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Acqua alla gola

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Riceviamo e pubblichiamo.

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In Italia l'acqua è stata privatizzata! La notizia è passata nel silenzio più assoluto, ma facendo una ricerca in rete spuntano diverse conferme. Il 5 agosto il Parlamento italiano ha votato l’articolo 23 bis del decreto legge numero 112, scritto dal ministro Giulio Tremonti. Nel comma 1 si afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell’economia capitalistica (TASSA SULL'ACQUA POTABILE).
Volevo chiedere se qualcuno era venuto a conoscenza di questo fatto, qualche politico, qualche giornalista, grande puffo o una rana gigante. Vorrei che qualcuno rispondesse a questa notizia.

(Mattia Rontevroli)

P.S. - Tempo fa era stato pubblicato su Redacon un articolo dove chiedevamo apertamente che si rendesse il Comune di Castelnovo denuclearizzato. Non abbiamo ricevuto nessuna risposta. Grazie mille.

12 COMMENTS

  1. Ma che dici…
    Direi che con questo governo non c’è da stupirsi, caro Mattia, che accadano queste cose… E poi il premier chiede “positività” ai giornalisti….!! Il pesante fardello di essere italiano e la vergogna di avere in Parlamento 18 condannati in via definitiva non scuote questi cervelli anestetizzati… Ma l’abbiamo voluto noi!!! Trovo che sottoporre a regole capitalistiche il controllo e gestione dell’acqua sia il migliore modo di raccogliere altri oboli… Che tristezza… E i soliti 7 su 10 (italiani?) che hanno votato Silvio spero siano contenti!!! Anche quando la bolletta salirà… salirà… E che ci posso fà…

    (Commento firmato)

  2. Il monopolio Enia scricchiola…
    Una semplice riflessione: la gestione del servizio idrico (ed aggiungerei pure del gas… ) è da anni in regime di monopolio nella nostra provincia come in tante altre e non mi pare proprio che le tariffe siano diminuite o che attualmente l’acqua sia pubblica! Per meglio dire, in teoria è a gestione pubblica; in pratica è soggetta ad un ferreo regime di monopolio. Vorrei far notare poi che la legge ed il comma citati recepiscono una precisa disciplina dettata dall’Unione Europea, quindi non sono un’invenzione del ministro Tremonti… Invito i lettori di @CRedacon#C a leggere qui di seguito ed a valutare da soli. Non è il comma nella sua interezza ma solo i primi 6 punti che spiegano le motivazioni di tale scelta.
    * * *
    Decreto Legge 25 giugno 2008 n. 112
    “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria”
    (coordinato con le modifiche introdotte dalla legge di conversione, legge 6 agosto 2008 n. 133)
    (…)
    Art. 23-bis.
    Servizi pubblici locali di rilevanza economica
    1. Le disposizioni del presente articolo disciplinano l’affidamento e la gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, in applicazione della disciplina comunitaria e al fine di favorire la più ampia diffusione dei principi di concorrenza, di libertà di stabilimento e di libera prestazione dei servizi di tutti gli operatori economici interessati alla gestione di servizi di interesse generale in ambito locale, nonchè di garantire il diritto di tutti gli utenti all’universalità ed accessibilità dei servizi pubblici locali ed al livello essenziale delle prestazioni, ai sensi dell’articolo 117, secondo comma, lettere e) e m), della Costituzione, assicurando un adeguato livello di tutela degli utenti, secondo i principi di sussidiarietà, proporzionalità e leale cooperazione. Le disposizioni contenute nel presente articolo si applicano a tutti i servizi pubblici locali e prevalgono sulle relative discipline di settore con esse incompatibili.
    2. Il conferimento della gestione dei servizi pubblici locali avviene, in via ordinaria, a favore di imprenditori o di società in qualunque forma costituite individuati mediante procedure competitive ad evidenza pubblica, nel rispetto dei principi del Trattato che istituisce la Comunità europea e dei principi generali relativi ai contratti pubblici e, in particolare, dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, trasparenza, adeguata pubblicità, non discriminazione, parità di trattamento, mutuo riconoscimento, proporzionalità.
    3. In deroga alle modalità di affidamento ordinario di cui al comma 2, per situazioni che, a causa di peculiari caratteristiche economiche, sociali, ambientali e geomorfologiche del contesto territoriale di riferimento, non permettono un efficace e utile ricorso al mercato, l’affidamento può avvenire nel rispetto dei principi della disciplina comunitaria.
    4. Nei casi di cui al comma 3, l’ente affidante deve dare adeguata pubblicità alla scelta, motivandola in base ad un’analisi del mercato e contestualmente trasmettere una relazione contenente gli esiti della predetta verifica all’Autorità garante della concorrenza e del mercato e alle autorità di regolazione del settore, ove costituite, per l’espressione di un parere sui profili di competenza da rendere entro sessanta giorni dalla ricezione della predetta relazione.
    5. Ferma restando la PROPRIETA’ PUBBLICA delle reti, la loro gestione può essere affidata a soggetti privati.
    6. E’ consentito l’affidamento simultaneo con gara di una pluralità di servizi pubblici locali nei casi in cui POSSA ESSERE DIMOSTRATO che tale scelta sia ECONOMICAMENTE VANTAGGIOSA. In questo caso la durata dell’affidamento, unica per tutti i servizi, non può essere superiore alla media calcolata sulla base della durata degli affidamenti indicata dalle discipline di settore.

