Riceviamo e pubblichiamo.
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Non volendo aggiungere ulteriore turbativa in un momento tanto delicato per Febbio, ma, avendo ricevuto da parte dei soci forti pressioni perché venga chiarito quanto riportato sui quotidiani locali relativamente a Febbio e alla società Alto Crinale, mi limiterò (per il momento) ad un “garbato” comunicato, riservandomi in seguito gli approfondimenti.
Voglio precisare che il comunicato stampa rilasciato dal vicepresidente della Provincia Saccardi è sostanzialmente corretto, ma ha trovato commenti in taluni quotidiani a volte fuorvianti.
Intendo quindi precisare:
1) non trovo giusto venga infangato il nome e il lavoro di una società (formata da 30 imprenditori locali e dal Comune di Villa Minozzo) che ha agito sempre nel massimo interesse per la stazione di Febbio, nella massima trasparenza, denunciando prontamente qualsiasi presunta irregolarità e senza mai nessun compenso per gli amministratori;
2) se siamo arrivati alla liquidazione è perché non è stato assolutamente possibile fare diversamente, avendo dovuto, per causa di forza maggiore, prendere in proprietà ed in gestione dagli enti pubblici e dalla società Star una stazione turistica depredata e devastata, priva di personale qualificato, con impianti senza le dovute manutenzioni, in totale stato di abbandono e di degrado, svuotata di ogni tipo di attrezzatura e non in grado di funzionare;
3) leggendo attentamente il comunicato del vicepresidente della Provincia si capisce che la società Alto Crinale Srl ha ottenuto dalla sua nascita (2005) ad oggi euro 560.000 dalla Provincia di Reggio Emilia e dalla Regione Emilia-Romagna, a fronte di un investimento proprio di oltre 1.400.000 euro, minimo indispensabile per riportare a un decoroso funzionamento la stazione stessa;
4) ci affianchiamo alla richiesta del vicepresidente Saccardi e rimaniamo in attesa di sapere dove sono finiti gli altri 2.440.000 euro che alcuni quotidiani riportano, in maniera non corretta, come elargiti ad Alto Crinale Srl. La notizia è falsa e palesemente infondata;
5) avere portato al commissariato il Comune di Villa Minozzo ha certamente contribuito allo stato attuale della stazione.
Quanto sopra per una doverosa informazione nell’interesse della verità e a tutela di tutti quei privati, imprenditori e non, che hanno creduto, contribuito e partecipato nell’anno 2005 al salvataggio della stazione di Febbio, che era di fatto già chiusa.
(Alberto Castellini)
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Pezzi correlati:
- "Tre milioni per Febbio: noi la nostra parte l'abbiamo abbondantemente fatta" (20 dicembre 2008)
Cos’è, il gioco delle tre carte?
Mi piacerebbe sapere cosa significa che “per causa di forza maggiore abbiamo dovuto prendere in gestione… “? Qualcuno puntava una pistola alla testa di questi valenti imprenditori perchè lo facessero? Se la situazione era tanto disperata perchè si sono imbarcati? Comunque sia, tra Saccardi e Castellini che, a vicenda, si chiedono dove sono finiti i soldi, quelli che se lo chiedono più di tutti sono i contribuenti visto che i soldi pubblici sono, in definitiva, i nostri.
(Commento firmato)
Castellini ha ragione
Per non sminuire l’incomiabile ed eccellente lavoro svolto dal sig. Castellini mi sento in diritto di ribattere ad accuse pesanti ed infamanti, tese a denigrare il lavoro di privati imprenditori (di cui sono parte anch’io), che negli anni hanno creduto, hanno lottato per il rilancio della stazione sciistica di Febbio Non volendo andare oltre, rendo noto l’indirizzo della delibera della Provincia di Reggio a cui ogni persona può andare per rendersi conto di dove sono finiti i soldi mai dati ad ALTO CRINALE.
