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Legambiente denuncia: quattro casi di “pseudorabbia” in Appennino reggiano

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Secondo Massimo Becchi, Presidente di Legambiente di Reggio Emilia, quattro cani colpiti dalla "malattia di Aujeszky", conosciuta come "pseudorabbia" per i sintomi simili a quelli della rabbia,sarebbero morti recentemente dopo battute di caccia in Appennino nella zona tra Maro, Carù e Sologno.

Becchi lamenta il silenzio dei servizi AUSL competenti: "Grazie ad alcuni cacciatori siamo venuti a conoscenza di questi fatti. Chiediamo che la popolazione sia informata di questo focolaio nella zona montana poichè la pseudorabbia è fatale anche per gatti e cani, non solo quelli da caccia, che potrebbero venire in contatto con carcasse di animali infetti o loro secrezioni".
Portatori naturali del virus sono maiali e cinghiali per cui si pensa che i cani da caccia morti siano stati infettati da contatto con cinghiali durante le battute di caccia.

1 COMMENT

  1. Allarme ingiustificato
    Mi pare affermi questo, il dr. Cucurrese, che credo sia a capo del servizio veterinario provinciale della AUSL. Almeno questo è stato riportato dal tg di @CTeletricolore#C delle 19,30. Se ben ricordo si affermava qualcosa di simile anche riguardo alla malattia che ha colpito i caprioli nel 2007… Ma poi il presidente Atc montagna ha parlato di EPIDEMIA… Ovviamente mi auguro che il dr. Cucurrese questa volta abbia ragione…

    (Umberto Gianferrari)