    (Riccardo Bigoi, Ligonchio)

  3. Domanda
    Sig. Bigoi, volevo farle alcune domande. Come mai nessun mezzo di informazione ha divulgato questa notizia? Lei (come politico) era al corrente di questa notizia? E se sì perchè non l’ha resa nota ai cittadini? Qui non è un problema di conti, le persone sono stanche di vedersi passare i “conti” sotto le gambe con dei decreti legge neanche discussi in Parlamento. Riconosce che c’è un problema di informazione? Pensa che tra un po’ ci sarà una “bad company” e “good company” anche per l’acqua? Io ormai non mi sorprendo se privatizzando l’acqua “una nuova cordata” di imprenditori prendesse la parte attiva della società facendo pagare alla gente lo “stato passivo”, i debiti.
    Cosa ne pensa, sig. Bigoi?

    (Mattia Rontevroli)

  4. Risposta
    Innanzitutto grazie per le domande, Sig. Rontevroli. Ero al corrente della notizia e non la ho resa nota ai cittadini semplicemente perchè non c’è nulla da rendere noto, visto che per ora non è cambiato nulla. I “potrebbe” ed i “si dice” portano solo a confusione e fraintendimenti. Comunque se legge attentamente il punto 4, prima di un qualsiasi cambiamento ci sono una serie di doverosi passaggi pubblici e di informazione, a garanzia e tutela del cittadino-utente. Il problema dell’informazione è grave, su questo concordo con lei; ma credo non per gli stessi motivi. In Italia si tendono a diffondere le notizie in maniera distorta, parziale e sensazionalistica: questo genera confusione spesso e volentieri in maniera immotivata. Il fatto poi di una eccessiva politicizzazione dei mezzi di informazione (sia a sinistra che a destra) non contribuisce certo a quella “imparzialità” che i mass media dovrebbero sempre avere, limitandosi alla cronaca dei fatti. Questo governo, a differenza di molti degli esecutivi precedenti, ha una caratteristica alla quale in Italia non eravamo abituati: GOVERNA E LEGIFERA e lo fa in tempi ragionevolmente brevi. Io questo lo ritengo un gran pregio, anche perchè il compito di un governo è governare; o sbaglio? Se poi consideriamo la crisi mondiale, la rapidità d’azione diviene essenziale.
    Per quel che riguarda la “bad company” mi passi una battuta… ma siamo sicuri non ci sia già tutt’ora una “bad company”…?
    Le pongo io un’ultima domanda: come mai se la gente paga i debiti di Act va bene (verranno elargiti dai comuni e dalla Provincia ben 12 milioni di euro a fondo perduto… ) mentre in altre situazioni no?
    Grazie dell’attenzione e buona giornata a tutti.

    (Riccardo Bigoi, Ligonchio)

  5. Ma scusate…
    …vorrei far presente che Enia Spa è quotata in borsa da più di due anni (ben prima di questo decreto), quindi di fatto è già stata privatizzata. Che poi parte delle azioni rimangano in mano ai comuni, per garantirne un controllo più equo nei confronti dei cittadini, è un altro paio di maniche (rimane nell’intelligenza di chi vende il bene). Però tali operazioni non sono altro che le fotocopie di quello che è stato fatto in passato con Enel ed Eni, le quali sono state privatizzate pur rimanendo sotto il controllo dello Stato. Se sbaglio, accetto le correzioni.

    (Mattia Davoli)


  6. Che la legge o il regolamento abbiano una provenienza europea questo può essere, ma non vuol dire che sia una cosa giusta… Privatizzare un bene comune è limitante e non appartiene a una filosofia evoluta (poi fra 10 anni privatizzeranno anche l’aria?? voglio proprio vedere come la incanalano)
    e sicuramente il buon Tremonti non cerca certo di proteggere i suoi elettori…
    C’è comunque da dire che in Europa esistono civiltà più democratiche e attente ai cittadini; ciò significa che se anche la privatizzano non lo fanno certo per speculare e i prezzi non aumentano come in un paesino giù verso Napoli che si è visto moltiplicare per tre la bolletta dell’acqua. Noi in Emilia siamo ancora fortunati.
    Vi porgo i miei saluti non privatizzati!!!

    (Commento firmato)


  7. Sono d’accordo con Mattia e appoggio le sue domande. Spero che ricevano una risposta. Credo che ogni cittadino si meriti di essere messo al corrente delle decisioni dei politici in toto. Che facciano parte del Parlamento italiano o dell’Unione europea. E per quanto mi riguarda è lavoro dei politici di “casa” farlo. E comunque, da qualsiasi parte vengano partorite queste decisioni, NON MI RISULTA SIA STATO CHIESTO PRIMA A NESSUNO DEI DIRETTI INTERESSATI: I CITTADINI. Noi esistiamo ancora. O siamo diventati un optional?

