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Cerva cacciata di frodo e finita in tavola con la polenta

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Apprendiamo oggi delle gesta di un prode cacciatore – di frodo: cioè bracconiere – che si è vantato di aver ucciso, nel villaminozzese, una cerva adulta. Il fatto è accaduto nei giorni scorsi. Qualcuno che gli ha chiesto notizie del perché abbia accoppato l’animale l’ha sentito esclamare: “ …mah, ce ne sono tanti… “. Per la cronaca, la sorte della povera bestia, fatta fuori con un colpo secco alla nuca, è stata quella di finire in tavola accompagnata alla polenta.

10 COMMENTS

  1. Atc Montagna si costituisca parte civile!
    C’è anche chi, i cervi, li vorrebbe cacciare regolarmente; e fa corsi per cacciare gli ungulati più altro corso e relativi esami, per il cervo. Ovviamente li si potrà cacciare SOLO se la loro densità supererà (se ben ricordo) i 2-3 animali/100 ettari. Lo sforamento di tale limite sarebbe nocivo non solo per l’agricoltura ma anche per la stessa popolazione di cervi. Il dato proviene NON dai cacciatori ma dall’Istituto nazionale della fauna selvatica. Se questo ungulato viene bracconato, a fatica arriverà e superare la densità prevista, causando così un danno a tutti coloro che vorrebbero cacciare il cervo, nel rispetto della normativa vigente.
    Ritengo pertanto che Atc Montagna dovrebbe da subito consultare un legale per verificare se ricorrano i presupposti per la costituzione di parte civile nel processo che, riguardo a questa vicenda, credo presto si andrà a celebrare.

    (Umberto Gianferrari)

  2. Che schifo!!!!!!!!
    Trovo già indecente e patetico vedere ogni anno uomini adulti bardati di tutto punto come se dovessero andare in guerra con il fucile in mano a dar la caccia a povere bestiole armate solo della loro libertà; e trovo ancora più indecente leggere che, con il classico atteggiamento infantile, si compiono azioni non consentite vantandosene chiaramente al bar perchè “l’hommo è hommo!!!!”. Beh, so bene che non troverò tanti consensi e mi dispiace tanto per coloro che “amano” la caccia e ai quali preciso che LA CACCIA NON E’ UNO SPORT (correre è sport, andare in bicicletta è sport, nuotare è sport, ballare è sport… credo che il concetto di sport non sia molto difficile da capire).
    Se si ha voglia di sparare si può andare al poligono di tiro; se si ha voglia di polenta con il cinghiale ci sono parecchi ristoranti in zona che la servono; se hanno voglia di fagiano lo vendono al supermercato…
    Ricordo a tutti i cacciatori che viviamo nell’anno 2008 e che attualmente non è più necessario procacciare cibo… Quello che fanno ora è solo soddisfare la voglia di uccidere un essere vivente! Rammento a tutti che i gatti non sono lepri e i cani non sono cinghiali, quindi non sparategli!!!!! Facendolo potreste incorrere, oltre che in una sanzione, persino nel carcere… Okkio!!!!
    Mi auguro che il GRANDE cacciatore di frodo venga identificato e punito come merita.
    Buona vita a tutti, soprattutto alle vittime di questa caccia inutile.

    (Commento firmato)


  3. Premesso che anch’io sono assolutamente contraria alla caccia, volevo chiedere a chi ha scritto il “Commento firmato”: da dove crede che venga il cinghiale che molti ristoranti della zona servono con la polenta??? E i fagiani del supermercato???

    (Sara)

  4. La caccia non è sport
    Condivido appieno il commento precedente. E aggiungo che laddove per divertirsi e fare sport è prevista l’uccisione di un essere vivente, difficilmente questa pratica può essere chiamata sport (non a caso la caccia non è contemplata tra gli sport olimpici). E’ questione di evoluzione… prima o poi questa brutalità sparirà.
    Intanto ci auguriamo spariscano i bracconieri come quello di cui sopra. Che schifo provare piace dal ficcare una pallottola in testa a un animale, per di più protetto.

    (IE)

  5. Per Sara
    Carissima Sara, trovo che il tono ironico da te usato sia un po’ fuori luogo in questo contesto (anche perchè la mia è una provocazione rivolta ai sigg.ri cacciatori e non a chi come te e me sono contro la caccia). E’ chiaro come tutta la cacciagione che si compra al supermercato sia per così dire “cacciata”, ma non ti sembra che ci sia un po’ di esagerazione nel commercio? I casi sono due: o si caccia o si compra. Se non si potesse comprare comprenderei parzialmente la caccia ma dato che non vi è la necessità mi sembra inutile prodigarsi nell’approvvigionamento di “cacciagione” da parte di privati. Già produciamo più di quel che consumiamo, dobbiamo anche consentire di ammazzare più del dovuto arricchendo le casse comunali/provinciali/statali (perchè anche di questo si tratta)? Francamente credo di no!

