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A naso in su a guardare le stelle

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Stare a guardare le stelle. In un posto attrezzato che finalmente può consentire eccezionali osservazioni. Sul nostro Appennino. Comodi comodi. E’ ciò che si potrà fare d’ora in avanti, dopo l’inaugurazione formale della nuova postazione osservativa sita sulla Sparavalle, in località Costa Volpara, a un tiro di schioppo dalle fonti di S. Lucia e poco più distante da Cervarezza, sede di quell’associazione, il Gadar, Gruppo astrofili dell’Appennino reggiano, che tale struttura ha voluto e tenacemente portato avanti nelle varie fasi costruttive, durate anni.

Pietro Campani, il presidente, è l’anima del progetto. E’ visibilmente soddisfatto delle giornate inaugurali, organizzate operativamente da Rodolfo Calanca, esperto dell’European Astrosky Network, che ha invitato e convocato nella località termale decine di appassionati che hanno portato ciascuno il proprio fattivo contributo alla migliore riuscita delle diverse iniziative previste.

Sono state giornate fitte, difatti, quelle di venerdì, sabato e domenica, con relazioni e attività sul campo, che hanno anche richiamato frotte di semplici cittadini e curiosi, che si sono dati appuntamento notturno sui rilievi che sovrastano la statale 63 all’incirca all’altezza del bivio per Ramiseto.

Il sindaco del Comune di Busana (encomiabile lo sforzo profuso dall'ente pubblico), Alessandro Govi, nella serata di venerdì al centro “T.R Correggi” di Cervarezza (trasmessa in diretta web), nel suo saluto, non ha mancato di ringraziare tutti gli attori che hanno contribuito alla realizzazione di un’opera che “è anche un fiore all’occhiello per il nostro territorio”. Un gruppo di Cuneo, ammirato, ha già infatti chiesto notizie nell’intenzione di varare una cosa simile dalle sue parti.

Più tardi, a Costa Volpara, prima c’è stata la benedizione da parte del parroco don Pierluigi Ghirelli; quindi è toccato a Campani l’operazione materiale di taglio del nastro. Il meteo ha favorito tutti gli eventi in programma, ma l’orario tardo ha consigliato la predisposizione di qualcosa che “scaldasse”: ecco quindi vin brulè accompagnato da assaggi vari. Quindi, tutti coloro che lo desiderassero, facendo la debita coda, hanno dato un’occhiata alla volta celeste attraverso il grande occhio da 61 cm allocato nella cupola dell’osservatorio. Fuori, altri telescopi portati da appassionati, erano a disposizione dei presenti.

Ora dovrà cominciare l’attività regolare, che, stando a quanto afferma Campani, dovrà essere in questo periodo pianificata anche secondo le disponibilità dei volontari (Stefano Campani e Gabriele Fontana). Si approfitta per lanciare un appello: chi è interessato a collaborare nella gestione si faccia avanti! Intanto, già giovedì prossimo sono attesi una cinquantina di studenti degli ultimi anni delle superiori provenienti da Guastalla…

Si comincia.

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Pezzi correlati:
- Sparavalle / L’Appennino reggiano è più vicino al cielo! (27 agosto 2008);
- Prima luce al telescopio della Sparavalle (11 settembre 2008);
- Astrofili di fama a Cervarezza il 10, 11 e 12 ottobre per l'inaugurazione dell'osservatorio pubblico di Costa Volpara (2 ottobre 2008)