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Arriva l’ufficio di presidenza del Parco nazionale

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L’ufficio di presidenza del Parco nazionale è composto dal presidente della Comunità del Parco (Stefano Baccelli, presidente della Provincia di Lucca), dalla vicepresidente (Sonia Masini, presidente della Provincia di Reggio Emilia) e dai presidenti delle quattro comunità montane (Appennino reggiano, Parma est, Lunigiana e Garfagnana) nonché da due sindaci espressione di orientamenti politici di minoranza, quali Dorino Tamagnini, Villa Collemandina (area UDC), e Fabio Reali, Giuncugnano (AN).

L’ufficio di presidenza sintetizza in un organo ristretto la complessità territoriale del Parco, articolato in due regioni e quattro province. Le comunità montane, come ente intermedio tra province e comuni, fortemente concentrate sullo sviluppo montano, sono state ritenute i soggetti più idonei a un efficace coordinamento tra le politiche del Parco e le politiche territoriali. Non è un caso che nella stessa giornata di ieri è stato definito anche l’avvio di consultazioni territoriali sul piano di sviluppo economico e sociale.

“Questo organismo – dice il presidente Fausto Giovanelli - voluto dalla Comunità del Parco, dà un assetto 'federale' alla governance dell’ente, che ha effettivamente bisogno di un tavolo attorno a cui riunire le diverse identità della montagna di Parma e della Garfagnana, della Lunigiana come dell’Appennino reggiano. Sarà di grande aiuto a promuovere una visione dello sviluppo capace di vedere nel crinale e nelle storiche ripartizioni amministrative delle opportunità piuttosto che un limite”.

Organo consultivo e propositivo dell’Ente, svolge i seguenti compiti: delibera il Piano pluriennale economico e sociale vigilando sulla sua attuazione; esprime parere obbligatorio su bilancio, conto consuntivo e sul regolamento dell’Ente Parco; infine adotta un proprio regolamento di organizzazione.

Nilde Montemerli, presidente della Comunità montana dell’Appennino reggiano, dice: “Esprimo grande soddisfazione per essere finalmente arrivati all’istituzione dell’ufficio di presidenza. Dovremo iniziare subito a lavorare insieme poiché già dagli incontri informali tra Comunità montane si percepisce l’utilità positiva di questo organismo operativo, che sarà davvero uno dei punti di forza dei progetti che riguardano le nostre aree”.