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Fabio Filippi presenta un ordine del giorno per abolire l’Irap per le aziende di montagna, ma il Consiglio lo respinge

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Col comunicato stampa che si trascrive di seguito il consigliere regionale Fabio Filippi lamenta la bocciatura, da parte del Consiglio regionale, di un suo ordine del giorno che chiedeva l'abolizione dell'Irap per le aziende di montagna, poste sopra i 500 mt. di quota e con almeno il 70% dei soci residenti sopra i 500 metri.

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Nella seduta odierna dell’Assemblea legislativa ho presentato un documento nel quale chiedo la diminuzione o la soppressione dell’imposta Irap per le aziende che operano e risiedono in montagna: tutelando in questo modo i tanti lavoratori che promuovono lo sviluppo dei territori svantaggianti. L’imposta Irap sarà dal prossimo anno di competenza esclusiva regionale, le entrate verranno quindi amministrate dalla Regione e non più dallo Stato. I maggiori introiti permetteranno di effettuare ingenti investimenti nel territorio regionale.

La mia richiesta è concisa e chiara: eliminare, o almeno diminuire, l’imposta Irap per le imprese che hanno sede in montagna ed i cui soci (almeno il 70%) risiedano in territori ubicati sopra i 500 metri sul livello del mare. Due requisiti inscindibili per evitare che vengano classificati montani i territori collinari romagnoli: come spesso accaduto quando la giunta Errani eroga fondi a favore delle aree montane.

L’obiettivo del Pdl è quello di sostenere le imprese ubicate nei territori svantaggiati della regione senza dar luogo a malintesi o furberie. Ero convinto che la mia proposta trovasse concorde la maggioranza dei consiglieri. Invece mi sbagliavo, la montagna continua ad essere, per la Regione, territorio di serie B. Ad assumersi l’incombenza della bocciatura è intervenuto per il Partito democratico il consigliere Marco Barbieri, vezzanese doc, dichiarando che la mia proposta non poteva aver seguito.

Barbieri conosce bene la montagna, conosce le difficoltà a cui sono costretti quotidianamente i montanari. Ma evidentemente tutto questo agli esponenti del Partito Democratico non importa. Anzi, in modo arrogante, l’assessore alle finanze regionali mi ha risposto che se vogliamo aiutare la montagna prima dobbiamo vincere le elezioni. In Abruzzo le abbiamo già vinte e non escludo che presto le vinceremo anche in Emilia-Romagna.

Se non vogliono che la montagna prosperi e crei nuovi posti di lavoro lo dicano chiaramente. Così andremo tutti ad abitare in pianura… Insisterò ancora sull’importanza di incentivare l’imprenditorialità, per affrontare la crisi che sta attraversando il sistema economico, in particolare per le aree disagiate. Noi non ci dimentichiamo delle imprese che operano e risiedono in montagna, siano esse di destra che di sinistra, continueremo a chiedere maggiori tutele per i loro soci, che abitano l’Appennino e ne contribuiscono allo sviluppo.

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L'ORDINE DEL GIORNO

L’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna;

Appreso

- all’atto dell’approvazione della legge in materia di Irap, che assume integralmente come contributo regionale tale imposta;
- considerate, pur nei tempi applicativi e nelle regolamentazioni da completare, le nuove e maggiori possibilità e responsabilità che tale norma consentirà;
- sottolineate l’importanza di incentivare l’imprenditorialità per affrontare la crisi che sta attraversando il sistema economico e lo sviluppo delle aree disagiate;

invita la Giunta regionale

- a diminuire o eliminare l’imposta Irap per le imprese che hanno sede in montagna, i cui soci (almeno il 70%) risiedano in territori ubicati sopra i 500 metri sul livello del mare.