Il consigliere regionale del gruppo "Popolo della Libertà-FI" Fabio Filippi chiede un intervento da parte dei vertici regionali sulle denunce, formulate dalla Direzione investigativa antimafia (Dia), relativamente alle infiltrazioni mafiose nel territorio regionale.
"Chiedo maggiore collaborazione, da parte della regione Emilia-Romagna, con le forze dell’ordine per arginare il fenomeno. Pretendo che vengano programmate, in tempi rapidi, azioni a supporto dei soggetti e delle aziende colpite da questo tipo di attività illecite. Come spugne, 'Modena, Reggio Emilia e Parma – si legge nel dossier presentato alla Camera dal ministro dell’Interno Roberto Maroni – ma ormai anche Bologna, Rimini e Ferrara' stanno assorbendo 'proiezioni camorristiche' legate soprattutto al cartello di Casal di Principe. I casalesi 'sarebbero responsabili della pressione estorsiva, esercitata non soltanto nei confronti d’imprenditori edili provenienti dalla medesima area geografica, ma anche di soggetti locali'. Il rapporto della Dia parla anche di penetrazioni, in Emilia-Romagna, di altri gruppi criminali, come la ‘ndrangheta, la mafia cinese e quella albanese".
Scrive sempre Filippi: "Un consigliere d’opposizione del Comune di Castelnovo ne' Monti (Luigi Cagni, ndr) ha presentato un’interpellanza riaffermando le denunce formulate dal presidente provinciale della Cna Enrico Bini relativamente ad infiltrazioni mafiose nel nostro territorio. Bini ha parlato dell’appalto Agac alla ditta Ciampà di Crotone per la discarica di Poiatica di Carpineti, nell’Appennino reggiano".
“L’Emilia-Romagna – conclude Filippi – è da sempre terra di persone oneste e laboriose, persone che vanno protette e tutelate. E’ nostro dovere sradicare alla base qualunque tentativo, attuato da gruppi criminali, d’infiltrazione nel nostro territorio e nella nostra economia”.
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