“Pur non avendo ancora in mano i numeri provinciali divisi per zone, posso dire comunque che, da un nostro dato approssimativo, a Castelnovo ne’ Monti si sono raccolti circa 40 quintali di prodotti alimentari e a Casina circa 10”.
Questo è ciò che, dietro sollecitazione della nostra redazione, ci è stato riferito da Savio Bertoncini, assessore castelnovese alla solidarietà ma soprattutto “alpino” e attivo volontario, in merito alla raccolta di alimenti da destinare alle persone bisognose svoltasi la scorsa settimana anche sul nostro Appennino reggiano. I supermercati interessati erano tre nel capoluogo montano, uno a Felina e un altro a Casina.
“Riteniamo ci sia stato un grosso successo, soprattutto alla luce dell’attuale periodo di crisi, anche se per la prima volta a Castelnovo la raccolta è stata fatta presso tutti e quattro i supermercati (compreso quello di Felina – dove, per motivi tecnici, siamo partiti dopo le ore 11). Questo grazie alla presenza dei numerosi alpini ed amici; e anche, per la prima volta in questi anni, di molti volontari reclutati dalle Caritas (e non più solo l’amico Erio)”.
Una domanda era ricorrente da parte di tanti che si avvicinavano ai volontari intenti alla raccolta delle cibarie offerte (e a loro è giusto dare una risposta precisa): come e dove verranno utilizzati questi alimenti a lunga conservazione?
“I prodotti – risponde Bertoncini – sono stati immagazzinati dall’associazione Banco alimentare e saranno poi redistribuiti nei territori in cui è avvenuta la raccolta agli enti od associazioni che ne faranno richiesta: mense per poveri, Caritas, altre associazioni. Per quanto riguarda Castelnovo ne’ Monti una parte della raccolta, in accordo col Banco, rimane alla Caritas locale, che incarica il gruppo alpini di consegnarla alle famiglie bisognose, al Centro di ascolto, alle case della carità”.