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Brasile / La banalità del tempo che passa

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Ecco, integrale, l'ultima lettera di don Marco Ferrari dalla missione brasiliana in cui sta operando. Approfittiamo sempre: ciao, don!

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Oi amigos, eccoci al primo giorno di un altro mese. Sembra banale dire che il tempo passa in fretta ma è proprio così… corre!

Da queste parti va tutto abbastanza bene, per quel che può andare bene. Siamo in pieno clima d’elezioni, domenica si deciderà chi sarà il sindaco per i prossimi quattro anni. Capita di tutto, almeno da quello che racconta la gente. Il giudice elettorale di quest’anno, anche grazie
a leggi più severe, è riuscito a mettere appena un po’ più d’ordine.

Non mancheranno, soprattutto in questi ultimi giorni, compere di voti. Dei due gruppi che si contendono la vittoria, uno vigila l’altro, pronti a scattare foto con i cellulari, un’ottima prova per essere denunciati. Se ne sentono di tutti i colori, si potrebbe scrivere un libro. Non si sa bene quanti soldi si spendono per propaganda e compera di voti. Altra moda sono le scommesse. Molti
giocano quantità di soldi (che forse nemmeno hanno) scomettendo sulla vittoria di uno o dell’altro, oppure sul numero di voti di vantaggio.

C’è un fanatismo politico incredibile, alcuni dicono: “Sono nato in quel gruppo e morirò votando in quel gruppo”. Per non parlare dei comizi e delle camminate in città, roba da esaltati. Quanta corruzione e ingiustizia!

A parte questa febbre politica, la vita continua con le solite attività, costruzioni, progetti, visita alle comunità, incontri di formazione, celebrazioni, ecc. La biblioteca, ultimo progetto inaugurato, sta funzionando abbastanza bene ed è frequentata, sono proprio contento.

Il prossimo mese inizieremo a costruire cisterne in varie comunità, circa 120 con soldi del governo ed altre 20-30 con soldi dall’Italia. Tutti conosciamo l’importanza dell’acqua potabile.

Cari amici, si leggono notizie allarmanti sull’economia a livello delle grandi potenze… chi salverà la baracca saranno quelli che chiamano i “paesi emergenti”? Il Brasile è tra questi. Chissà!

Um grande abraço a todos e todas!

(Pe.Marco)