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Alessandro Govi è il nuovo coordinatore Pd della zona montana col 66% di preferenze

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Ieri l'altro, sabato 22 novembre, all foyer del teatro Bismantova a Castelnovo ne' Monti, si è svolta l’elezione del coordinatore del Partito democratico della Zona montana. La votazione, avvenuta a scrutinio segreto, si è svolta tra i componenti dell’assemblea del Pd locale eletti dai circoli e nei vari organismi nazionali, regionali e provinciali. Due i candidati: Luigi Fioroni ed Alessandro Govi. L’esito della votazione è stato il seguente: 39 voti (pari al 66%) a favore di Alessandro Govi e 20 voti a favore di Luigi Fioroni.

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ALCUNI APPUNTI DEL NEO-COORDINATORE

Vorrei iniziare il mio intervento sottolineando il valore e significato politico del comitato della zona montana del Pd. L’assemblea del Pd potrà dare un grande contributo alla definizione dei programmi, elaborazione di idee per un progetto nuovo della montagna reggiana. Il significato più profondo della zona è quello di vivere la montagna come una sorta di città diffusa e di territorio che pensa e programma se stesso in maniera unitaria e condivisa.

GIUGNO 2009 E LA CRISI ECONOMICA

Sono convinto che il tema dominante e centrale della prossima campagna elettorale sarà quello della crisi economica (...) ed i suoi risvolti sulla vita concreta delle persone e delle famiglie. Forse non ci siamo ancora resi conto fino in fondo della gravità e della dimensione di quanto sta accadendo a livello globale e delle ricadute a livello locale. La crisi economica arriverà, anzi è già arrivata, anche in montagna (...) La crisi (...) colpirà le famiglie nei propri redditi e nei loro sbocchi occupazionali. In montagna non è difficile prevedere che le fasce più esposte saranno le giovani coppie con figli ed in particolare le donne. La popolazione anziana che in un qualche modo gode di rendite ed in genere vive nelle abitazioni in proprietà sarà meno esposta e forse più incline a modificare i propri stili di vita per fronteggiare la crisi economica. Credo che la risposta politica, le prospettive e le speranze che saremo in grado di dare alle famiglie su questi temi saranno di vitale importanza. Penso per esempio che i comuni e gli enti locali debbano fare uno sforzo concreto e visibile per dare un segno in questa direzione. Fare tutto il possibile per accelerare ed implementare la capacità di spesa degli enti pubblici relativamente ai loro investimenti può rappresentare uno stimolo importante per l’economia locale. Attivare fondi di solidarietà alle famiglie e alle persone che saranno più duramente colpite dalla crisi economica penso possa essere importante per fronteggiare il crearsi di situazioni di nuove povertà. Potenziare ed incrementare gli strumenti che consentono alle imprese di accedere al credito a mio avviso potrà aiutarle a fronteggiare con qualche strumento in più la stretta creditizia in atto.

LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE, I COMUNI E LE ALLEANZE

La sfida per il rinnovo dei consigli comunali in montagna è impegnativa e non c’è nulla di scontato, molto dipenderà dal “vento” e dagli orientamenti politici generali dell’elettorato a livello nazionale (...) Penso però che con le idee, con una pulsione riformistica ed innovatrice ce la possiamo fare. Sono convinto che sia molto importante aprire un dialogo, un confronto con le forze politiche di centro, per come la vedo io aprire un confronto con l’Udc significa non solo dialogare con una forza che ha scelto come noi l’opposizione al governo Berlusconi, ma significa anche e soprattutto interloquire ed essere credibili verso quelle forze sociali ed economiche che stanno al centro della società prima ancora che al centro dello schieramento politico. E’ altrettanto importante, dove possibile, consolidare e rafforzare un dialogo ed una collaborazione con le forze della sinistra radicale. Questa alleanza e questo dialogo in comuni e realtà locali ha portato risultati positivi che non devono essere dispersi.

UNA MONTAGNA DI ECCELLENZE

Innanzitutto vorrei dire che il primo nostro dovere è quello di valorizzare e comunicare quanto abbiamo realizzato. Non siamo dei bravi comunicatori e spesso il nostro agire politico è contraddistinto da una specie di timidezza nel rivendicare i risultati conseguiti. La montagna reggiana è una montagna di eccellenze e non è una montagna marginale; è una montagna con una classe dirigente pulita che è sempre stata lontana dagli scandali e del mondo degli affari e una montagna di straordinari risultati su tantissimi settori. Tuttavia abbiamo idee (...) che ci consentiranno di elaborare un programma di qualità e vicino ai bisogni della gente e di affidare la realizzazione di queste idee ai giovani favorendo e rendendo praticabile un rinnovamento nella composizione delle liste per le prossime elezioni amministrative.