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Bizzarri e Campi: “Vogliamo trasformare la Pietra di Bismantova in Disneyland?”

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"Venuti a conoscenza della relazione tecnica-descrittiva del progetto “Evoluzione del paesaggio agro-forestale nel Parco nazionale dell’Appennino tosco–emiliano, tutela, gestione e valorizzazione”, siamo ad esternare con il presente documento la nostra forte preoccupazione per una serie di interventi previsti che coinvolgono la Pietra di Bismantova".

Un documento di Luigi Bizzarri e Lorena Campi, consiglieri castelnovesi del gruppo di "Rifondazione comunista-Castelnovo trasparente" è parecchio critico.

Gli interventi previsti che preoccupano i due esponenti politici sono, in particolare, il diradamento e il decespugliamento di specie arboree ed arbustive anche per creare viste panoramiche, l’avviamento ad alto fusto di porzioni di bosco, la posa di "compattato” sul sentiero che dall’arrivo al pianoro sommitale conduce alla parte alta della rupe.

"Chiediamo - dicono - che il Consiglio comunale e la cittadinanza vengano posti a conoscenza di tale progetto con la massima urgenza, prima dell’inizio dei lavori, in calendario per l’autunno, perchè si apra una discussione sugli interventi previsti così come è necessario che si esprimano anche le associazioni ambientaliste e gli esperti di queste tematiche".

I consiglieri sostengono che "si parla di percorso condiviso un po’ avventatamente, dato che, ad esempio, il Consiglio stesso mai è stato investito della questione. Un progetto che si aggiunge a quello presentato negli anni scorsi e che prevede una massiccia chiodatura delle pareti della rupe a scopo di realizzare ulteriori palestre di arrampicata".

"Ci chiediamo se l’obiettivo sia quello di creare una sorta di “Disneyland” montana (a quando i percorsi attrezzati sugli alberi, le piazzole con tavoli per pic-nic, l’illuminazione notturna del Sasso?) per poi semmai concludere la parabola come la famosa spiaggia dell’isola di Budelli nell’arcipelago della Maddalena, ora inaccessibile e visibile solo a distanza dopo che uno scellerato turismo mordi e fuggi (che nulla lascia se non danni) ha asportato pugno dopo pugno l’intera coltre di sabbia rosa che la ricopriva (peraltro per tornare a Bismantova già sono visibili interventi fai-da-te nella sassaia di Fontanacornia e strani altari di pietra sulla sommità)".

Conclusione: "La Pietra è una montagna con i suoi equilibri naturali, le sue peculiari caratteristiche così come configurate anche nel corso degli ultimi decenni, caratterizzati dal progressivo abbandono delle attività agricole e non un parco urbano che artificialmente si può manomettere per adattarlo alle più svariate esigenze".

(Luigi Bizzarri e Lorena Campi, gruppo consiliare "Rifondazione Comunista-Castelnovo trasparente")

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Pezzi correlati:
-Castelnovo / "Presto i progetti di ristrutturazione di Palazzo Ducale e di diradamento della vegetazione delle pareti della Pietra di Bismantova" (30 ottobre 2008)

6 COMMENTS

  1. Nessuna intenzione di fare della rupe una “Disneyland” appenninica
    Il progetto di intervento sulla Pietra di Bismantova prevede un diradamento, attento e scrupoloso, della cortina arborea nei punti dove ormai è palesemente necessario, altrimenti si rischia di perdere l’identità della Pietra come montagna e vederla gradualmente trasformata in un semplice bosco. Nessuna intenzione però di fare della rupe una “Disneyland” appenninica: non sarà utilizzato alcun compattato sui sentieri, nè apportato nessun elemento esterno a quelli naturalmente presenti sulla Pietra. Ad ogni modo il progetto, prima dell’inizio, sarà illustrato sia ai capigruppo che pubblicamente in Provincia. Ricordo poi ai consiglieri Bizzarri e Campi che pochi mesi fa si tenne al foyer del teatro Bismantova un’assemblea pubblica sulla Pietra, organizzata dal Parco nazionale, in cui si parlò del progetto e di questo tipo di intervento, con la necessità di un diradamento del bosco che venne sostenuta anche da numerosi cittadini intervenuti.