    (Commento firmato)


  6. Quello che intendevo dire (e mi sembrava chiaro) è che il “suggerimento” di andare a mangiare il cinghiale al ristorante o comprare il fagiano al supermercato invece che andare nel bosco a cacciarli direttamente mi sembra che in qualche modo si scontri con quella che vuole essere una provocazione contro i sigg.ri cacciatori, poichè anche i suddetti animali che trovi al ristorante o al supermercato sono stati evidentemente cacciati da qualcuno. Cosa vuol dire “se non si potesse comprare comprenderei parzialmente la caccia” se poi anche ciò che si compra è comunque bottino di caccia? Forse però mi sfugge qualcosa del tuo ragionamento…

    (Sara)

    P.S. – Prendere le cose con un po’ di ironia non fa mai male.

  7. La caccia è sempre esistita e sempre esisterà
    Voglio rispondere a tutti quelli che dicono che o si caccia o si compra al supermercato… Secondo me l’animale è più contento di vivere la sua vita, fino alla morte, in un ambiente aperto in mezzo alla natura e magari scampare al cacciatore e morire di morte naturale, che vivere chiuso in una gabbia o in un recinto per poi essere sicuramente macellato per finire come dice qualcuno nel negozio o sul banco della carne. Cosa credete, che sul banco della carne ci finiscano gli animali già morti e pelati o quelli morti di morte naturale? Provate un po’ a vivere in campagna e a pensare non da cittadino e magari a non arrivare alla fine del mese: caccereste anche voi. La caccia è sempre esistita da quando è arrivata la vita sulla terra; prima, quando non c’era ancora l’uomo, esistevano preda e cacciatore (es. i dinosauri), poi, quando è arrivato l’uomo, eravamo noi stessi a essere cacciati… Poi, col passare degli anni e l’ingegno, le posizioni si sono invertite. Solo che dal passato a ora le cose sono cambiate: prima la caccia veniva fatta su tutto quello che si vedeva muovere a 4 zampe, non c’erano regole, mentre ora almeno alcune regole ci sono e per la maggior parte delle volte vengono rispettate. E’ naturale che per una volta che la legge non viene ascoltata la notizia salta all’occhio. Io sinceramente non sono cacciatore e non sono neanche contro la caccia perchè come esiste la caccia tra gatto e topo esiste la caccia tra uomo e animale: è una SELEZIONE NATURALE. E se vai al ristorante a mangiare cinghiale e polenta o il capriolo o il fagiano, specialmente dalle nostre parti e negli agriturismi, è perchè il ristoratore si è fornito della carne da un cacciatore, non se l’è trovata così dal frigo. Poi voglio dire che le leggi sulla caccia a volte sono anche troppo preventive, non so se chi ha scritto i commenti abita su in montagna o in città, ma io ogni volta che esco con la macchina devo fare 4 occhi lungo la strada, per la presenza eccessiva di caprioli. Un mio amico ha avuto un danno di 1500 euro per un capriolo… Io stesso ne ho preso uno e fortunatamente ho avuto un danno piccolo anche se la rabbia era molta visto che la macchina era uscita da pochi mesi dal concessionario; addirittura un ragazzo è stato investito dal capriolo mentre era in bicicletta. Conseguenze: rottura del setto nasale e di alcune costole… Sinceramente io spero che questi animali vengano cacciati ancora di più, se devo rischiare di avere danni da loro. Stessa cosa per l’agricoltura: provate a sentire un agricoltore che vive della terra che ha se è contento di caprioli o cinghiali. Vicino a casa non si può piantare nessuna pianta di frutta, perchè i caprioli te le rovinano tutte… Poi, sì, un cervo è meno presente, è un animale stupendo, incontrandolo per la strada anche io mi sono fermato ad ammirarlo, però se succede che una volta ne viene ucciso uno… Non se ne deve fare una tragedia.

    (p.g.)


  8. E che dire allora di quella riserva privata (di un noto professionista reggiano) tra Vedriano, Trinità, Barazzone e Cerredolo de’ Coppi…. dove si dice che le prede più ambite siano giovanissimi caprioli le cui carni vengono poi “gustate” su molte tavole della zona?

