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Esce il Pescatore reggiano 2009

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Pietro Tesauri

Proprio 75 anni fa mons. Pietro Tesauri (Cavriago, 1882-Isola del Gran Sasso, 1945) veniva consacrato vescovo di Isernia e Venafro. Certamente è stato una delle figure più eminenti del presbiterio reggiano del XX secolo per il suo forte impegno ecclesiale e sociale, per l’elevata cultura, per lo slancio sempre dato all’Azione Cattolica.

A mons. Tesauri, che nel 1939 divenne arcivescovo di Lanciano ed Ortona e in questa diocesi si distinse per eroismo, coraggio e soccorso alle popolazioni durante la guerra tanto da meritare come “partigiano” la croce di guerra al valor militare, Camillo Rossi dedica un ampio profilo che apre la serie dei contributi ospitati dal “Pescatore Reggiano 2009”.

L’attesa pubblicazione, edita da Gianni Bizzocchi e giunta al 163° anno di vita, sarà disponibile come è tradizione da domani, festa di S. Prospero, patrono di Reggio Emilia.

Il “Pescatore” continua la bella tradizione di ospitare ritratti a tutto tondo di sacerdoti che hanno illustrato per pietà, zelo ed impegno sociale la nostra Chiesa. Di Sandro Chesi è un articolato profilo di don Paolo Canovi, roccioso parroco di Gazzano dal 1934 al ’79; in particolare ne viene sottolineata l’opera preziosa e coraggiosa, a rischio della propria vita, condotta durante l’ultimo conflitto. Di mons. Francesco Marmiroli è un ricordo di mons. Giuseppe Mora, di cui viene esaltata la linearità, la fermezza interiore, la spiritualità. Spazio particolare riserva il “Pescatore Reggiano 2009” al dialetto e alle tradizioni locali: Glauco Bertolini si diffonde sui cappelletti; di Luciano Serra sono alcune divagazioni sul naso; Elena Alberti Nulli scrive sulla raccolta di proverbi curata da Mazzaperlini; Sergio Gabbi si occupa dell’antica gastronomia contadina; Giuliano Bagnoli scrive della panificazione domestica nella tradizione popolare reggiana.

Numerosi i contributi di argomento storico su luoghi, avvenimenti e personaggi reggiani: Laura Margherita Alfieri scrive di Giulio Cesare Ferrari e del laboratorio di psicologia del San Lazzaro; Valledo Bolondi si occupa della colombofila reggiana; Giovanna Borziani Bondavalli scrive dell’ignota tomba di Naborre Campanini; lo scambio epistolare tra i pittori Gaetano Chierici e fra’ Paolo è edito da Mario Mazzaperlini. Al piccolo monastero conteso di San Benedetto fuori le mura è dedicato il contributo di Fabrizio Anceschi; Giovanni Tadolini ricorda Fidia Piattelli, l’ebreo che progettò il Re 2000; dello scultore ottocentesco Francesco Bazzani scrive Gian Andrea Ferrari; dei viaggi dei Gonzaga tra diplomazia e svago turistico si occupa Gabriele Fabbrici; Luigi Pecchini illustra le più antiche sepolture cristiane nel reggiano; Giacomo Borgatti fa memoria di Enrico Spadoni. Di Giuseppe Giovanelli è un contributo per la storia delle Compagnie felinesi dei secc. XVI-XVIII; Sirio Attilio Ibatici si occupa della via Bertulfa; Adriana Toffanetti scrive di Bruno Camellini; Gaetano Montanari propone ricordi di luoghi e personaggi reggiani; Giuseppe Adriano Rossi ricorda Mariano Bigi, autore di vari contributi pubblicati dal "Pescatore Reggiano".

Vari poi i testi poetici in lingua e dialetto composti da Luisella Campioli, Luigi Pecchini, Giacomo Aicardi, Edda Infanti, Francesco Giuseppe Sassi, Federica Tavernelli, Luigi Ferrari, Gianfranco Romani.

Oltre alla tradizionali rubriche, il “Pescatore Reggiano 2009” contiene l’utilissima e preziosa sezione dedicata alle parrocchie, agli uffici e al clero diocesano con l’indicazione di indirizzi, telefoni fissi e cellulari e mail.