Home Cronaca Un popolo che non si indigna è un popolo senza speranza

Un popolo che non si indigna è un popolo senza speranza

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Abbiamo perso la capacità di indignarci. Fatti, avvenimenti, offese, anche dalla stampa vengono ormai liquidati come routine e relegati a trafiletti. Violenza alle donne, stupri di gruppo, disabili picchiati per gioco o per scommessa. I problemi sono altri, la crisi, il lavoro, i saldi. E così andiamo avanti. E così lasciamo passare l’indegna e offensiva barzelletta sugli ebrei del nostro premier. Anzi, ci sono forum dove viene sostenuto ed elogiato tale modo di divertirsi. Tanto non fa male a nessuno. E questa è una vergogna. Noi non siamo così. Dobbiamo solo uscire da questo buio e ricominciare a pensare e a indignarci. E a ricordare. Come diceva Primo Levi: “Se questo è un uomo”. Per ritrovare la speranza.

(Cinzia Formentini)

* * *

Riportiamo la “barzelletta” (ma solo perché chi legge capisca)

Campo di concentramento. Un soldato tedesco parla ai prigionieri: “Per voi ho una buona notizia e una meno buona. Quella buona è che metà di voi saranno trasferiti in un altro campo”. Quando tutti gridano evviva, e chiedono quale sia la notizia cattiva, lui aggiunge: “Quella meno buona è che la parte di voi che sarà trasferita è quella che va da qui in giù”. E nel dire questo con la mano indica dalla cintola in giù.

25 COMMENTS

  1. Distinzioni
    Ricordo un pensiero di don Vittorio Chiari, espresso tempo fa in un incontro pubblico nella sala consiliare di Castelnovo ne’ Monti. “Bisognerebbe evitare – diceva – di assumere quell’atteggiamento che ci porta sempre a suddividere l’umanità per gruppi: quelli dagli altri, i buoni dai cattivi, i bianchi dai neri… “. Unica eccezione “ammessa” dal religioso: la distinzione tra quelli che distinguono e quelli che non lo fanno.
    La premessa per dire che, alla luce di questa lettura, mi permetterei di aggiungere questa categoria: (in politica) distinguiamo chi è serio da chi non lo è. Destra e sinistra vengono dopo.

    (Commento firmato)

  2. Ma…
    …io sono pessimista in merito… Il popolo italiano si accorgerà di essere troppo anestetizzato dalla tv solo dopo aver provato la più grave delle crisi… Preferisce Emilio Fede a Santoro perchè cullato dall’ignoranza e dalla falsità…
    Come fanno non lo so… Ma il peggio è questa opposizione nulla facente-nulla senziente-nulla e basta che fa il gioco della destra e non è capace di tirare fuori dal cappello un’idea nuova o un’idea…
    Faccio un saluto a quei 7 italiani su 10 che hanno votato Silvio; quando la facciata della loro ignoranza cadrà… Grazie al forte senso di fame… Sarà troppo tardi…..!!!!

    (Commento firmato)

  3. La persona prima di tutto
    Sono d’accordo. Penso che la persona sia da considerare prima dell’idea. Specialmente nel nostro comune, laddove riusciamo a essere critici… perchè alle elezioni statali non so quanto possa il singolo.

    (mn)

  4. La democrazia si regge anche sulla forza dei numeri
    Se 7 italiani su 10 hanno scelto il Cavaliere vanno rispettati ALMENO quanto quelli che a Reggio in maggioranza hanno scelto Delrio o la Masini. Se il “barzellettiere” ha vinto vuol dire che è stato riconosciuto dalla maggioranza degli italiani (tutti narcotizzabili?) il migliore; oppure il meno peggiore. Le panzane si possono raccontare ANCHE fuori dalle barzellette! Santoro/Fede? Chi è il più fazioso? Ultimamente è una bella gara… E Floris? E Fazio? E Travaglio? Quest’ultimo, dotato di intelligenza non comune, riveste spesso i panni dell’accusatore, salvo poi, come giovedì scorso, indossare i panni del difensore se si parla delle intercettazioni telefoniche del figlio di Di Pietro.