Indirizzo: @Lhttp://www.provincia.re.it/page.asp?I
IDCategoria=703&IDSezione=3724&ID=94349@=www.provincia.re.it#L.
(Marino Borghi)
Se ne occupi la Procura
Se sono spariti soldi pubblici se ne occupi la Procura. La popolazione contribuente del fisco italiano pretende spiegazioni e verità, non è possibile che sia sparita una tale somma. Provincia, rispondi! Grazie.
(Commento firmato)
A Castellini
Caro Castellini, essendo tu consigliere al tempo dell’elargizione da parte della Provincia di tali somme in Consiglio comunale e facendo il bello addormentato nel bosco (lo sanno tutti come sono stati spesi quei soldi), ti informo che hai anche deliberato un mutuo come Comune di Villa Minozzo per dare alla Star una somma di 2.300.000.000 di vecchie lire pur sapendo che andavano a finire al Cerreto, perciò comune di Collagna. Inoltre dovreste informare correttamente la gente e dire come stanno veramente le cose ed assumervi le vostre colpe e responsabilità. E ti spiego qui di seguito perché.
Se ti ricordi con Magnani sindaco e con l’opposizione che ha dato il suo contributo in sei mesi si è finanziato, progettato e costruito (mi dici poi in quale altra parte d’Italia sia da parte dei privati che enti pubblici si è riusciti a fare la stessa cosa) la nuova seggiovia, senza la quale, essendo la prima, non si sarebbe potuto accedere alla parte alta della stazione, per cui chiusura certa.
La teoria del nuovo sindaco Fiocchi era quella di chiudere Febbio considerandolo un pozzo senza fine (allora perchè darne i meriti della chiusura ad altri?). Da buon dirigente, come si ritiene, nel giro di due stagioni è riuscito a fare fallire “Alto crinale”, perchè questo è quello che effettivamente sta succedendo. Come ci è arrivato Fiocchi a questo brillante risultato: primo facendo uscire l’ex sindaco Magnani, artefice del salvataggio, dal consiglio di amministrazione, prendendone il suo posto, poi cambiare il presidente del consiglio di amministrazione, da Castellini a Giordano Zambonini, uomo di sua fiducia nonchè uomo di sinistra doc, passando Castellini a vicepresidente nonchè vicesindaco del Comune. A questo punto, viste le sue capacità manageriali e lo staff di sua fiducia, essendo il Comune di Villa Minozzo il socio di riferimento di “Alto crinale”, società che gestiva gli impianti il rilancio di Febbio, [il successo] doveva essere assicurato.
In effetti il nuovo staff fa un grosso lavoro: acquisisce la proprietà degli impianti dall’Alpe di Cusna (per questo la Provincia ha elargito un contributo di € 80.000 annui ad “Alto crinale”) e con delibera comunale passa tutti i rifugi di proprietà del Comune ad “Alto crinale”. E fin qui tutto quadra e va nella direzione giusta. Ma perchè il sindaco Fiocchi, dopo quattro mesi dalla sua entrata nel consiglio di amministrazione (aprile 2007), manda la lettera di dimissioni? Ad un mio invito a mezzo stampa a spiegare tale gesto nessuna risposta sino ad oggi, come alle varie richieste della minoranza e parte della maggioranza per un Consiglio comunale aperto per un confronto serio e costruttivo sul da farsi per il salvataggio di Febbio. Visto che andate dicendo che nessuno vi ha dato una mano, mi spieghi perché, se il primo a non crederci è stato proprio il sindaco Fiocchi dimettendosi dal consiglio di amministrazione, dovevano crederci gli altri!?! A questo punto mi chiedo perchè volete fare ricadere le vostre colpe su altri, visto che a Febbio di crisi ve ne sono state molte ma non si era mai arrivati al fallimento (forse perchè allora i politici erano politici??).
