Con la fine dell'anno cesserà l'attività della discarica di Rio Riazzone, dal 1991 utilizzata per lo smaltimento di rifiuti non pericolosi per una capienza pari a 2 milioni di metri cubi. Localizzata nella zona collinare di Castellarano, all'interno delle vallate Rio Vigne e Rio Riazzone, la discarica era stata realizzata sul sito di una cava abbandonata e poi risanata allo scopo ed è stata gestita in tutti questi anni secondo le migliori tecniche disponibili previste dalla normativa europea ed italiana, tanto da aver ottenuto il rilascio dell'Autorizzazione Integrata Ambientale. L'impianto di Rio Riazzone, inoltre, dall'agosto 1999 è certificato in conformità alla norma ISO 14001 ed è stato sempre monitorato - oltre che dal gestore dell'impianto (Enìa) secondo il Piano di Sorveglianza e controllo approvato da Provincia, Arpa ed Ausl - anche dalla stessa Arpa secondo il piano annuale dei controlli.
"Da tutti i monitoraggi effettuati sulle diverse matrici ambientali, dalle acque superficiali e sotterranee all'aria ed al suolo, dal 1991 non sono mai emersi elementi di criticità ambientale o sanitaria, a conferma del buon lavoro svolto", sottolinea l'assessore provinciale all'Ambiente, Alfredo Gennari, ricordando come la discarica di Rio Riazzone dal 1998 "abbia anche ospitato un impianto per il recupero energetico del biogas prodotto, che ad oggi è costituito da tre motori di potenza elettrica unitaria pari a 1.000 kW per la produzione di energia elettrica ceduta alla rete nazionale".
Secondo gli impegni presi dalla Provincia nell'Autorizzazione integrata ambientale, in accordo con i Comuni di Scandiano e Castellarano e nel rispetto delle indicazioni del Piano provinciale di gestione dei rifiuti (Ppgr) che non prevede ampliamenti per l'impianto di Rio Riazzone, il conferimento di rifiuti in discarica terminerà dunque domani, 31 dicembre.
"Ora l'impianto sarà sottoposto ai previsti interventi di manutenzione e ripristino in quanto è previsto che sull'area venga effettuato un idoneo recupero agrovegetazionale che consentirà di recuperarne i caratteri di naturalità: inoltre, per una parte dell'area, la Provincia sta valutando interventi di valorizzazione anche attraverso l'installazione di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili - spiega l'assessore Gennari - Anche con la fine del conferimento di rifiuti, continuerà comunque, per un periodo di almeno trent'anni, il monitoraggio di tutti i parametri ambientali da parte dal gestore e di Arpa, per garantire che anche durante la gestione post-operativa la discarica mantenga i requisiti di sicurezza ambientale e sanitari previsti dalla normativa".
Tutto a Poiatica?
La domanda sorge spontanea, d’ora in poi i rifiuti di Reggio li troveremo a Poiatica? Ma quando sarà il momento di chiudere Poiatica, i nostri rifiuti li verranno a prendere per portarli a Reggio?
(mc)