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Sviluppo dell’Appennino / Correggi: “La viabilità non è tutto”. Friggeri: “Farnetichi”. Poi di nuovo Correggi

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Ennesima querelle sul tema “viabilità in montagna”. Dopo un intervento di alcuni consiglieri di opposizione in Comunità montana (Bolognesi, Friggeri, Bigoi, Morani, Moncignoli, Franchi, Cagni, Rivoli, Zobbi e Cavandoli), da noi pubblicato, si registrano a stretto giro repliche e controrepliche.

In particolare a far “imbestialire” gli scriventi è un commento di Luciano Correggi, presidente del Gal, assessore comunitario e consigliere comunale a Busana. Scrive Correggi: “Mentre in America si svolge un evento storico con l'elezione di Obama a presidente, vedo che nei dintorni di casa nostra non ci si schioda dai vecchi modi di fare politica e di intendere lo sviluppo. Il male di tutto è la viabilità. Nello specifico la prosecuzione della fondovalle Secchia. Mi pare di averne già sentito parlare... Anche i 3000 cassintegrati nei comparti dell'industria reggiana forse dipendono da quello? Cerchiamo di fare uno sforzo”.

E’ una miccia. A stretto giro, dicevamo, arrivano le repliche. Pepate. Prima quella di Riccardo Bigoi, poi soprattutto quella di Marino Friggeri. Scrive il primo: “Leggo senza alcuno stupore il commento del presidente del Gal, assessore della Comunità montana nonchè consigliere ed ex-sindaco di Busana Correggi. Chi ha sempre votato contro una migliore viabilità in montagna, essendone amministratore, e non si è mai reso conto che il mancato sviluppo del crinale è dovuto in gran parte (non solo ma in gran parte di sicuro!) alla mancanza di una viabilità decente, continua ad esprimersi in tal senso. Guarda caso nella zona industriale di Fora di Cavola, dove la fondovalle c’è ed è scorrevole, i cassintegrati non ci sono... Cerchiamo di fare non uno sforzo, ma un atto di buonsenso... “.

Secondo Friggeri, invece, Correggi contemporaneamente “farnetica” e “dorme”. Scrive: “Leggo con molta attenzione che il sig.re Luciano Correggi giudica inutile quanto i consiglieri di opposizione della Comunità montana hanno inteso proporre come mozione sul tema sviluppo e viabilità nel territorio montano. Se il sig.re Correggi Luciano è la medesima persona che riveste l'incarico di presidente del Gal, di assessore in Comunità montana alle attività produttive e che è pure consigliere comunale a Busana, io consiglierei molta prudenza ed attenzione prima di rilasciare dichiarazioni farneticanti e mancanti di rispetto delle istituzioni e per chi in montagna abita e vive”. Secondo l’esponente Udc “si può rilevare che se così stanno le cose è indispensabile che la presidenza della Comunità esprima la sua posizione a conferma o a smentita di quanto affermato dall'assessore. Al sig. Correggi Luciano credo vada infatti ricordato che il Consiglio comunale di Busana, su proposta della minoranza, ha approvato nei mesi scorsi un documento che riafferma le valutazioni e gli impegni che vengono richiamati nella mozione presentata in Comunità montana. Non ricordo se il suddetto sig. Correggi era presente, perchè le sue assenze dal Consiglio comunale sono frequenti; ma se era presente forse dormiva o era distratto… “.

* * *

Ed ecco l'immediata contro replica di Luciano Correggi

GUARDARE IL DITO O LA LUNA?

Non ci sono problemi di omonimia, sono proprio io. Evidentemente sottolineare che occorre tenere in considerazione tutti i fattori, positivi e negativi, inerenti lo sviluppo della montagna è considerata una colpa da parte di qualcuno.
Non voglio fare riferimento alla Conferenza Economica perchè qualcuno direbbe che è di parte,ma nell'indagine svolta da Concooperative e Confindustria, si evidenzia la complessità delle problematiche dello sviluppo e si delineano, così come nella Conferenza Economica, proposte di progetti concreti e fattibili, fra cui anche,ma non solo, lo sviluppo delle infrastrutture.
Ma il problema delle infrastrutture oltretutto c'è solo in montagna?
Ora vediamo di sfatare un mito.
Il sottoscritto non ha mai detto di essere contrario allo sviluppo della viabilità. Proprio in tal senso penso di essere stato sempre molto chiaro nell'indicare soluzioni e priorità che identifico nell'ammodernamento della SS63 sino al crinale e nei suoi collegamenti est ovest. Penso ad una strada moderna, sicura, veloce e soprattutto "sociale", che tenga insieme i paesi e possa essere utilizzata dalle imprese per gli scambi commerciali ma anche dai ragazzi che vanno a scuola e dalle persone che hanno bisogno dell'Ospedale di Castelnovo nè Monti. Penso come indispensabili collegamenti efficaci alla SS63 verso il Ligonchiese e il Ramisetano. E qui nascono le differenze di pensiero nei confronti di alcune proposte. Per quanto riguarda Ligonchio, ho proposto e sostenuto più volte, anche in sede di Conferenza Economica, la necessità e priorità di radicale ammodernamento delle Strade Provinciali Ligonchio-Busana, per il collegamento con SS63 a sud e Ligonchio-Pianello per il collegamento con l'area delle ceramiche.
Il mio personale dissenso, tra l'altro conosciuto e motivato, riguarda la prosecuzione della Gatta- Pianello, facendo però concrete proposte alternative.
Per Ramiseto e le tratte della SS63, completa sintonia con la programmazione illustrata dalla Provincia, cui va dato il plauso di aver dato risposte concrete al tema delle infrastrutture.
Come si vede quindi la mia abitudine è quella di essere concreto e schietto e portare a compimento processi fattibili. Per questo, sopratutto nella complessità della presente situazione economica, occorre cercare di ragionare a tutto campo.
La fondovalle Secchia sino alla Gatta è sicuramente un'opera importante per il nostro territorio, ma non ha impedito la chiusura di importanti stabilimenti produttivi a Cerredolo e a Cavola.
Purtroppo costruire soluzioni è più difficile che fare demagogia. Per quanto riguarda il rinnovamento della classe politica da parte mia porte aperte. E' sicuramente un'esigenza che mi auguro si compia nella prossima tornata elettorale.

