Home Cronaca “‘Bruciati’ un miliardo e trecento milioni delle vecchie lire… “

“‘Bruciati’ un miliardo e trecento milioni delle vecchie lire… “

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Nei passaggi di proprietà e gestione degli impianti sciistici di Febbio, tra Alpe di Cusna, STAR e alto crinale sono stati “bruciati” un miliardo e trecento milioni delle vecchie lire, pari a € 670.344,34.

I fatti: la STAR di Collagna ha ricevuto un contributo di lire 2.500.000.000 per la gestione degli impianti fino al 2013. Se avesse cessato la gestione degli impianti prima di tale data, la STAR avrebbe dovuto restituire tale somme decurtata di 150.000.000 di lire per ogni anno di gestione: la STAR ha gestito gli impianti fino al 2006 ed avrebbe quindi dovuto restituire 1.300.000.000 di vecchie lire. Tra i soci di Alpe di Cusna c’erano il Comune di Villa Minozzo, la Provincia di Reggio e la Comunità Montana. Tra i soci di Alto Crinale c’è il Comune di Villa Minozzo.

È doveroso da parte nostra chiedere quali iniziative sono state prese in merito. Perché se gli impianti sciistici sono in crisi la colpa non è solo del destino e della neve, ma anche della eccessiva superficialità con la quale sono stati gestiti i soldi pubblici.

(Massimiliano Coloretti, gruppo consiliare "Insieme per Villa Minozzo")

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QUI DI SEGUITO IL TESTO INTEGRALE DELL'INTERPELLANZA PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COLORETTI

Il sottoscritto consigliere,

premesso che il Comune di Villa Minozzo detiene una quota nella Società di capitali Alto Crinale S.r.l.,

considerato che il Comune di Villa Minozzo era socio di Alpe di Cusna S.r.l. (già Alpe di Cusna S.p.A.), cancellata dal registro delle Imprese per chiusura della liquidazione il 20 dicembre 2007,

dato atto che la STAR S.r.l. di Cerreto Laghi (Collagna) aveva un contratto d’affittanza della stazione sciistica di Febbio fino al 2013 e per il quale ha ricevuto un finanziamento di £ 2.500.000.000 (€ 1.291.142,26), somma che avrebbe dovuto restituire in caso di interruzione anticipata, decurtata di £ 150.000.000 per ogni anno trascorso dalla stipula del contratto,

considerato inoltre che dopo otto anni, precisamente nel 2006, quindi prima del 2013, la proprietà e la gestione degli impianti sono state affidate all’Alto Crinale S.r.l.,

interpella il sindaco per conoscere

quali iniziative sono state prese per chiedere la restituzione di £ 1.300.000.000 (€ 670.344,34), come previsto dal contratto, rientrando queste nelle prerogative di socio espressamente indicate dal Codice Civile e dagli Statuti delle società.

Il sottoscritto chiede che la presente interpellanza venga inserita all’O.d.G. del prossimo Consiglio comunale.