REGGIO EMILIA (23 gennaio 2009) – Agricoltori preoccupati e con un occhio alla colonnina di mercurio. Quali danni può avere causato alla viticultura reggiana il gelo dei giorni scorsi?
“I viticoltori d’oggi sono molto attenti. Hanno prestato ascolto alle previsioni meteorologiche, magari navigando sui siti internet con i dedicati bollettini meteo” sottolinea Giorgio Gianotti, presidente dei due Consorzi per la tutela e la promozione dei Vini Reggiani.
“Temperature come quelle registrate nella storiche gelate del 1979 e del 1985 possono infatti compromettere la vendemmia annuale. Sono soprattutto le gelate improvvise che scendono a sfiorare gli oltre -15 C° che possono impensierire i viticoltori. Per fortuna nei giorni scorsi ci siamo fermati al massimo a -7° C”.
“Nelle prossime settimane – sottolinea Stefano Meglioraldi, tecnico del Consorzio di Tutela Vini Reggiani- si darà inizio ai lavori di potatura e quindi sarà ancor più importante verificare l’andamento climatico”.
“Lo sanno bene – continua Meglioraldi - i viticoltori che annoverano tra le loro viti due varietà molto delicate come Salamino e Malbo Gentile, quest’ultima conosciuta anche come Amabile di Genova. Sono varietà più sensibili per le quali conviene solitamente aspettare prima di iniziare i lavori di potatura”. Sempre disponibili i tecnici del Consorzio di Tutela che ricordano come ad impensierire i viticoltori potrebbero essere le gelate importanti che si dovessero verificare subito dopo la potatura detta a sperone o corta.
“Un’attenzione particolare quella che prestano i viticoltori reggiani, che coltivano ben 8.200 ettari, in queste settimane – sottolinea Gianmatteo Pesenti, direttore del Consorzio di Tutela – ben consapevoli però che ben peggiori potrebbero essere le conseguenze di gelate primaverili”.