    (Paolo Comastri)

  9. Allevamenti
    In realtà ci sono dei veri e propri allevamenti come succede per maiali e mucche e cavalli… in particolare i cinghiali si presentano particolarmente indicati in quanto simili ai maiali. Mai andati in Sardegna? Lì vivono all’aperto ma in recinti… ed è solo un piccolo esempio. La maggior parte degli allevamenti di cinghiali è in Toscana. L’affermazione di “COMPRENDEREI” si riferiva proprio a questo. Sarei un’iposcrita se dicessi di non comprendere il cacciatore in caso sopravvivenza (perchè mangio anch’io la carne) ma del cacciatore OGGI non ne abbiamo la necessità, dato che a sopperire alla richiesta di carne da selvaggina ci pensano già gli allevatori!

    (Commento firmato)

    P.S. – Carissimo p.g., hai fatto delle affermazioni piuttosto pesanti. Dalle tue righe emerge un tratto del carattere molto materiale e insensibile… Suppongo tu sia giovane… Ti auguro di imparare con il tempo ad apprezzare di più madre natura e la libertà e il rispetto di ogni essere. Se ciò non dovesse accadere ti consiglio di andare a vivere in città… lì di cervi non ce ne sono ma in compenso abbiamo altri tipi di animali… Alla fine siamo noi con le nostre auto, fabbriche, armi, etc. a non essere in armonia con ciò che ci circonda!

  10. La catena alimentare
    Rispondo a chi ha detto che ho un carattere materiale e insensibile. Sì, gli allevamenti esistono e in alcuni casi sono liberi all’aria aperta ma per la maggior parte sono chiusi in capannoni (galline, conigli, fagiani, ecc. ecc.); i cinghiali sono liberi perchè c’è la possibilità di lasciarli liberi… e dove la possibilità non c’è?? E specialmente dalle nostre parti chi va poi a uccidere i cinghiali? Il cacciatore. Poi io come animali macellati che si ritrovano nei banchi frigo intendo un qualsiasi animale, gallina, coniglio, ecc. ecc.; anche questi sono animali che vivrebbero volentieri liberi. Il cacciatore è sempre esistito e sempre esisterà; è la catena della vità che è così ,anche se non c’è n’è bisogno per te. Sono il primo a rispettare gli animali, ma se capita che ti viene addosso… Perchè la popolazione di questi animali è eccessiva, visto che nel campo vicino a casa mia ce ne sono sempre tutto il giorno una quindicina… (caprioli). Conseguenza: zecche da tutte le parti; queste ultime sono diventate un problema serio da noi in montagna, c’è gente che va all’ospedale per morsi da zecca e ha problemi seri. Poi fanno vedere alla televisione il povero piccolo di capriolo e dicono che devono essere abbattuti perchè in sovrannumero… Non fanno vedere i danni che creano. Come dicevi, non servono i cacciatori, non servono agli umani – sì, perche la carne si trova lo stesso – ma servono alla natura; non è un fatto di trovare la carne o no per noi umani, è un fatto di chiudere una catena alimentare tra preda e predatore. Come dici tu togliamo i cacciatori: tra due anni qualche specie sarà in sovrapopolazione e si immetteranno nell’ambiente altri tipi di cacciatori, lupi, ecc. Poi i lupi inizieranno ad andare nei pollai e nelle greggi di pecore dei poveri contadini della montagna e chi li elimina dopo? Allora sì che sentiremmo notizie di animali protetti (lupi) uccisi perchè arrecavano danno (alcuni contadini hanno già visto lupi dalle nostre parti e pecore sbranate). Quello che dico io è che in natura sono sempre esistiti cacciatori e prede, lasciamo le cose come sono; se rispetti la natura lascia integra la catena della vita come lo è stato fino ad ora. Io non mi sto lamentando che in natura ci sono troppi cervi o troppi caprioli, ma dico le cose come stanno, anzi, di cervi da noi non ce ne sono molti (sottolineo la distinzione tra cervi e caprioli). Però dico che se per una volta succede che viene ucciso per errore o no un animale con particolari regole di caccia, non succede niente; l’allarmismo viene fatto perchè è una notizia rara, che accade di rado appunto, perchè esistono regole nella caccia e nella maggior parte dei casi vengono rispettate. Per una volta fa notizia; non mi sembra che sul sito di Redacon la notizia di animali uccisi sia una notizia che si legge ogni settimana… Questa è la prima da quando vengo su questo sito o comunque una delle poche. Comunque sì, sono giovane, ho gli occhi aperti e senza niente davanti che me li appanni e mi piace dire la verità delle cose e quello che penso e non giudico le persone senza conoscerle; e tu dici che non rispetto la natura… Forse per il fatto che ci abito proprio in mezzo la rispetto più che qualcun altro.

    (p.g.)