    (Elisabetta Corbelli)

  8. Rifletto e rispondo
    Dunque. E’ vero che per il momento non è cambiato nulla, ma perchè io non devo sapere se è stato deciso qualcosa che potrebbe portare ad un cambiamento? Qui non si parla di “potrebbe” o “si dice”, qui si parla di “E’STATO DECISO”, cosa molto differente, ed è stato deciso nel silenzio mediatico/politico (opposizione compresa) più assoluto. Nel caso della politicizzazione dei mezzi di informazione non ci sono dubbi, anche se “percentualmente parlando” si da più spazio allo schieramento del centrodestra. Non abbiamo informazioni; tanti culi, tette e mezze informazioni. Non sono assolutamente d’accordo sulla velocità di approvare leggi con decreti legge a raffica; penso che in uno stato democratico le leggi vadano discusse in Parlamento.
    Per quanto riguarda l’Act. I debiti andrebbero fatti pagare a coloro che hanno gestito male la compagnia (manager, ecc.) e non dai comuni (sempre noi) o dalle province. Comunque non c’è da stupirsi, quest’anno abbiamo dato 150 milioni di euro ad un comune come Catania, fallito perchè in mano alla mafia, e 500 milioni al comune di Roma ecc. ecc. E’ sempre la stessa ruota che gira.
    Rispondendo alla battuta con una domanda, secondo lei, cosa potrei rispondere? Ne sono sicuro al 100%.
    Rispondo al mio omonimo: non sono esperto di conti futuri, so che è sempre la stessa storia. Grandi compagnie sono nate come “statali” e, finiti di pagare i debiti, sono state trasformate in compagnie private, come le autostrade pagate dai nostri nonni/genitori e ora proprietà dei Benetton. Son tutti pastori con la “LANA” degli altri.
    Grazie.

    (Mattia Rontevroli)

  9. Su Enìa & Agac
    Ciao Mattia, non mi hai risposto al quesito. Enia è oppure no una SPA da circa 2 anni, quotata in borsa? ENIA s.p.a. non è per caso il consorzio creato dai nostri nonni e genitori, con il nome prima di Agac, per portare l’acqua a tutti noi? Poi, che tu abbia ragione sul fatto di privatizzare un bene come l’acqua, in quel caso mi trovi in totale accordo con te. Non vedo perchè qualcuno debba avere il diritto di decidere il prezzo dell’acqua delle nostre fonti, però oramai è un po’ tardi alzare gli scudi. L’applicazione della legge può impattare su molte realtà, ma non sulla nostra, in quanto i nostri lungimiranti amministratori hanno privatizzato la nostra acqua ben prima.

    (Mattia Davoli)

  10. Per Mattia Davoli
    Forse non ci siamo capiti. Certo che è una S.P.A da due anni. Certo che è quotata in borsa. Pensa che qualche mese fa si è unita in una “multiutility” con “HERA S.P.A e IRIDE S.P.A”. MI PIACEREBBE ANDARE A VEDERE QUALI GRUPPI SONO AZIONISTI DI QUESTE DUE S.P.A.; magari ci guardiamo insieme, tanto per farci 2 risate. Guarda caso erano già pronte alla fusione dopo l’approvazione del decreto legge e guarda caso gli azionisti avevano investito nelle proprie azioni prima del decreto legge. Ma sarà il solito caso… Comunque non ci preoccupiamo, anche se dovesse fallire farebbero pure lì una bad ed una good company e si terrebbero la parte in attivo!! Ovviamente qualsiasi governo ci sia… Io alzo gli scudi perchè questa volta è stato fatto nel silenzio più assoluto, con un decreto legge “ombra”. Perchè ora “tutta l’acqua” nazionale può essere privatizzata e se in certi comuni non lo è presto ci sarà qualche falco che la privatizzerà per fare, come al solito, soldi a scapito dei cittadini. Ci possiamo essere capiti?

    (Mattia Rontevroli)

  11. Dimenticavo…
    Scusa, Mattia. Se ti dai una martellata su un dito, dici “Ci starò più attento” o dici “Mi rifaccio male perchè tanto una volta mi sono già colpito”?? Il problema è che qui usi il martello da BENDATO.
    Ho reso l’idea? Ciao e… occhio alle dita…

    (Mattia Rontevroli)

  12. Per Riccardo Bigoi
    Volevo capire cosa intende, signor Bigoi, per “governo che legifera”. Quindi lei è contento di questo governo, che in un periodo di crisi vende Alitalia a un gruppo di pregiudicati facendo pagare il passivo agli italiani (e anche a lei), che è sempre pronto a dare soldi alle banche e poi non si vede ancora che cosa intende fare per la gente, per i poveri “cristi” che vengono licenziati; soltanto la detassazione delle tredicesime ha impegnato per settimane la discussione e poi non se ne fa niente. Vari lodo Alfano per bloccare i processi… Tagli alla scuola e adesso che le scuole “cadono” in testa agli studenti sono tutte fatalità…
    Se questo è esempio di legiferare allora se posso il suo è un buon esempio di voluta cecità…

    (Commento firmato)