E’ nata a Carpineti, dall’unione di numerosi servizi assistenziali e socio-sanitari di alto livello presenti sul territorio montano, una nuova Azienda per i Servizi alla Persona (ASP) che opererà su tutto il territorio del distretto socio-sanitario appenninico.
L'obiettivo è un aumento della qualità e della quantità dei servizi forniti nei dieci Comuni del distretto. L’assemblea dei soci dell’Azienda per i Servizi alla Persona “Don Cavalletti” (questo il nome che avrà dall’istituzione carpinetana da cui parzialmente prende il via) si è riunita nel pomeriggio di oggi, venerdì 14 novembre, alla Casa Torre di Poiago, sede storica del Pio Istituto “Don Cavalletti” e d’ora innanzi sede della nuova Azienda per i Servizi alla Persona (A.S.P.).
SOCI E CDA
Presenti i delegati dei dieci soci dell’Assemblea, ovvero i dieci Comuni del distretto socio-sanitario montano: Carpineti, Busana, Casina, Castelnovo ne’ Monti, Collagna, Ligonchio, Ramiseto, Vetto, Villa Minozzo, Toano.
Durante l’incontro è stato eletto il Presidente dell’Assemblea dei Soci, il Sindaco di Castelnovo ne’ Monti Gian Luca Marconi. Nella stessa seduta è stato nominato anche il Consiglio di Amministrazione della A.S.P. Sarà formato dalla presidente Cristina Carbognani, ex dirigente del servizio sanitario, da Mario Ferrari e da Mario Mauro Montecchi, ex presidente del Pio Istituto “Don Cavalletti”, come segnale di continuità rispetto alle precedenti gestioni.
COS’È L’ASP
Da cosa nasce questa A.S.P.?
In primo luogo, dall’unione di due storiche istituzioni carpinetane: il “Pio Istituto Don Cavalletti” di Poiago ed il “Pio Istituto Don Beretti”.
Il primo gestisce la casa di riposo di Poiago, il Centro Diurno “Il Girasole” e il Servizio di Assistenza Domiciliare di Carpineti, il “Don Beretti”” è invece un fornitore di sussidi nell’ambito della scuola e dell’educazione, garantiti dalle rendite del proprio patrimonio immobiliare.
Una legge regionale prevede che queste Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (dette Ipab), debbano trasformarsi in A.S.P.
Le due realtà carpinetane sono le uniche presenti nella montagna reggiana, e quindi l’A.S.P. nata dalla loro fusione è l’unica presente nel territorio montano.
Da questa base, con l’apporto decisivo dei Comuni di Carpineti e Castelnovo ne’ Monti, è partita l’idea – condivisa da tutti i Comuni del Distretto Socio-Sanitario Montano – di un’unica A.S.P. che possa garantire servizi nel campo assistenziale su tutto il territorio.
COM’È STRUTTURATA
Riunisce i dieci Comuni del distretto socio-sanitario montano, da oggi soci della nuova Asp.
Si tratta di Carpineti, Busana, Casina, Castelnovo ne’ Monti, Collagna, Ligonchio, Ramiseto, Vetto, Villa Minozzo, Toano.
La maggioranza delle azioni fanno capo a Carpineti – che partecipa con il patrimonio degli istituti “Don Beretti” e “Don Cavalletti” con i servizi già attivi, fra cui la Casa di riposo e l’Assistenza domiciliare – e Castelnovo ne’ Monti, che inserisce nell’ASP diversi importanti servizi, fra cui l’Assistenza domiciliare, le strutture di Villa delle Ginestre e della Rsa “I Ronchi” e il Centro diurno per anziani.
Tutte realtà che ora operano con cooperative del settore socio-sanitatorio tramite appalti: d’ora innanzi sarà l’ASP a indire questi appalti.
Gli altri otto Comuni del distretto socio-sanitario entrano nell’ASP tramite le loro percentuali di partecipazione ai tre Centri diurni per disabili presenti nel territorio montano, Cavola, Casina e Castelnovo ne’ Monti.
I PROGETTI PER IL FUTURO
A livello regionale sono in aumento, grazie a investimenti e scelte oculate in questo senso, i fondi per la non autosufficienza.
Grazie alla nuova grande struttura e alla forza messa in campo dalla A.S.P., e questa “dote”, l’obiettivo è quello di rafforzare l’assistenza domiciliare su tutti e dieci i Comuni soci della A.S.P., per garantire un servizio importante all’intero territorio montano.
LE DICHIARAZIONI
Nilde Montemerli e Gian Luca Marconi, sindaci di Carpineti e Castelnovo ne’ Monti, commentano così l’arrivo della nuova A.S.P.: “Questo è davvero un momento importante. Dalla messa in comune di risorse, energie e volontà, nasce una struttura di alto profilo – per competenze e per quantità delle forze a disposizione – e in grado di garantire un servizio di alto livello su tutto il territorio del distretto montano. Nella zona montana i servizi socio-sanitari sono uno dei fiori all’occhiello; grazie alla nuova A.S.P. “Don Cavalletti” riceveranno un nuovo, ulteriore impulso e potranno offrire ancora migliore qualità e distribuzione sull’intero – e vastissimo, non scordiamolo: le distanze e i trasporti rimangono uno dei problemi costanti da affrontare – territorio montano. È stato un percorso lungo, ma ora siamo soddisfatti di essere giunti a conclusione e di aver coinvolto tutti e dieci i Comuni.
Adesso, inizia la sfida vera: far funzionare a dovere, anche grazie al sostegno degli Enti Pubblici, questa nuova realtà”.