Verrà inaugurato il prossimo 23 novembre a Beleo di Casina un “percorso della memoria” dedicato dall’A.N.A di Reggio Emilia a tutti gli alpini della provincia che non sono tornati: i loro nomi, oltre 400, saranno infatti incisi in 10 stele posizionate fra gli alberi nel bosco adiacente l’oratorio romanico della frazione casinese, da tempo dedicato appunto ai caduti alpini delle due Guerre Mondiali.
Commenta il presidente della sezione di Reggio Emilia, Ivo Castellani: “Questa inaugurazione rappresenta per noi la realizzazione di un sogno. Da oggi la dedica dell’oratorio agli alpini reggiani che non sono tornati diviene ancor più concreta: passo dopo passo, i loro nomi potranno essere letti e fatti rivivere nel profondo dei nostri cuori. Ma attraverso quest'opera si vogliono in senso più ampio ricordare i caduti di tutte le guerre, di ogni ordine, grado e appartenenza”.
La ricerca dei nomi degli alpini ha toccato oltre 40 comuni della provincia, che hanno accolto l’invito di quello di Casina - insieme all’A.N.A promotore dell’evento, in particolare nella persona dell’assessore e alpino Albert Ferrari - e si sono fatti sostenitori dell’importante iniziativa, che vede inoltre il patrocinio della Provincia di Reggio Emilia, della Fondazione Manodori e della Comunità Montana.
Il suggestivo percorso fra gli alberi è stato progettato dall’architetto Paolo Soragni, originario di Beleo, che spiega: “L’opera si comporrà di dieci stele in pietra e acciaio, e cerca di coniugare diversi aspetti: da una parte la componente storica, legata sia all’oratorio come opera architettonica che alle vicende del nostro passato che hanno visto protagonisti gli alpini. Dall’altro lato, quella emotiva, data dal profondo legame che gli alpini e gli abitanti di Beleo da sempre hanno con questo luogo, oggetto per anni di interventi di volontariato. Queste componenti si rafforzano e trovano nuova vitalità in quest’opera: nel dare valore alla storia e al sentimento che lega gli alpini all’oratorio, si vuole leggere il passato e lasciare un messaggio, soprattutto ai giovani”.
Nel 1944, infatti, l’oratorio di Beleo fu seriamente danneggiato da un’incursione aerea: già a partire dal 1970 la sezione reggiana dell’Associazione Nazionale Alpini ha iniziato ad occuparsi del restauro e della manutenzione di questa struttura, con la preziosa collaborazione di tanti abitanti della frazione che nel corso degli anni vi si sono dedicati con passione e dedizione.
Dal 1995, in particolare, si è formato un gruppo di volontariato presieduto dal parroco don Pietro Gallerini, coordinato dallo stesso architetto Soragni e dal geometra Fabrizio Paladini e composto appunto da alcuni alpini ed abitanti di Beleo; un gruppo di attivi volontari che ha provveduto alla completa sistemazione dell’oratorio e dell’area cortiliva circostante.
Commenta il sindaco di Casina Carlo Fornili: “La nostra storia è fatta di un passato, di un presente e di un futuro: credo che il fare memoria sia fondamentale per guardare avanti con consapevolezza, e costruire su basi solide la nostra contemporaneità e il nostro futuro. L’oratorio di Beleo è davvero un luogo incantevole, avvolto in una quiete che colpisce chiunque passi: è un luogo di pace e silenzio, che oggi diviene ancora di più occasione di riflettere sulla nostra storia e di rendere onore agli alpini, che insieme agli abitanti di Beleo per anni ne hanno avuto cura. Ringrazio davvero l’A.N.A di Reggio Emilia e tutti i Sindaci degli altri comuni della provincia che hanno accolto il nostro invito e sostenuto questa importante iniziativa”.
La giornata di domenica 23 novembre vedrà quindi, alle ore 10, l’inaugurazione ufficiale dell’opera alla presenza del presidente nazionale dall’A.N.A Corrado Perone.
A seguire, la Santa Messa a ricordo di tutti i caduti alpini, e un pranzo presso il Ristorante “Il Fantasma” del castello di Leguigno (Casina).