    (Umberto Gianferrari)


  5. Questa barzelletta del presidente del Consiglio viene dopo altre storiche frasi. Ricordo quella sui kapo rivolta al parlamentare europeo. Oppure, sempre Berlusconi, quando ha “finalmente” spiegato a noi ignoranti che Mussolini “al massimo mandava le persone al confino”. Lo spazio pubblico è diventato un bar, dove ognuno può dire quello che vuole, così si dimostra di essere “uno” della gente, mentre il “buonismo pubblico” è un’etichetta dispregiativa, quando invece è essenziale per una società che vuole essere coesa e che vuole guardare al futuro. Mi dispiace ma in Italia si sta perdendo l’importanza della cultura come valore fondamentale; rmai si preferisce la banalizzazione che normalizza certi temi difficili da affrontare e soprattutto da accettare.
    Forse questa “banalizzazione rassicurante” è una conseguenza di quella mancanza di responsabilità che caratterizza le generazioni del giorno d’oggi, tema affronato da Normanna Albertini qualche giorno fa sempre su questo sito.

    (Simone Ruffini)

  6. Sette ogni dieci??
    Non capisco nulla di politica, ma se ogni 100 aventi diritto al voto solo 80 hanno votato e il 70% di questi ottanta ha votato il cavaliere, se la matematica non è una opinione, Berlusconi è stato scelto da 56 italiani su 100 non da 70 su cento; 56 che lo hanno ritenuto degno di rappresentare l’Italia nel mondo e capace di governare il paese.

    (c.a.)

    —–

    @CCome si sa in politica si tende spesso ad arrotondare…

    (red)#C

  7. Solo i comuni
    No, Gianferrari, mi spiace. Non credo nei grandi numeri. La comunità umana è di cinquecento persone e non è che GLI ITALIANI hanno votato Silvio, i REGGIANI Delrio. E’ solo che questi hanno venduto meglio la loro merce. E’ come giocare alla schedina. Solo i paesi sono veramente democratici. Non è una balla. Datemi dell’anarchico se vi piace come parola, ma è la verità…

    (mn)

  8. Allibito!!!
    Fortunatamente mi ero perso la barzelletta del cavaliere. Sinceramente sono molto amareggiato, soprattutto che si dicano certe “strxxxxte” vicino al giorno della memoria. Forse certa gente le esperienze dovrebbe viverle sulla propria pelle prima di parlare (ma lungi da me augurare del male a qualcuno).

    (Alessandro Torri Giorgi)

  9. Barzellette o frottole?
    Cari signori, vi ringrazio in quanto non sono fortunato come voi e tante barzellette del premier me le perdo. Volevo solamente dire due cose. Una è la differenza che c’è fra Santoro pagato anche da coloro che non lo guardano, che ultimamente è riuscito a fare indignare pure l’Annunziata, e Fede, che vive di coloro che lo guardano. L’altra cosa che ci tenevo a dire è che guardando un poco meno la televisione (non è il mio caso) e un po’ più gli organi di informazione locali ci accorgiamo che per avere documenti pubblici dalla formale richiesta alla consegna passano diversi mesi in più del previsto e per richiedere i permessi ambientali di rito fino a quindici anni! E’ più grave dire barzellette oppure l’ultimo comportamento?

    (Marino Rivoli)

  10. Indignazione nel locale…
    La barzelletta è scherzo per definizione (ciò non toglie che possa essere di pessimo gusto!). Se racconto quelle del tipo: “C’ERANO UN ITALIANO, UN FRANCESE E UN TEDESCO… ” non vuol dire per questo offendere Francia Italia e Germania. Credo, Marino, sia molto più grave “LA SECONDA CHE HAI DETTO!”. Ancor più grave se, come mi dicevi, alla richiesta di completa documentazione su quel tema facesse seguito una consegna parziale della documentazione richiesta. Come curare un malato sulla base dei suoi valori del sangue nella norma (se colesterolo o glicemia sono sballati debbono essere riportati nel referto!). Mi auguro sia reso noto quanto prima, del tuo esposto al ministro competente (di quello al prefetto già sappiamo… ). Qualcuno troverà così il modo di indignarsi senza andare a cercare troppo lontano…

    (Umberto Gianferrari)

  11. Indignarsi per una barzelletta?
    Di questi tempi credo che esistano cose e succedano fatti molto più gravi sui quali doversi indignare: si parla sempre di prioritá sia a destra che a sinistra che al centro; questa delle barzellette del cavaliere non é per niente una di queste… C’é sempre purtroppo qualcuno che ti dice quello devi e non devi fare (come idignarsi). Che la democrazia sia diventata la peggiore delle dittature?

