In merito a quanto uscito sulla stampa locale nei giorni scorsi sulle spese sostenute dal Comune di Castelnovo ne’ Monti per il Centro di coordinamento per la qualificazione scolastica, i dirigenti scolastici della montagna hanno diffuso una nota, che pubblichiamo di seguito.
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Il CCQS, che fa capo al Comune di Castelnovo ne’ Monti, coordina un lavoro in rete con le scuole della montagna (sei istituti comprensivi, una direzione didattica, due scuole superiori e scuole dell’infanzia FISM) e il sistema corrispondente delle autonomie locali (Comuni di Castelnovo ne’ Monti, Carpineti, Casina, Toano, Ramiseto, Busana, Collagna, Ligonchio, Villa Minozzo, Vetto e Comunità Montana), così come previsto dall’articolo 7 del DPR 275/99 “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche”.
Il CCQS, quale centro risorse stabile a supporto delle scuole, rappresenta una realtà di eccellenza a livello locale, provinciale e non solo, dal momento che il coordinamento delle scuole in rete per progetti di qualificazione e miglioramento dell’offerta formativa non sono davvero diffusi nel nostro paese.
Questo centro risorse del nostro territorio ha permesso la realizzazione di progetti scolastici di qualità ed indiscusso valore didattico e pedagogico: formazione, ricerca–azione, sperimentazione, aggiornamento, didattica laboratoriale, orientamento scolastico, continuità. Tutto documentato e con risultati evidenti e positivi.
Ci occupiamo di benessere scolastico, teatro, valutazione dell’offerta formativa, integrazione, ambiente.
Il coordinamento fa riferimento a persone con professionalità specifiche che lavorano e si dedicano alle scuole ben al di là dei compensi economici riconosciuti. Si intende precisare che le cifre riportate dalla stampa sono “annuali” ed il lavoro dei professionisti riguarda tutte le istituzioni scolastiche della montagna (per un totale di 3.946 studenti)
I Dirigenti Scolastici della montagna reggiana ritengono, pertanto, che il lavoro svolto dal CCQS in questi anni (dal 2000 per la precisione) sia pensato nell’ottica della “qualità” e NON in quella dello spreco.
(I dirigenti scolastici della montagna reggiana)
Caccia alle streghe…
E bravo il nostro ministro Brunetta: con la scusa della caccia ai fannulloni rischia di fare di tutta un’erba un fascio. Sulla stessa lunghezza d’onda è la “ministra” Gelmini: si vocifera che la sua nuova riforma preveda che i plessi con meno di 100 allievi siano da chiudere. Quindi il prossimo anno, ad esempio, Villa Minozzo chiuderebbe le scuole elementari. Infatti su tre plessi (Asta, Minozzo, Villa Minozzo), i bambini sarebbero circa 95. Ergo i bambini di Civago li carichiamo su pulmini e li portiamo a Castelnovo nr’ Monti. Ma non solo Villa: anche i comuni dell’Unione sarebbero nelle stesse condizioni.
Mi piacerebbe sapere a questo punto cosa ne pensa il ministro delle “PARI OPPORTUNITA'”, visto che di pari opportunità nulla vi è.
Se continuiamo a ragionare per macronumeri, meglio sarebbe allora “chiudere” i comuni di crinale e costruire un nuovo quartiere residenziale alla periferia di Reggio, per circa 8000 residenti, con buona pace di tutti; ma avendo cura di avvisare gli ignari “turisti” che avessero il coraggio di avventurarsi in “lande desolate” del pericolo a cui si espongono.
(mb)