia appena nata.

Da notare che per il comune di Casina questo è il primo caso di adozione. Ora la coppia è disponibile – come sta accadendo or ora mentre leggete – a raccontare la sua bella avventura a tutto il mondo e vuole anche ricordare a tante altre coppie che non possono avere figli che nel mondo ci sono tanti angioletti che aspettano qualcuno che si prenda cura di loro.

3 COMMENTS

  1. In bocca al lupo!
    Faccio un enorme in bocca al lupo ai neo-genitori. Una volta tanto si può commentare una notizia lieta: speriamo sia benaugurante per un 2009 più sereno rispetto all’anno precedente. L’amore per la vita, che dovrebbe essere un valore universale, sempre più spesso non lo è e la cronaca quotidiana purtroppo ce lo ricorda in continuazione. Speriamo che sia solo il primo caso di una lunga e felice serie. A Giada auguro di crescere serena grazie all’amore dei suoi genitori che così fortemente l’hanno desiderata.

    (Riccardo Bigoi)