    (Pier Francesco)

  12. Quale ruolo?
    Premetto che ho una certa dose di allergia a parlare di politica, allergia che purtroppo si allarga verso quasi tutti i politici, di tutti gli schieramenti (per questo motivo non mi firmo). Si dice che ogni popolo ha i politici che si merita, purtroppo però noi siamo penalizzati ancora di più perchè grazie alla nostra democrazia non possiamo nemmeno sceglierci i nostri rappresentanti, che ci vengono invece imposti dalle segreterie! Un presidente del Consiglio che si è proposto come tale ed eletto, secondo me si dovrebbe comportare con la massima serietà e rispettare il suo incarico perché rappresenta tutti (dico tutti) noi italiani e a me personalmente non va che si lasci andare in battute e barzellette da bar, dire e poi smentire, e fare pessime figure anche all’estero (grazie ad internet ho visto senza censura l’intervento completo al parlamento europeo su kapo). Come trovo assurdo che invece di affrontare a tempo pieno i problemi giganteschi che abbiamo in tutto il paese, la crisi, il lavoro, la criminalità, la giustizia e tutto il resto, per i quali un presidente del Consiglio è eletto, se ne vada come secondo lavoro a fare propaganda elettorale in Sardegna ed oltretutto dire battute ed annunciando scandali (???) incolpando le intercettazioni telefoniche. Che vadano regolamentate e non diffuse pubblicamente sono completamente d’accordo, ma mi chiedo se è meglio eliminare o limitare le intercettazioni o è meglio castigare come con pene esemplari chi provoca gli scandali che regolarmente escono e che solitamente rimangono senza punizione, con processi senza limite di tempo… In barba alle persone che si comportano onestamente!

    (Commento firmato)

  13. Le cose importanti
    Non mi trovo d’accordo col punto di vista di Rivoli. Perchè non c’è bisogno di solo pane… Quello è scontato che occorre: far funzionare le cose materiali è necessario, sottolinearlo è un’ovvietà. Si potrebbe fare purtroppo una lunga lista.
    Quel che è meno ovvio, e sicuramente più difficile, è educare le coscienze. Cosa che viene prima e influenza TUTTI i comportamenti seguenti. Chi ha responsabilità pubbliche non può sorvolare su questo. Oppure diciamo che la massima “Si deve essere imparziali, seri e onesti e anche sembrarlo” vale solo per quei “fuori di testa” dei magistrati (sempre per citare un’altra perla del premier pro tempore)? Già abbiamo dei vertici istituzionali che, grazie ad una nota “legge”, che mi auguro verrà abrogata, sono un tantino più uguali degli altri (vedi Orwell); vogliamo proprio riconoscergli completamente il potere di fare qualunque cosa, anche che ci si contraddica da un giorno all’altro (e noi a berle tutte), perchè… tanto c’è sempre altro di più importante (per qualcuno, certo)?!? Questo atteggiamento – ormai conosciuto come “benaltrismo” – sinceramente comincia a venirmi a noia: serve solo a chiudere qualunque discorso lasciandolo insoluto senza proporre altro.
    Si parla tanto, a livello sociale, di problema educativo: vogliamo capirlo che l’esempio vale più di tante parole? Tante, troppe parole, in contrasto tra loro e coi relativi comportamenti di chi le pronuncia.
    Non stupiamoci se le cose vanno male. Vanno come le si fa andare; o come si permette che vadano.
    Poi, possiamo pure preoccuparci anche dei ritardi nel fornire documenti da parte dell’amministrazione pubblica, per carità. Ma, davvero, credo servirebbe – soprattutto da parte di persone che si sono incaricate di ricoprire ruoli pubblici – una maggiore capacità di vedere le cose veramente importanti e di agire di conseguenza.
    Cordialmente.

