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Vertice sul sisma

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Istituzioni e parlamentari di Reggio e Parma uniti per sollecitare, insieme alla Regione, il governo a garantire le risorse necessarie non solo a fronteggiare le situazioni di emergenza createsi a seguito del terremoto che ha colpito la val d'Enza lo scorso 23 dicembre, ma anche a consentire nel tempo una sempre più accurata messa in sicurezza antisismica di un territorio purtroppo soggetto a questi fenomeni.

Questo il senso del vertice congiunto tenutosi questa mattina a Palazzo Allende su iniziativa dell'on. Angelo Alessandri, presidente della Commissione ambiente della Camera dei deputati, d'intesa con i presidenti delle Province di Reggio Emilia, Sonia Masini, e di Parma, Vincenzo Bernazzoli. All'incontro erano presenti anche l'assessore regionale alla Protezione civile Marioluigi Bruschini con il responsabile dell'Agenzia regionale Demetrio Egidi, i parlamentari reggiani Emerenzio Barbieri, Maino Marchi, Leana Pignedoli ed Albertina Soliani, i parlamentari parmigiani Carmen Motta e Fabio Ranieri e gli assessori provinciali alla Protezione civile Luciano Gobbi e Gabriele Ferrari.

"Siamo tutti uniti per sostenere i nostri territori e chiedere al governo la necessaria attenzione", hanno detto i presidenti Masini e Bernazzoli, sottolineando come province e Regione intendano chiedere aiuti concreti in tre fasi: "La prima relativa agli interventi urgenti per i quali contiamo sui 15 milioni richiesti dallo stesso segretario Bertolaso, ai quali dovranno però successivamente aggiungersi altre risorse in corso d'anno per la messa in sicurezza degli edifici pubblici, scuole e municipi innanzitutto, e - più avanti - ulteriori fondi in grado di attuare un vero e proprio piano poliennale di adeguamento antisismico di tutto il territorio".

"Già venerdì il Consiglio dei ministri dovrebbe approvare la dichiarazione di stato di emergenza richiesta dal sottosegretario Bertolaso, ma soprattutto nei giorni successivi il Dipartimento di Protezione civile ed il Ministero del Tesoro dovranno trovare la copertura finanziaria ai 15 milioni - ha annunciato l'assessore regionale Bruschini - Se questi fondi arriveranno, sarà la Regione, in piena sintonia con le due province, a gestirli per gli interventi di emergenza destinati alle scuole, alle prime abitazioni dichiarate inagibili ed agli edifici monumentali, storico-architettonici e di culto particolarmente rappresentativi".

"Questa bella e positiva coralità politica è condizione indispensabile perché i territori di Reggio e Parma possano far valere le loro giuste ragioni", ha aggiunto Bruschini. Lo stesso onorevole Alessandri, a nome di tutti i parlamentari presenti, ha confermato "la piena condivisione delle istanze provenienti dalle due province emiliane da parte di deputati e senatori di entrambi gli schieramenti".

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Reggio, i numeri della prima emergenza

* interventi effettuati dai Vigili del fuoco: 80
* interventi-verifiche effettuati dai Servizi tecnici di bacino: 65;
* richieste di verifica stabilità edifici 295, di cui 122 di edifici privati (altre circa 250 richieste di privati pervenute ai comuni sono in fase di valutazione);
* persone evacuate o temporaneamente evacuate:
- 20 in comune di Canossa, alloggiati in albergo o presso familiari (ad oggi rientrati);
- 2-3 in comune di Albinea (ad oggi rientrati);
- 3 suore dall'oratorio di Salvarano tuttora ospiti presso un’altra struttura;
- 1 in comune di Rolo;
- 5 in comune di Vezzano (studenti evacuati a causa dell’inagibilità di un'ala dell’edificio scolastico).
* chiese danneggiate: 78, di cui 17 parzialmente o totalmente inagibili.
* scuole danneggiate: 47, di cui 2 totalmente inagibili (scuole elementari Bernabei di Toano ed ex scuole di Legoreccio a Vetto) e 8 agibili con provvedimenti.