3 COMMENTS

  1. I costi inutili della politica in Comunità montana
    A questa dichiarazione almeno per parte mia non ne seguiranno altre. La mozione presentata è troppo importante per diventare inutile pettegolezzo politico in mano a chi non potra mai votarla. L’assessore esterno alle attività produttive CORREGGI LUCIANO non potrà mai votarla in quanto non facente parte del Consiglio comunitario e questo è il primo costo inutile della politica. A ruota credo si debba chiedere all’assessore CORREGGI LUCIANO di conoscere i costi sostenuti dalla Comunità montana per un’inutile ed assurda Conferenza economica da lui difesa con tanto vigore.
    A tutti i montanari credo debba essere esteso l’invito a partecipare al Consiglio comunitario del 28 novembre p.v. alle ore 18,30 a Castelnovo ne’ Monti. In quella sede istituzionale sarà possibile capire da che parte stanno i conservatori e dove stanno i riformisti veri.

    (Marino Friggeri, capogruppo Udc Comunità montana Appennino reggiano)

  2. Obama tirato per la giacchetta…
    Io non so esprimermi in politichese e neppure ci tengo a impararlo. Vorrei solo fare una riflessione ad alta voce. Da più parti si invoca Obama (es.: L’AMERICA HA CAMBIATO PELLE!) quale simbolo di cambiamento. Ora mi chiedo: se una strada NON c’è (vedi Pianello-Giarola), il cambiamento invocato consiste nel NON farla o nel farla? Non sono amante di quei cambiamenti che lasciano le cose così come sono state sino ad oggi… Non vi è in quel caso una contraddizione in termini?

    (Umberto Gianferrari)

  3. Vorrei ma non posso
    Mi permetto di entrare in punta di piedi in quest’argomento, in quanto non sono a conoscenza se esistano studi sul fatto che le strade siano l’asse portante dello sviluppo “sostenibile” in zone come la nostra, cifre delle quali solitamente mi fornisco prima dei miei interventi. L’intervento di Friggeri e Correggi mi dà lo spunto per scrivere su un argometo che mi sta a cuore particolarmente, LA MONTAGNA. Da più parti si sostiene che la viabilità è l’asse portante dell’economia in montagna, ma sarà proprio vero? Sarà la panacea di tutti i mali? Poi abbiamo le idee chiare su che sviluppo vogliamo per la nostra montagna? Vogliamo fabbriche, grandi centri artigianali? Oppure turismo con la T maiuscola? Leggendo interventi di qui e di là sembra di vivere in un territorio solo collegato da mulattiere! Sarà, ma non ci credo!!! Nel poco tempo che il mio lavoro mi lascia, ho girovagato qua e là in moto, ho percorso negli ultimi due anni in lungo ed in largo gli Appennini liguri, piacentini, parmensi, reggiani, modenesi, bolognesi, e vi posso garantire che tranne eclatanti infrastutture viarie, la cosa che mi è rimasta più impressa e che mi ha fatto pensare: QUI CI TORNO!!! non sono le belle strade, ma le cose sono altre, le quali vado ad elencare:
    – strutture ricettive;
    – paesaggi ordinati e ben curati;
    – ospitalità;
    – prezzi.
    La nostra montagna ha forse questo standard? Abbiamo forse negli anni inseguito e raggiunto questo risultato? Non penso, basta ricordare quel sindaco che in piena estate minacciava di andare a pulire personalmente le scarpate della statale 63, in quanto l’erba oramai rendeva impercorribile la stessa. Altro grave problema i prezzi? Affitti cari e poche attrattive. Mi chiedo spesso cosa potremmo fare per risollevarci. Soluzioni ve ne sono molte, ma vanno supportate da investimenti pubblici e non solo privati, i primi a crederci devono essere gli amministratori. E qui la nota dolente che tocca Friggeri e Correggi! Ma vi chiedo: in un comprensorio come il nostro vi è bisogno di 8 comuni? 1 comunità montana? Non è forse tagliando spese non più sostenibili che si liberano risorse per investire sul territorio? Lascio a Voi la risposta, ma sicuramente non sono tra quelli che credono che la riscossa MONTANARA passi per metri cubi di cemento ed asfalto, la sistemazione dell’esistente è necessaria, ma pensiamoci bene prima di spendere 500 milioni di € (vedi piano della Provincia) per costruire un serpentone che tra pochi anni, se realizzato, attraverserà un territorio MORTO.
    Grazie come sempre.

    (Roberto Malvolti)