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Mons. Guiscardo Mercati intervistato da “Avvenire”

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Del parroco di Carpineti, mons. Guiscardo Mercati, è comparsa un’intervista domenica scorsa, 25 gennaio, sull’inserto Bologna Sette in Diocesi di Avvenire, il quotidiano a diffusione nazionale della Chiesa italiana. Di seguito l’argomento della conversazione.

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L'assistente ecclesiastico regionale dell'Unitalsi mons. Guiscardo Mercati, terrà questa sera, giovedì 29 gennaio, alle ore 20,45, nel cinema teatro "Italia" di S. Pietro in Casale (BO) la prima delle due conferenze che segneranno altrettanti momenti centrali del congresso di Galliera. Il parroco di Carpineti tratterà proprio il tema guida del Congresso, la frase di Gesù "Fate questo in memoria di me".

"Il mio approccio - ha spiegato monsignor Mercati al quotidiano Avvenire - è di tipo prettamente pastorale: voglio cioè mostrare come l'Eucarestia sia il centro e il culmine dell'esperienza di fede e di vita cristiana. In particolare, è fondamentale il legame fra Eucarestia e carità. “Fate questo in memoria di me” è una frase che va riferita all'intera vita di Gesù, alle sue opere, al suo insegnamento, al Regno che ha annunciato e soprattutto al gesto della lavanda dei piedi, nel quale egli si mette a servizio dei suoi discepoli, per dare loro l'esempio del servizio vicendevole".

"E' importante anche esaminare lo sviluppo storico della preghiera eucaristica, 'anàfora' (= parte principale della Messa, ndr), per mostrare la continuità che si è sempre avuta nella celebrazione eucaristica come cuore e fonte della vita e della comunità della comunità cristiana. Questo poi pone a ciascuno di noi degli interrogativi, su come viviamo l'Eucarestia, non solo come celebrazione o come ricordo di un fatto passato, ma come reale presenza di Cristo: quel cristo del quale la Chiesa attende il ritorno glorioso, ma intanto vive della sua presenza, nella carità e nella fraternità. Nella celebrazione eucaristica domenicale la comunità cristiana attinge la forza per portare poi nel mondo la pace e la gioia che da esse derivano. E mi piace a questo proposito citare la beata madre Teresa di Calcutta che ricordava come la forza delle sue suore derivasse dall'Eucarestia: solo amando e pregando Cristo presente nell'Eucarestia è possibile poi riconoscerlo e servirlo nei poveri e nei sofferenti".