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Immagini dalla frana

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Sembrano immagini di altri tempi o di altri luoghi. Invece no. Siamo al centro di una delle zone più progredite dell'intero pianeta. Eppure anche oggi dobbiamo registrare fatti che ci suonano troppo fuori posto. Come una pioggia (abbondante fin che volete e associata ad un parziale scioglimento di neve) che fa rovinare a valle una strada STATALE! Possibile? Possibile.

Le intemperie ci sono sempre state. Basta pensare che fino a non tanti anni fa in inverno la neve stava sul terreno mesi interi... E' vero: se vogliamo ora assistiamo a fenomeni tendenzialmente più violenti, ma credete che una buona programmazione, una buona cura, una buona manutenzione non potrebbero costituire uno scudo notevole ed atto a ridurre di molto (non diciamo azzerare) effetti così eclatanti? Ce lo chiediamo. Stupefatti come tanti di voi, supponiamo, nel constatare esiti così dannosi per il normale svolgimento della vita civile, come l'isolamento di paesi e borgate dai rispettivi centri di riferimento. Ora si parla di risistemare un vecchio tratto di statale appena più a monte di quello franato, del quale è stato detto che entro pochi giorni sarà transitabile a piedi. A PIEDI! Nel Medioevo era molto diverso quando si verificavano piene dei fiumi?

Chi di dovere ci pensi. Quel che pensa chi scrive è che, purtroppo, sono sempre i problemi che si verificano (non quelli che potrebbero verificarsi: e ciò fa l’essenziale distinzione tra la programmazione e il “farfalleggio”) a far attivare qualcosa.

(Prima)

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Qualche immagine della frana. Il geom. Ivano Meglioli, che oggi ce le ha inviate, le accompagna colla seguente nota: "In collaborazione con la Protezione civile e l'Anas, che ringrazio, stamane mi è stato possibile raggiungere la frana sulla statale 63 che ha interrotto la circolazione per il valico del Cerreto. Le cause sembrerebbero da imputarsi alla rottura di un grosso tubo che portava acqua a fortissima pressione e velocità, del diametro di circa 1 metro, che scorre sotto la strada; e che si è spezzato proprio nella parte superiore della strada visibile anche in una foto e non ad un cedimento del fronte della montagna (per fortuna). Purtroppo i lavori di ripristino, a detta dell'Anas, saranno molto lunghi, ma al momento non quantificabili".