Seconda edizione della manifestazione culturale “Nella mente del lupo. Settimana della biodiversità”, che il Parco nazionale dell'Appennino tosco-emiliano organizza a Cervarezza Terme nei giorni dall'1 al 5 ottobre prossimi.
* * *
Mercoledì 1 ottobre, a partire dalle ore 9 sono previsti incontri con gli alunni delle scuole che fanno capo all’Istituto comprensivo di Busana per parlare dei molteplici aspetti e problemi che attengono la conservazione della natura e della biodiversità.
La biodiversità è infatti la base su cui si è fondata la vita e l’evoluzione delle specie, è essenziale ai fini della sostenibilità futura dell’agricoltura, della pesca e della zootecnica, è fondamentale per fornire soluzioni a processi produttivi e ai problemi attuali legati all’inquinamento e alle malattie. Perdere biodiversità significa ridurre il patrimonio di variabilità genetica naturale e quindi limitare la spontanea capacità delle specie di modificarsi per adattarsi e sopravvivere ai cambiamenti. La biodiversità rappresenta la maggior risorsa che il genera umano ha avuto a disposizione dalla natura durante tutto il suo sviluppo culturale. Conservarla è interesse di tutti.
Alle ore 18 è in calendario un incontro di lavoro e di studio tra tecnici ed amministratori locali finalizzato ad individuare proposte sui programmi di sviluppo rurale tese a salvare dall’abbandono e a valorizzare in modo nuovo i castagneti. L’incontro sarà coordinato dal direttore del Parco, Giuseppe Vignali, e dal presidente della Comunità montana dell’Appennino reggiano, Leonilde Montemerli.
L’esigenza nasce da fatto che negli ultimi decenni si sono perdute in parte per colpa delle malattie e in parte per il progressivo abbandono quote molto rilevanti di castagneto produttivo. Il castagneto si presenta pertanto oggi come una delle risorse del paesaggio culturale dell’Appennino più a rischio di degrado e perdita.
La diffusione delle “feste della castagna” nei principali centri abitati dei due versanti del Parco nazionale testimoniano invece l’identificazione del castagneto come valore soprattutto sul terreno del folclore e della socialità. Un’azione efficace e di più ampio respiro necessita però di continuità, pluriennale concertazione fra vari soggetti pubblici e privati, e di aggiungere alla filiera di valore del prodotto anche il tema del paesaggio e delle potenzialità turistiche del castagneto.
In un’ottica di confronto con tutti i portatori di interesse e di conoscenza per promuovere le azioni che risulteranno più opportune, alle ore 21 dello stesso giorno di mercoledì 1 ottobre si svolgerà un incontro aperto al pubblico sotto lo slogan “Il paesaggio del castagno. Problemi, esperienze e progetti”, nel corso del quale saranno presentate alcune esperienze di recupero di castagneti.
L’incontro, con interventi di Giorgio Maresi, Alfredo Lazzeri, Marco Sepe e Paolo Zammarchi, avrà luogo presso il Centro "T.R. Correggi" di Cervarezza. Le conclusioni sono affidate all’assessore provinciale all’agricoltura Roberta Rivi.
* * *
Tra gli incontri specifici dei giorni successivi si segnalano inoltre: “La regina del cielo: l’aquila reale nel Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano” (Cervarezza, giovedì 2 ottobre, ore 21); “Cambiamenti climatici ed effetti sulla biodiversità floristica” (Cervarezza, venerdì 3 ottobre, ore 21); “Imprenditorialità forestale per la gestione ambientale: proposte operative” con l’intervento dell’assessore regionale all’ambiente e forestazione Lino Zanichelli (Palestra di Collagna, sabato 4 ottobre ore 9,30); “I funghi dal bosco alla tavola. Aspetti comportamentali e sanitari per un corretto e sicuro consumo del fungo” (Cervarezza, sabato 4 ottobre, ore 15,30).
La serata di sabato sarà animata da una serata culturale a cura della professoressa Clementina Santi dal titolo: “Autunno d’Appennino. Colori, castagne e funghi. Canti e poesie”, dalle ore 21, all’interno dell’antica chiesa di San Matteo di Cervarezza.
La rassegna si concluderà domenica 5 ottobre, con la mostra micologica, all’interno del Museo del Sughero di Cervarezza, a cura del gruppo micologico "Franchi" di Reggio Emilia.
Meglio tardi che mai!!!
Meglio tardi che mai!!! Vista la gigantografia di un castagno appesa al Centro “T.R. Correggi” di Cervarezza, ho pensato che i castagneti fossero dati per morti e sepolti. Vista però l’iniziativa del 1° ottobre, così non è. Perchè allora sciupare fondi per una gigantografia e non investirli effettivamente sulle piante, le poche ancora vive?
(Fabio Leoncelli)