Per quanto riguarda la Procura, non ha bisogno di indagare, visto che il sig. Rivoli gli ha già abbondantemente inviato denunce e documenti sulle cose irregolari della Svar, della Car di Busana, di Star/Febbio e di tutti quegli intrighi di sinistra che hanno portato in questi anni allo sfacelo l’economia in montagna. Qualcuno ne ha saputo qualcosa!!! Questo vi dovrebbe fare capire molte cose se vi togliete i prosciutti dagli occhi (se avevate le fette qualcosa lo avevate già visto).
Comunque ribadisco il mio concetto, che esprimo già da molto tempo: le stazioni di sci servono per sciare e non per fare politica; a buon intenditore poche parole. Su una cosa penso possiate essere concordi con me, ed è che gli uomini di sinistra che ci hanno governato in montagna non hanno nulla a che vedere con una buona e sana economia.
A tutti vorrei infine dire che se invece di fare delle chiacchiere al bar o di prendere per oro colato quello che vi dicono certi politici partecipaste attivamente alla vita politica dei vostri comuni (seguendo anche i Consigli comunali, che sono sempre deserti), forse molte cose non sarebbero successe, perchè vi sareste fatti un’opinione in base ai fatti e non alle chiacchiere.
Un saluto a tutti.
(Marco Coriani)
A Marco Coriani
Mi meraviglia che anche in quest’occasione si debba vedere e raccontare addirittura il piano macchinoso, quasi machiavellico, utilizzato dal gioco politico.
Praticamente intendo dire:
1- possibile che tale piano fosse mirato al fallimento totale di Alto Crinale?
2- possibile che il sindaco dopo tante manovre politiche decida improvvisamente di dimettersi (il caso Febbio è così grosso?)
3- possibile che Lei come politico non ne sappia niente (come disse Totò: ma mi faccia il piacere!)?
4- se non ricordo male non fu proprio Lei che in una riunione per il rilancio di Febbio propose di rifare la strada per collegare la val d’Asta con la pianura (proponendo addirittura una galleria?)
5- i 30 imprenditori che ci hanno rimesso i soldi con la società Alto crinale e che in caso di fallimento si vedono accollati i debiti societari non contano niente? fa tutto parte del piano machiavellico del potere?
6 – il sig. Castellini (amministratore di Alto crinale) ha commesso reati? venga accusato e portato in giudizio (altrimenti sono solo supposizioni e fandonie) in modo che possa essere giudicato il suo operato;
7- la Star non ha concluso il suo contratto, non ha reso la somma di 1,5 milioni di euro. Come mai nessuno dei sindaci avvicendatisi dal 2005 a Villa Minozzo non ha mai portato il caso in tribunale (avrebbe vinto il Comune, il contratto con la Provincia era chiaro);
8- sono veramente stanco e disgustato di vedere che Febbio sia come una bella torta da spartire.
(Commento firmato)
Non rispondo agli anonimi
Ciao, commento firmato, vedi, io quando
parlo metto nome e cognome. Se fai mettere “commento firmato” vuole dire che non hai il coraggio delle tue azioni, per cui non meriti una risposta. Non volermene ma io ho bisogno di sapere con chi parlo, gli anonimi non mi interessano.
Un saluto.
(Marco Coriani)
Risposta a Coriani
Chiedo scusa, ma per errore ha travisato il commento del 24/11/2008 delle 20.19 intitolato “A Marco Coriani”. Mi dispiace, ma quando è apparso l’articolo riportava commento firmato, me ne sono reso conto solo oggi. Io firmo sempre ciò che dico e me ne assumo piena responsabilità. Inserisco la firma nel testo così non ci sono malintesi. Le domande, ovvio, rimangono le stesse.
(Marino Borghi)
Appuntamento per Marino Borghi
Sig. Marino Borghi, visto che il democratico Castellini minaccia querele, se vuole delle risposte ai suoi quesiti, essendo io di Villa Minozzo, possiamo incontrarci. Mi fissi un appuntamento sabato
o domenica, e io sarò ben felice di rispondere ad ogni quesito (non a quelli di Castellini) che mi vorra porre.
