Il volersi vendicare nei confronti di un cittadino residente a Baiso che nel 2007 l’aveva più volte denunciato ai Carabinieri l’ha indotto ad evadere dagli arresti domiciliari di cui beneficiava dall’aprile scorso e a dar luogo ad una vera nottata di follia, culminata, dopo serrate ricerche, con la concitata cattura dell’evaso ad opera dei militari di Villa Minozzo e Baiso, impegnati, unitamente ai colleghi di Castelnovo ne' Monti, in una caccia all’uomo che si è sviluppata per tutto il crinale appenninico reggiano.
Con l’accusa di evasione e danneggiamento i Carabinieri delle stazioni di Villa Minozzo e Baiso hanno tratto in arresto il cittadino marocchino E.M.Z,, 30enne, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana titolare di quest’inchiesta.
L’origine dei fatti intorno all’una di questa notte, quando, alla centrale operativa della Compagnia Carabinieri di Castelnovo ne’ Monti venivano segnalati dei danneggiamenti di infissi di un condominio e presso l’abitazione privata di un cittadino abitante a Baiso in via Ca' di Geto. Nello specifico si apprendeva che l’autore dei danneggiamenti era tale E.M.Z., che, in evidente stato di ubriachezza, dopo avere sfondato il portone in legno dell’ingresso principale con un calcio, si introduceva all’interno del condominio per poi, sempre con un calcio, danneggiare la porta dell’appartamento di un condomino che nel passato l’aveva più volte denunciato.
Con non poche difficoltà il richiedente riusciva in qualche modo ad allontanare l’esagitato, che, una volta all’esterno, prendeva a pugni la macchina che aveva in uso, cercando anche di incendiarla attraverso una maglietta che infilava nel serbatoio della benzina tentando con un accendino di dargli fuoco: operazioni, quelle del tentativo di accensione, ripetute più volte ma fortunatamente non andate a buon fine. Quindi balzava a bordo della vettura e si dileguava con l’operatore della centrale operativa di Castelnovo ne' Monti che allertava tutte le pattuglie presenti sul territorio allo scopo di bloccare l’uomo, peraltro risultato evaso in quanto sottoposto al regime degli arresti domiciliari nella frazione Cavola di Toano.
Durante le ricerche, intorno alle ore 3, una pattuglia di Carabinieri di Toano intercettava a Cavola l’autovettura Fiat Bravo condotta dall’uomo, che, alla vista dei militari, dapprima accelerava ed in seguito si lanciava volontariamente in una scarpata sita in via L'Oca, abbandonando il veicolo e fuggendo a piedi per i campi costeggianti il fiume Secchia. Le serrate ricerche proseguivano e si concludevano con esito positivo questa mattina, in località Roteglia, dove i Carabinieri di Baiso e Villa Minozzo localizzavano l’uomo all’interno di un container utilizzato come deposito attrezzi di un azienda del luogo.
Alla luce del reato di evasione per il sunnominato E.M.Z. scattava l’arresto. L’uomo era salito alla ribalta delle cronache già nell’ottobre del 2007. Era stato arrestato dai Carabinieri di Baiso per i fatti verificatisi nella borgata Casale di Baiso, dove l’uomo, in preda ai fumi dell’alcol, aveva prima malmenato la moglie e gli amici, dove era invitato a cena, distrutto la loro casa, e poi aveva aggredito violentemente due anziani del posto, che si erano imbattuti in lui. Il magrebino era arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e rapina. Per quei fatti nell’aprile di quest’anno ha ottenuto gli arresti domiciliari. Da cui - è storia di oggi - è evaso per l’ennesima notte di follia.