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Agostino Giovannini intervistato dal “Sole 24 Ore”

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Agostino Giovannini, nostro collaboratore (è responsabile della rubrica “Il mondo dentro”), finisce sulla “bibbia” dell’economia del nostro Paese. Parliamo del quotidiano “Il Sole 24 Ore”. Sul prestigioso giornale è stato infatti ospitato un intervento del valente esperto nel settore del disagio, del quale si occupa da anni come studio e di cui s’interessa anche per quanto riguarda gli aspetti professionali.

Nell’edizione di ieri, 14 gennaio, nella rubrica “Salute 24”, è stato pubblicato un articolo intitolato “Pro Ana: trappole in rete per bambine – ‘I siti come sette’”. In esso, tra gli altri, il giornalista Cosimo Colasante chiede il parere di Giovannini in merito al grave problema di chi aspira ad una tale magrezza da sfiorare la morte. L’incipit prende in esame il caso emblematico di Paris Hilton, che – si legge - vuol diventare la thinspo perfetta. "In altre parole una delle muse anti-giunoniche che affollano fotogallery e blog di chi aspira al modello-limite di magrezza. Le foto che si trovano in rete con braccio scheletrico in primo piano dell'ereditiera finiscono, però, solo per confondere le acque di un fenomeno che vive su internet, ma è soprattutto altro da internet. Un difetto d'amore”.

L’argomento si dipana parlando di adolescenti che finiscono in ospedale ma che in tanti casi, con il coinvolgimento delle famiglie, possono essere recuperate, guarite e riportate alla vita. Viene intervistato Stefano Vicari, responsabile dell'unità operativa di neuropsichiatria infantile dell'ospedale "Bambin Gesù" di Roma, che afferma che “in ambulatorio arrivano sempre più pazienti poco più che bambine: hanno 10, 11 anni”. Ma il fenomeno comincia a colpire anche tra i maschi.

Si legge ancora nel pezzo: “Chi lavora a stretto contatto con queste fragilità-bambine dice che l'emergenza sanitaria è in aumento, che servono nuovi strumenti per affrontare i pericoli virtuali: sono 300mila i siti che propagandano nel mondo del web il credo Pro Ana o il vangelo Pro Mia (siti o blog i cui contenuti tendono ad esaltare l’anoressia e la bulimia come scelte di vita e non come disturbi comportamentali patologici, ndr), decaloghi e ricette, diari alimentari, richieste di aiuto in forma di delirio”.

E qui viene appunto richiesto di un parere Giovannini, “giovane ricercatore – come lo presenta in modo lusinghiero il Sole - che per primo ha studiato come la corrente dei siti Pro Ana abbia investito l'Italia arrivando dagli Usa”: “Neutralizzare e oscurare i siti internet – dice il nostro - come sta facendo la Francia per legge, può essere anche pericoloso". “C'è stato un periodo di grande interesse da parte di stampa e tv, poi si è spenta la luce e questo ha coinciso con un inasprimento dei comportamenti, dei contenuti e delle modalità di comunicazione via web”. “Il web, al contrario di quello che si pensa, non è un incentivo, come non lo erano le modelle super-magre di moda qualche anno fa – dice ancora Giovannini, secondo quanto riporta il quotidiano – I disturbi alimentari sono sempre legati ad un disagio preesistente, un abbandono o un lutto in molti casi”.

Il giovane afferma quindi, in conclusione del suo intervento, criticando certi settori di studio: “Ho trovato e segnalato siti anti-anoressia che ipocritamente ospitano link pro-ana, ma le resistenze del mondo accademico e la mancanza di sostegno economico alle ricerche sono più forti e alla fine rischia di subentrare la stanchezza”.

Giovannini era già stato ospite, nella sua qualità di esperto su questi argomenti, anche di Sky Tg 24. Sul nostro Appennino non mancano giovani menti brillanti e voglia di fare... Cerchiamo di tenercele.

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Questo il suo blog, se qualcuno fosse interessato a saperne di più dei suoi studi: proanorexiaresearch.splinder.com