Penso comunque, visto le domande che mi ha posto, che non sia di Febbio e non abbia seguito la vicenda che da poco tempo; oppure ha perso la memoria come il presidente Castellini!!! Perchè penso che ci vorra un po’ di tempo per rifarle la cronostoria di quello che è successo.
Io proporrei un appuntamento a Villa Minozzo per domenica mattina verso le ore 10,30 al bar gelateria.
In attesa di sua conferma in merito, la saluto cordialmente.
(Marco Coriani)
Al sig. Marco Coriani
Innanzitutto ringrazio del cortese invito, ma in privato discuto solo di affari privati e non di Febbio. Quindi ringrazio e rifiuto. Pubblicamente invece ricordo di non aver perso la memoria e i bilanci mi danno ragione (quelli di Febbio). Castellini ha ragione: o si portano a conoscenza prove certe di reati, e quindi si denunciano, oppure per la legge italiana si parla di diffamazione: accusare una persona senza prove ma solo con supposizioni.
1- Comunque ribadisco: Lei (ha scritto in un precedente commento) afferma che Castellini ha elargito 2.300.000.000 di lire alla Star Allora lo si denunci per questo! In alternativa, se non si hanno prove certe, è diffamazione.
2- La Provincia di Reggio ha stanziato per Alto Crinale 200.000 euro per la nuova triposto, la Regione Emilia-Romagna 194.310 euro, il Comune di Villa Minozzo 225.000 euro con garanzia per mutuo.
3- La Provincia ha deliberato nella seduta del 28/09/2006 un contributo da devolvere in 15 anni di 43.000 euro a carico della stessa, 30.000 euro a carico della Comunità montana, 10.000 euro a carico del Comune di Villa Minozzo; totale 83.000 euro all’anno.
4- Contratto acquisto beni con società Star del 2006 contestato legalmente. Il contratto con Alpe di Cusna era in trattativa per essere ridotto o eliminato.
5- Non riesco a capire che cosa ci possa essere nella gestione della società Alto Crinale che possa portare a dimissioni del sig. sindaco se non una battaglia politica.
6- I bilanci societari risultano in REGOLA. L’unicoa cosa che ha portato la società alla liquidazione è imputabile ad un problema di investimento iniziale troppo elevato, che con l’andare del tempo e delle stagioni invernali sfavorevoli non si è riusciti ad appianare.
Concludo dicendo che quando Castellini dice “nessuno ci ha aiutato” secondo il mio parere non intende le forze politiche comunali, ma intende il fatto che sui quotidiani locali in continuazione apparivano articoli volti a denigrare la stazione stessa. Mi riferisco in particolare a denunce di vario tipo (che non hanno trovato riscontro), affermazioni di pignoramenti vari e via discorrendo (sui giornali si è letto di tutto), che hanno portato gli utenti (sciatori paganti) verso altre località tranquille di cui i media pubblicano articoli in cui viene descritto l’operato effettivo della società di gestione senza inventarsi nulla (vedi Cimone).
Riconcludo dicendo che non è certo colpa di Alto Crinale se la società è stata liquidata. Se gli sciatori fossero stati numerosi il bilancio sarebbe in pari. Le opere per aumentare il livello qualitativo della stazione sono state tutte effettuate. La società ha agito nel pieno rispetto delle leggi. Perciò cominciamo a dare ad Alto Crinale ciò che è di Alto Crinale, a Star ciò che è di Star, ad Alpe di Cusna ciò che è di Alpe di Cusna. Altrimenti, è logico, poi si arrabbiano e vi querelano e hanno ragione. Fatti e non parole.
Ringraziando.
