Dopo aver sofferto per diversi giorni il maltempo chiusi in tenda sia al campo base che al campo 1, è venuto a mancare il tempo per concretizzare l'assalto alla vetta del Cho-Oyu. Fabrizio Silvetti ha passato due giorni in alta quota, ma stamane, quando avrebbe dovuto tentare la scalata, non era in condizioni per farlo ed ha dovuto rientrare al campo base.
A questo punto non ci sono più i giorni per ulteriori tentativi ed i nostri amici si avvieranno nelle prossime ore sulla strada del ritorno.
Comunque... "bravi, bravissimi, bravissimiiii..." (in coro). L'impresa era di quelle che "fan tremar le vene e i polsi", ma crediamo che sia tutta nelle gambe, nei polmoni e nella determinazione dei nostri alpinisti; è mancata solo un po' di fortuna con il meteo.
Sul sito www.chooyu2008.com le ultime impressioni dei nostri.
A presto
Un arrivederci a presto a Castelnovo ne’ Monti per sentire dalla loro viva voce il racconto della loro bella e difficile impresa. Sono contento perchè stanno tutti bene.
(Paolo)
Poco da fare
Contro il meteo e il tempo c’è poco da fare. Siete grandi, i miei più sinceri complimenti.
(Cesare Romei)
Solo la vittoria insegna?
Nel mondo in cui viviamo pare ci sia posto solo per i primi; del 4° classificato nessuno parla mai… Ma anche una NON vittoria non è necessariamente una sconfitta se hai combattuto bene!
Da questi ragazzi vorrei imparare a fare alcune rinunce, non con una smorfia ma col sorriso sulle labbra…
Se riescono a farlo loro a 7600 metri… perchè non dovrei riuscire io, a metri 750? Alle “vette” più alte della vita alcuni uomini temerari lanciano il guanto di sfida… mentre altri danno solo un appuntamento a data da destinarsi.
BRAVI!
(Umberto Gianferrari)