Home Cronaca “La Comunità montana prosegue regolarmente (almeno) fino al 2011”

“La Comunità montana prosegue regolarmente (almeno) fino al 2011”

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Dopo il rinvio di venerdì 29 novembre per neve, anche venerdì scorso, 5 dicembre, si è rischiato un ulteriore rinvio del Consiglio della Comunità montana dell'Appennino reggiano. Da poche ore si era infatti verificata la frana sulla SS 63 tra Collagna e Cerreto Laghi e molti amministratori, e in specifico quelli del crinale, erano impegnati nelle verifiche delle situazioni problematiche. Ciò nonostante il Consiglio ha potuto svolgersi regolarmente.

In apertura la presidente Nilde Montemerli ha dato conto delle notizie pervenute fino a quel momento sulla situazione dei dissesti e sugli interventi in corso. A seguire ha comunicato che, secondo le notizie pervenute dalla Regione, la Comunità montana dell’Appennino reggiano e l’Unione dei comuni del crinale potranno continuare a funzionare nell’assetto attuale almeno fino al 2011; per fare questo tuttavia i singoli comuni dovranno deliberare la loro appartenenza alla Comunità entro il mese di gennaio, poi vi saranno altri adempimenti assegnati al Consiglio comunitario.

L’altra buona notizia è la disponibilità della Regione ad integrare i fondi statali alla Comunità montana per il 2009, tagliati dalla finanziaria, fino a raggiungere l’entità di quelli del 2008.

Dopo aver approvato la sostituzione del consigliere Francesco Zambonini con Loredana Giudici, il Consiglio ha affrontato il tema dell 4° Accordo quadro per l’annualità 2008, cioè, in sostanza, le principali azioni concordate tra gli enti pubblici e tra imprese private operanti sul territorio montano. Si tratta di 14 progetti, di cui alcuni già avviati negli anni scorsi per i quali si opera per stralci, per un importo di spesa complessivo di oltre 4 milioni di euro.

Per interventi di valorizzazione del patrimonio storico, culturale e ambientale del territorio lo stanziamento è di 1,165 milioni di euro per progetti che interessano prevalentemente frazioni dei comuni di Baiso, Viano, Vetto, Toano, Casina, Canossa, Carpineti.

Ancora oltre un milione di euro è destinato ad interventi per il miglioramento ed il potenziamento della funzionalità dei boschi e poco più di mezzo milione di euro per la realizzazione della seconda fase dell’estendimento delle infrastrutture a banda larga.

Al marketing e alla promozione turistica del territorio sono destinati oltre 230.000 euro, 168.000 euro per innovare le modalità di lavoro dei comuni, 110.000 euro per le stazioni invernali e 57.000 per favorire la commercializzazione del Parmigiano-Reggiano.

Ancora 120.000 euro per interventi su strutture di valenza comprensoriale: il Centro di atletica leggera e il Centro per la valorizzazione dell'economia montana che accoglie anche il centro per la protezione civile.

Al sostegno della occupazione femminile sono destinati 122.000 euro ed altri 67.000 per l’imprenditoria. Al rafforzamento dell'identità territoriale attraverso il sostegno alla cultura e alle strutture a ciò destinate sono assegnati 120.000 euro. In ambito ambientale 150.000 euro sono destinati a progetti per la valorizzazione delle acque e 30.000 allo smaltimento dell’amianto. Infine 150.000 euro serviranno per la progettazione esecutiva delle varianti alla SS 63 da Castelnovo ne’ Monti a Collagna e della viabilità laterale di adduzione che interessa i comuni di Ligonchio, Villa Minozzo e Ramiseto.

Su questo oggetto c’è stata l’astensione dell'opposizione, secondo cui il modello di sviluppo fin qui perseguito non ha dato i risultati sperati, c’è uno scarso coinvolgimento dei privati oltre che del Parco nazionale, mancano azioni di sostegno forte a famiglie, lavoro, imprese ed in particolare al territorio del crinale.

Dopo l’approvazione, col voto contrario dell'opposizione, dell’assestamento al bilancio di previsione 2008 legato proprio all’Accordo quadro, si è passati alla discussione di una mozione dell'opposizione su viabilità e mobilità in montagna.

Il Consiglio ha cercato, con una serie di interruzioni e incontri tra i capigruppo, di trovare una posizione comune, ma, nonostante le dichiarazioni di buona volontà, non ci si è arrivati ed alla fine la mozione è stata bocciata col voto compatto della maggioranza.