(Marino Borghi)
A Marino Borghi
Caro Castellini, è inutile che ti nascondi dietro il nome di Marino Borghi, ed è
inutile che continui a dire che se ci sono delle cose poco corrette devo denunciarle. Quello che io voglio dirti e che quando sono state fatte quelle scelte politiche che tu consideri sbagliate eri presente. Io non posso dire che tu non hai fatto il massimo per Febbio, ma posso dire che avete fatto scelte che hanno portato la società al fallimento. Questo penso che tu non possa negarlo. Inoltre è inutile che imputi tutto quello che succede di negativo ad Alto Crinale ad una congiura dell’ex sindaco Magnani, ma piuttosto a vs. scelte sbagliate. Purtroppo per Febbio la situazione è drammatica e a portarcela siete stati tu, Zambonini, Fiocchi e la Masini. Se invece di dare colpe ad altri ti fermi un attimo e ci ragioni sopra vedrai che ho ragione.
Un saluto.
(Marco Coriani)
Sempre per Marco Coriani
Mio caro Marco, mi dispiace che alla fine quello che spara stupidate politiche sei tu. Il fatto che continui a chiamarmi Castellini denota il tuo ego politico in fondo alle scarpe, perchè se ti fossi informato prima ti saresti accorto che tra i soci di Alto Crinale ci sono il mio NOME e COGNOME. HA RAGIONE CASTELLINI A QUERELARE, continui a dare la colpa a lui nonostante lo scrivente sia effettivamente un altro, che non risiede a Villa Minozzo ed è molto legato al mondo ceramico. Per cui mi sono stancato; invece di portare dati continui a fare in modo (politico) che dai tuoi discorsi non si capisca niente. Dati, fatti, non parole. Questo è l’ultimo intervento, con i disinformati non discuto.
Cordiali saluti, se vuoi venire a sciare al Cimone ti riservo skypass gratis.
(Firmato: Marino Borghi di Sassuolo, MO – non Castellini)
A Marco Coriani
Caro Coriani, solo una persona in malafede come te può pensare che anche gli altri lo siano. Marino Borghi ed io non ci siamo mai parlati, l’ho visto due volte nelle assemblee dei soci, ma non lo conosco neanche personalmente. Se quello che dice non ti piace è perchè invece di fare disinformazione, come stai facendo tu, dice semplicemente la verità. Per quanto riguarda le scelte fatte, quando ho votato in Consiglio comunale per la gestione Star, di certo non sapevo dove sarebbero finiti tutti quei soldi. Io non dico che ci siano stati complotti da parte di Felicino Magnani; mi dispiace che all’inizio del 2007, dopo aver accettato di fare il presidente di Alto Crinale si è tirato indietro. Felicino Magnani è stato assoluto protagonista delle scelte che tu dici hanno portato alla liquidazione della società Alto Crinale, per poi dimettersi dal CDA. Come vedi io sono ancora qui ad assumermi tutte le responsabilità, fino in fondo, e questo dovrebbe farti riflettere che non sono il tipo che si nasconde dietro ad un altro nome o a stupidi giochetti. Ti ricordo che ho ripreso la carica di presidente dal 1° maggio 2008, mentre potevo benissimo mettermi comodamente da parte. Alla presidente Masini non mi sento di dare colpe. Lascia stare Fiocchi che non ha nessuna responsabilità, come Giordano Zambonini, tutta gente che ha messo soldi di tasca propria ed impegno nella società, cosa che non mi risulta di Marco Coriani, che anzi… Ti sembrerà strano ma esistono anche persone corrette, che amano Febbio sicuramente più di te, come Marino Borghi, che non essendo neanche di Villa non ha esitato a diventare socio, senza chiedere mai neppure uno skiPass omaggio. Tanto accanimento da parte tua verso una società formata da 30 imprenditori locali che hanno dato l’anima per salvare Febbio è ingiusto ed inopportuno. Forse non ti sei accorto che volendo criticare Castellini non fai altro che criticare il CDA e tutti i soci che insieme hanno cercato di salvare la stazione di Febbio. Approfitto per salutare e ringraziare Marino Borghi, che appena possibile contatterò personalmente. A Marco Coriani invece concludo dicendo che Febbio dovrebbe servire per sciare e non per fare queste “pagliacciate” che non oso neanche chiamare politica.
(Alberto Castellini)