CGIL, CISL e UIL ribadiscono e precisano le critiche sulla viabilità montana come prevista dal PTCP

I sindacati CGIL, CISL e UIL della zona montana, affiancati dalle segreterie provinciali, hanno incontrato nei giorni scorsi gli assessori provinciali Spaggiari e Gobbi per discutere dei progetti di viabilità nella zona montana, anche in relazione alla imminente approvazione del PTCP provinciale.
A seguito di tale incontro i sindacati hanno inviato al Presidente della Provincia, al Presidente della Comunità Montana e ai sindaci del territorio la nota che si trascrive di seguito.

“Cgil – Cisl – Uil Zona Montana, a seguito di quanto emerso durante l’incontro svoltosi il 15 Ottobre 2008 con gli Assessori provinciali Spaggiari e Gobbi, pur riconoscendo l’impegno sino ad ora profuso dalla Amministrazione Provinciale di Reggio Emilia nell’affrontare i problemi connessi alla viabilità della montagna, specialmente sui fronti della SS63 e della Fondovalle Enza, sono con la presente a richiedere , come già fatto nelle osservazioni al PSC presentato in forma associata dei Comuni dell’Unione del Crinale e dai Comuni di Baiso, Casina, Canossa, Villa Minozzo, Vetto, che venga prevista all’interno della programmazione del PTCP Provinciale in via di approvazione, la possibilità concreta di proseguire gli studi di fattibilità (concetto di area gialla) sulla c.d. “Fondovalle Secchia”.

Siamo anche stati informati circa la volontà della Provincia di sottoscrivere un accordo di programma con la Comunità Montana per la progettazione della variante SS 63 nel tratto Castelnovo ne’ Monti-Cervarezza per cui esiste già una ipotesi di massima che riteniamo tuttavia debba essere discussa con attenzione e chiarezza.

Riteniamo infatti non corretto che su tale area allo stato attuale non si preveda nessun tipo di intervento, né in termini di adeguamento dell’esistente, nè per quanto riguarda il prolungamento della pista Gatta –Pianello fino a Giarola, come da noi chiesto a più riprese.

Addirittura, il futuro PTCP non registra nemmeno la previsione di una futura fattibilità di questi interventi, ovviamente a condizione che siano verificate e rispettate tutte le condizioni normative ed economiche connesse con la effettiva realizzazione dei progetti che verranno elaborati.

Tale asse viario rappresenta una direttrice di non minore importanza rispetto al sistema viario dell’asse nord-sud, costituito dalla SS 63 e dalla Fondovalle Enza, ed il suo miglioramento porterebbe ad un sensibile miglioramento delle opportunità di vita e di lavoro della popolazione e delle attività economiche che risiedono in quella parte dell’area montana.

Per quanto sopra esposto, chiediamo ai Sindaci dei Comuni interessati ed al Presidente della Comunità Montana di sottoscrivere la presente al fine di sostenere la sopra illustrata richiesta di inserimento nel PTCP avanzata da Cgil – Cisl – Uil della zona Montana."

Tradotto in parole semplici i sindacati chiedono che:
a) si tenga aperta la possibilità di discutere e di studiare una soluzione per il prolungamento della Gatta-Pianello almeno fino a Giarola;
b)si possa discutere della ipotesi progettuale proposta per l'ammodernamento della SS 63 nel tratto Castelnovo ne' Monti-Cervarezza dove si propongono correzioni all'esistente, ma sempre con riferimento al bivio per Ramiseto sulla Sparavalle, a 1000 metri, per poi ridiscendere ai 770 metri di Acquabona. Parrebbe più logico un percorso in sede nuova che evitasse tale dislivello;
c) poichè i tempi per discutere democraticamente di tali questioni non possono essere brevi e l'approvazione del PTCP è imminente, i sindacati chiedono che sulla parte alta della Val Secchia si preveda una "area gialla" di studio che non chiuda le porte alla discussione.