    (Commento firmato)

    P.S. – Di Fede o personaggi del genere non ne vorrei neppure gratis (a proposito, non dovrebbe andare in orbita, la rete che lo ospita, che nel frattempo ci sta facendo spendere fior di soldoni, Rivoli, dato che questo mi pare sia il suo cruccio?).


  14. Da certi commenti sembra che la politica vada al di là della persona. Uno è di sinistra-destra. Bene: è un santo. Vergognoso, anche perchè questi non faranno mai nulla per noi, ma noi lasciamo perdere la criticità per loro. Io adesso sono dell’Udc, se vi interessa…

    (mn)

  15. Decenza
    Tantissime sono le cose gravi e tante sono le priorità. Sicuramente. Però credo comunque che sia vergognoso avere un presidente del Consiglio, dunque alta carica dello Stato, che racconta barzellette del genere, con l’aggravante che questi sono i giorni dedicati alla memoria. Non credo sia un problema di visione di destra o di sinistra, è un problema di decenza pubblica.

    (Simone Ruffini)

  16. Grazie c.a.
    Ringrazio c.a. che con una sua delucidazione matematica ha fatto scendere di 1,4 punti il mio pessimismo… D’ora in avanti non dirò più 7 su 10 ma, se mi passano l’arrotondamento per eccesso, diro 6 su 10… C.a., usa la tua profonda logica anche per farti un’idea politica… Detto questo volevo aggiungere che con una sinistra che SVENDE L’ACQUA DEI NOSTRI FIGLI (vedi a livello locale l’Amministrazione di Castelnovo ne’ Monti) con tanta leggerezza non si può pretendere che la destra sia meglio… E infatti rasenta l’indecenza sempre di più… Il 2009 sarà un anno particolare. LORO HANNO OBAMA, MA NOI CI TENIAMO SILVIO!!!

    (Commento firmato)

  17. x “Grazie c.a.”
    Siccome lei non si firma non mi fimerò neanche io (anche se solitamente lo faccio). Prima di fare polemiche sull’acqua(giustamente), incolpando la sinistra, le consiglio di informarsi meglio e capirà che la legge che consente la privatizzazione dell’acqua l’ha fatta il tanto amato cavaliere.

    (Commento firmato)

  18. Poi sto zitto…
    Sì, ma, locale a parte. Poi taccio. Sono tutti uguali e anche se ci provano non riescono a colpire nel giusto su cinquanta milioni di persone. La politica, dice il Dalai Lama, è necessaria anche se fa schifo. Ecco, io mi limito alla seconda osservazione. Vi cito proprio Gesù: “Chi è arrivato a conoscere il mondo ha scoperto una carcassa, e di chiunque ha scoperto una carcassa il mondo non è degno”. E’ un apocrifo, ma penso che facesse schifo anche a lui.

    (mn)

  19. Ma i contenuti dove sono?
    Senta, egregio Ruffini, c’è chi ha fatto anche di peggio; traspare in ogni caso che il problema per Lei sia soltanto chiamarsi Berlusconi. Lascerei poi stare i giorni della memoria… è provato che a sinistra ne avete poca e fate presto a dimenticare.
    L’errore ormai atavico e che state ancora commettendo lì, a sinistra e dintorni, è che sul piano politico con gli attacchi alla sola persona non risolvete nulla e dimostrate ormai in modo inequivocabile di avere alle spalle zero contenuti: vero ed unico piano di confronto politico!
    Cordialmente.

    (Pier Francesco Rossi)

  20. Privatizzazione dell’acqua, destra e sinistra
    Lo so che la privatizzazione dell’acqua l’hanno portata avanti “i geni” della destra, ma non capisco perchè la sinistra locale debba seguire il carro che finisce nel fosso!?! Basta vedere la Francia… che con un referendum è tornata alla gestione pubblica. Non mi firmo perchè la mia posizione professionale non mi permette di farlo. Riguardo al fatto che di contenuti politici la sinistra sia molto scarsa, si vede lontano un miglio, ma almeno fra mezze mafie e spintine ci provano… Ma riguardo a Silvio, i famosi 6 su 10 che l’hanno votato… Vorrei sapere: ma cosa pensano quando lo sentono dire, riguardo allo stupro di Roma, non è possibile che lo Stato protegga i suoi cittadini, dovremmo mettere un soldato dietro a ogni donna…..???? Si capisce che il “nostro presidente” considera importante il fattore sicurezza in campagna elettorale, ma quando è sulla poltrona oltre a alle leggi ad personam non pensa… non pensa che per fermare un fenomeno di violenza occorre migliorare lo stile di vita del popolo, il suo livello d’istruzione (che con la Gelmini si abbassa e basta) e il sistema giudiziario… (sta togliendo le intercettazioni anche per i reati di stupro). E infatti quei 5 romeni li hanno presi grazie alle intercettazioni… Altro da dire??????

