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“Caste di ieri e caste di oggi”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Il Tg1 ha appena passato le immagini dell’approvazione del decreto sulla scuola. In questo momento il mio pensiero va ai mesi scorsi, quando il governo era un altro.

A quei tempi la gente non arrivava alla fine del mese e la colpa era del ministro dell’economia. Ora la gente non arriva quasi alla terza, ma la colpa è tutta della crisi internazionale. Poco importa se nell’ultima, leggendaria, finanziaria non si sia assolutamente pensato ad una crisi che stava già dando segnali da tempo.

L’anno scorso avevamo la Casta, “i politici sono dei ladri”, “destra e sinistra e sinistra sono uguali”. Il presidente del Consiglio, con poco stile, venne definito paragonato ad un malato Alzheimer; tutti parlavano della casta, tutti i giornali, tutti i telegiornali. Ora? Qualche articolo qua e là, ma ben poco.

Poi avevamo il problema del precariato. Il governo provò ad introdurre alcune misure per limitare questo fenomeno, migliorabili sicuramente, ma venne comunque definito governo di destra dai giornali di partito della sinistra radicale. Mentre adesso, all’attuale maggioranza dei precari interessa eccome, purché diventino ancora più precari.

E il Family day? Aiutiamo le famiglie, no ai “Dico”; l’ala più conservatrice del governo in piazza a manifestare. Dopo oggi, con i tagli alla scuola, vedremo se sarà così facile mettere su una famiglia, soprattutto nelle nostre zone.

Non era sicuramente una grande maggioranza quella, ministri che litigavano pubblicamente, parlamentari che in certi casi si mettevano contro la loro maggioranza e via dicendo, chi più ne ha più ne metta.

Adesso abbiamo un governo unito che, a colpi di decreto, procede con provvedimenti come il “Lodo Alfano”, che smantella la scuola pubblica; che crede che la Costituzione sia un vecchio foglio di carta straccia; che è al limite del razzismo; con ministri che mostrano il dito medio mentre suona l’inno; con un altro ministro che mette sullo stesso piano repubblichini e partigiani. E questi sono solo alcuni esempi.

Detto questo aggiungo che, se ripenso al vecchio, traballante governo, afflitto dai mille problemi interni, provo molta nostalgia e molta rabbia. Sensazioni, queste, che spero siano condivise da quei parlamentari e ministri che preferivano andare in televisione per criticare l’operato del proprio schieramento o del ministro di turno, piuttosto che svolgere il loro compito con intelligenza e responsabilità. Speranza vana, secondo me, ma mi illudo.

Forse, e so di dire qualcosa che in tanti potranno criticare, la condivideranno coloro che in quei tempi non perdevano l’occasione per scagliarsi contro tutta la casta, senza fare la minima distinzione o riflessione.

(Simone Ruffini)

7 COMMENTS

  1. Caro Simone…
    Condivido la tua riflessione e la tua amarezza. Con tutte le pecche e qualche clamoroso errore (indulto) il passato governo perlomeno un minimo di etica e di amor proprio lo ha dimostrato… Personalmente sono contento sia sparita l’ala estremista della sinistra, creava solo ultriori divisioni; penso che la sinistra odierna debba ancora fare tanto e in primo luogo imparare a comunicare e in secondo, dopo un’attenta riflessione e mea culpa, scaricare le vecchie mummie (D’Alema-Fassino). Riguardo al governo di Silvio… mi viene in mente una sola parola per descriverlo: pseudodittatura…
    Buonanotte.

    (Commento firmato)

  2. Punto di non ritorno
    Capisco bene questo articolo, anche se la mia idea di cambiare questo paese è un po’ più infervorata. L’Italia con queste persone al governo non ha nessuna speranza, non l’aveva nemmeno col governo precedente; a furia di scegliere per anni il meno peggio a turno ci ritroviamo in uno Stato che per un pelo non è ancora fallito, con persone che come Fassino e sua moglie sono lì da 70 anni in due. Abbiamo il Parlamento pieno di condannati, abbiamo i gestori dei nostri soldi e delle nostre banche che sono ladri pluricondannati, andatevi a vedere i precedenti della famiglia Marcegaglia e di tutti i dirigenti bancari, tutti condannati per tangenti e truffe!!! Hanno in mano tutti i mezzi d’informazione, siamo la vergogna dell’Europa e quando il governo precedente poteva migliorare la situazione dell’informazione hanno detto che non era una priorità; così già adesso paghiamo 350.000 euro al giorno per rete 4, io per Emilio Fede questi soldi non li voglio pagare. Nessuno parla più dei 100 miliardi di euro evasi dalle lotterie italiane in 15 anni e noi li a giocare al Superenalotto!! Abbiamo un senatore a vita come Kossiga che dice apertamente che per sedare le proteste studentesche bisogna infiltrare nelle manifestazioni gruppi che provochino disordini per poi pestare a sangue studenti, insegnanti e docenti. Se qualcuno ha ancora dei dubbi riguardo al G8 di Genova… Ci hanno privatizzato tutto, dalle autostrade pagate con i soldi dei nostri genitori e dei nostri nonni all’acqua, i soldi per salvare le banche li trovano, per migliorare la scuola no. Largiscono milioni di euro per i comuni falliti, comuni in mano alla mafia, tagliando i fondi per la ricerca. La cordata di Alitalia sta tagliando la corda… Il presidente Napolitano cinque giorni fa si è svegliato e ha detto che bisogna controllare le speculazioni delle banche, CHE TEMPISMO!!! Questa gente si deve togliere dalle sedie del potere, a suon di ceffoni!! La nostra unica possibilità è cercare di migliorare le cose partendo dal piccolo, dai nostri comuni, cercando di essere il più indipendenti possibile dallo Stato.