    (Nuccia Mola, assessore all’ambiente del Comune di Castelnovo ne’ Monti)

  2. Bèla la mi Preda…
    A Gardaland (fino a Disneyland non ci sono arrivato) il verde è curato e rispettato forse maggiormente della Pietra attuale. A Cerwood, per restare a casa nostra, l’integrazione tra strutture e ambiente è encomiabile. Molte attività sportive e ricreative di basso impatto ambientale a partire dal campeggio potrebbero trovare nel bismantovino una collocazione paesaggistica senza pari. Certo che, se da una parte si vuole civilizzare la Pietra con il compattato e dall’altra si vogliono mantenere gli equilibri naturali, trovare una soluzione non è semplice.

    (mc)

  3. Anche voi potate nel vostro giardino…
    Come sempre troviamo la maniera di osteggiare qualsiasi progetto senza peraltro formulare proposte decenti e accettabili che lo sostituiscano. Non sono mai d’accordo. No a priori. Ma comunque una bella ripulita della nostra Pietra è oltremodo necessaria, ormai i suoi tratti caratteristici sono nascosti da cespugli ed arbusti, che anche voi potate e ripulite a casa vostra nel vostro giardino… Non esageriamo!!!

    (f.b.)

  4. Serve una commissione di esperti
    Volevo intervenire sul tema che riguarda il progetto che coinvolgerebbe la Pietra di Bismantova. Premetto che non conosco l’elaborato e pertanto le mie considerazioni sono di ordine generale. Il bosco cresce e occupa spazi se non interviene un fatto esterno (pascolo, taglio, malattie, ecc.), fa parte del percorso della natura, e cosi succederà per Bismantova. Pertanto il tema a mio avviso deve assere: si taglia e si scopre il sasso o si lascia spazio alla natura che coprirà col tempo le pareti di roccia. Io personalmente penso che si debba ridurre la pressione della vegetazione, tema non facile o semplice vista la particolare natura dell’area. A tal proposito proporrei di creare una commissione tecnica composta da esperti, che possano valutare attentamente i risvolti ecologici, paesaggistici, forestali e geologici che eventuali lavori andrebbero a causare.

    (Aronne Ruffini)

  5. Buon senso
    Ringrazio il dott. Ruffini per il suo commento. Credo infatti che colga il punto proprio perchè la Pietra non è il giardino di casa e neanche monte Bagnolo. Ora, che sia necessaria una manutenzione del verde ed anche al più presto (chi è stato sulla Pietra in questi giorni si può rendere conto degli effetti del forte vento, che si assommano ad anni di incuria) nessuno lo discute. Ma io penso che questa non debba stravolgere il contesto così come si è configurato nel corso del tempo creando situazioni artificiali come per esempio alto fusto o sentieri ricoperti di compattato (l’assessore legga con più attenzione le relazioni). Concordo con mc su tutto quello che propone ma ritengo che, come me, anche lui pensi che non sia la sommità nè i siti adiacenti ai piedi della rupe il luogo ideale per realizzarlo.

    (Luigi Bizzarri)

  6. Tante teste e il lavoro intanto aspetta…
    Aronne, premetto che in linea di massima sono convinto che tu abbia ragione, ma se tutte le volte che devo potare il giardino devo chiamare mio padre, il vicino, lo zio, l’amico e, perchè no, anche il passante (così formo la commissione di esperti come vuoi tu nel mio piccolo e come in tutte le commissioni un passante che non si sa perchè ci sia capitato dentro c’è sempre… ), secondo te, burocrate che non sei altro (eh eh eh), quando le metto d’accordo tutte ‘ste teste: prima o dopo che mi sia passata la voglia di fare l’intervento?

    (Fabrizio Bedini)