    (Commento firmato)

  21. Solo per capire
    Scusate ma io mi sento molto ignorante e mi piace scrivere e parlare come mangio, ma anche leggere in modo chiaro i vari commenti. Non ho capito bene l’ultima frase di “mn”, per quanto l’abbia letta più volte, ma forse me la puoi spiegare tu, Mattia, che hai capito tutto? Ma poi, scusa, “mn”, non ho capito nemmeno il commento precedente; “uno è di sinistra-destra. Bene: è un santo”. A quale commento si riferiva? Ogni commento ha un titolo. Come non so a chi possa interessare di che partito sei. A me no, anche se rispetto qualsiasi idea politica; ma poi hai scritto anche… ”io adesso sono… ”… E fra 5 minuti? Solo per chiarire e scusa il tu.

    (Elio Bellocchi)

  22. Per Bellocchi
    Io mi riferivo al commento: “Poi sto zitto… “. Soprattutto alle citazioni riguardanti il Dalai Lama e a Gesù.
    Ti spiego… Apocrifo. E’ una frase scritta in vangeli non riconosciuti dalla Chiesa cattolica. Su più di 30 vangeli la Chiesa ne ha riconoscuti solo 4. La frase di mn finale mi ha fatto ridere.

    (Mattia Rontevroli)

  23. Ho paura di esprimermi
    Sì, sono stato molto qualunquista. Vi spiego. Io odio la politica e penso che sia solo uno strumento di discussioni. Uno ha una probabilità su 50 milioni di eleggere chi vuole lui e una su 3 alla 13, che fa 4 milioni, di vincere la schedina. Ho detto che ero dell’Udc nel senso che alle comunali voterò Casoli semplicemente perchè non mi va di apparire come anarchico. Io però alle statali mi prometto di non andarci più. Se ritengo che il potere politico del cittadino sia nullo e lo Stato una buffonata non voglio coprirmi del termine anarchico che mi farebbe passare, non so perchè, da ignorante o violento che non sono. Anarchico è una parola che non mi piace, eppure non credo minimamente nei poteri alti.
    Gesù nell’apocrifo di Tommaso dice due frasi, l’una opposta dell’altra, e entramebe incomprensibili. Dice: “il mondo è una carogna e chi lo sa è stupido”; poi. “il mondo è una carogna, chi lo sa è santo”. Come dire:
    – tizio mi fa schifo, e a chi fa schifo lo amo;
    – tizio mi fa schifo, e a chi fa schifo lo odio.
    Che Gesù fosse un tipino lo sappiamo; io senza offese per il santo (non credo) voglio dire che in due frasi la seconda parte si annulla e rimane il senso che “il mondo è una carogna”. Uno degli uomini più grandi, o un Dio fatto uomo, non ha detto che il mondo era bello, tutto andava bene, ma lo ha paragonato a una creatura in putrescenza. E per mondo si intende la società.

    (mn)

  24. Post scriptum
    Comunque volevo dire un’altra cosa. I versetti sono Tommaso 56 e Tommaso 80. Ma a parte questo (e nel leggere il vangelo ho sentito molta ansia e lo scrivo per scaramanzia), io non volevo identificarmi in nessun partito proprio perchè odio litigare sulla politica. Allora ho detto che ero di centro, ma vi può andar bene che sia anarchico, come come De Andrè, basta che capiate che io di politica non ne voglio neanche sentir parlare. Mi interessa solo il mio comune e penso sia la ricetta della felicità. Scusate. E ora non fatemi domande.

    (mn)