    (Mattia Rontevroli)

    P.S. – TRA UN PO’ NON CI DOVREMO PIU’ PREOCCUPARE DEL GOVERNO E DELL’ALITALIA PERCHE’ GLI ULTIMI VOLI AliTAGLIA SARANNO PER LE BARBADOS, STIPATI DI POLITICI CON IN BORSA I POCHI SOLDI CHE CI RIMANGONO.

  3. Ancora una cosa, triste
    Qualche anno fa mio nonno, ex partigiano, mi disse: “Se penso che la fame che ho patito, le persone che ho ucciso, gli amici e i famigliari che ho perso sono servite per ritrovarci nel Parlamento persone del genere mi viene male. Io avevo 14 anni e non capii. Ora lo capisco.

    (Mattia Rontevroli)

  4. Bravi, bravissimi… di qualità!
    Complimenti a Simone per aver “centrato in pieno” la situazione e a Mattia per aver dipinto a colori forti la nostra realtà! Io tendo ad essere moderata e a vedere il bicchiere mezzo pieno, ma ormai basta!! Concordo con entrambi e sono felice che ci siano giovani menti attive e brillanti come le vostre… anche se non avete avuto il maestro unico!!

    (Giorgia Cavandoli)

  5. Ripartiamo da qui
    Grazie Simone e grazie Mattia per averci dato tanti spunti su cui riflettere. Aggiungerei che secondo il mio punto di vista c’è solo un modo per cambiare le cose: la partecipazione attiva alla vita politica del nostro Paese. Solo “facendo politica” possiamo cambiare le cose e migliorarle, incominciando dai partiti attuali. Sono convinta che atteggiamenti di chiusura/disinteresse siano antiproducenti e addirittura dannosi… perché, se non partecipi, stai pur tranquillo che c’è chi deciderà per te! Del resto, la partecipazione attiva di ogni singolo cittadino è la più potente arma di resistenza. Ripartiamo da quello che ci hanno insegnato i nostri nonni.

    (Lucia Attolini)

  6. Brava Lucia
    Molto interessante l’argomento e dal mio punto di vista da condividere in pieno, perchè sia il tema sia i commenti sono di giovani. Ma quello che ritengo un tema attuale è ciò che ha scritto Lucia, ovvero la partecipazione attiva di giovani e non alla vita politica e sociale a partire dalla nostra realtà e sempre di più a salire. Si sentono spesso critiche su quello che si deve fare, su quello che si è fatto, perchè non va mai bene niente, ecc. Ma nessuno partecipa, propone, entra nel merito degli argomenti e, scusatemi se sono monotono, dà una mano anche nel volontariato: in un momento di così grave crisi i volontari danno una grande risposta a chi è in difficoltà. Comunque bravi tutti e datevi da fare.

    (Savio Bertoncini)

  7. Serve informazione
    Ciao Simone. Come sai mi piace guardare il presente e il futuro. Consapevole della situazione che descrivi vorrei dire che il popolo, i cittadini han bisogno di informazione. Se il popolo di sinistra è consapevole delle riforme che si stanno attuando, i cittadini incerti si chiedono cosa sta succedendo, chi sostiene il governo dice “meglio noi di loro”. Allora bisogna informare queste ultime due categorie di come stanno i fatti.
    Ho sentito dire “gli studenti manifestano perchè non vogliono il voto in condotta e non vogliono il grembiule”. Stiamo scherzando? Chi ha fatto arrivare questa informazione? Ci vuole impegno ma bisogna parlare alla gente, senza polemica e far capire cosa non va e cosa va. I metodi per arrivare nelle case oramai sono tanti. La tv purtroppo non è più utilizzabile, forse anche le parole non saranno più utilizzabili.
    Sono triste per questo periodo che affrontiamo. La persona viene derisa, insultata. Il ministero della pubblica istruzione è diventato il ministero della distruzione. Brunetta è solamente il responsabile del marketing del governo, perchè di marketing si tratta. Gli studenti vengono aggrediti, picchiati da un gruppo organizzato e la colpa non viene data a blocco studentesco. Arrivano addirittura le minacce ai giornalisti perchè hanno pubblicato immagini che non dovevano pubblicare. Il clima antisemita aumenta nel creare le classi per immigrati. Tutte queste cose, che sono solo una nocciolina rispetto a quel che ci sarebbe da dire, le persone le sanno? Lo sanno della situazione Alitalia? Sanno dei tagli alle forze dell’ordine? Sanno dei rifiuti che ancora girano per Napoli? Sanno che il premier è indagato per corruzione? Sanno che fossero loro a commettere atti di corruzione andrebbero in carcere? Sanno? Sanno?
    La maggior parte non conosce nulla, basta vedere il presidente del Consiglio che raccoglie mozziconi di sigaretta a Napoli, e allora Napoli è pulita.
    Bisogna informare la gente. E bisogna farlo tutti insieme. Tutti coloro che non credono in questo governo. Pd, Idv, Rc, Ci, Verdi. Tutti insieme.

    (Alessandro Torri Giorgi)