"Prendere una calamità naturale come un evento straordinario per criticare la Gatta-Pianello credo sia un fatto gravissimo".
Senza mezzi termini il parere di Giovanni Riatti sulla nota di Massimo Becchi, responsabile provinciale di Legambiente (vedi), che sta suscitando un vespaio.
"Vorrei ricordare a questo signor Becchi che l’alveo di un fiume va drenato in modo tale che le piene possano avere un deflusso regolare. In riferimento al fatto che gli amministratori avrebbero fatto questo pezzo di strada per una manciata di voti voglio ricordare a questo signore che questa serve a molte comunità, a lavoratori, a imprenditori che hanno deciso di abitare e di vivere su questi territori con enormi sacrifici e che anche grazie alla Gatta–Pianello possono mantenere viva la nostra comunità".
Secondo il sindacalista "l’ambientalismo forzato di certi soggetti sta facendo sì che la presenza dell’uomo e lo spazio per le sue attività venga sempre meno, incrementando così la presenza di animali selvatici e conseguentemente aumentando i danni alla popolazione".
Riatti conclude: "La UIL ricorda a questi signori, finti ambientalisti, che la montagna ha bisogno di giovani, di imprenditori, di lavoratori, di viabilità e amministratori seri e capaci che abbiano a cuore lo sviluppo e il futuro della montagna, in modo particolare del crinale".
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