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“Sovversione della storia d’Italia”

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Una mozione per censurare il ministro della difesa Ignazio La Russa plana in Consiglio comunale a Castelnovo ne' Monti. Autori i consiglieri di "Rifondazione comunista-Castelnovo trasparente" Luigi Bizzarri e Lorena Campi.

"Il Consiglio comunale di Castelnovo ne' Monti, in seguito alla dichiarazione del ministro della difesa Ignazio La Russa, secondo la quale 'anche i militari della Repubblica sociale italiana combatterono per la difesa della Patria', espressione di un revisionismo che pone sul medesimo piano storico ed etico dittatura e libertà, totalitarismo e democrazia, si rifà totalmente a quanto comunicato dall'Anpi nazionale, ribadendo quella che è una verità storica inoppugnabile: in Italia c'è chi si è battuto per ridare libertà e dignità alla Nazione: i partigiani, i 600.000 deportati nei campi di concentramento nazisti e le truppe anglo-americane; e chi per riaffermare un dominio assoluto e criminale, ricorrendo anche a stragi di civili innocenti e a deportazioni, cui parteciparono attivamente i militari della Repubblica di Salò, già considerati dall'allora legittimo Governo italiano collaborazionisti dei nazisti e quindi perseguibili penalmente".

Questa la prima parte del documento. Che poi così prosegue: "Il Consiglio comunale con preoccupazione assiste all'ennesimo tentativo da parte di esponenti illustri del Governo di sovvertire la storia d'Italia, per dare assalto ai valori che l'hanno sorretta per sessant'anni: democrazia, antifascismo e libertà".

E ancora: "Il Consiglio condanna vibratamente le parole del ministro La Russa ed esprime importanza e urgenza nel celebrare la memoria di antifascisti e democratici non celebrando allo stesso modo vittime e carnefici".

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Pezzi correlati:
- "Offesa dalle ignobili dichiarazioni del ministro della difesa" (9 settembre 2008)

26 COMMENTS

  1. Colpa dell’informazione
    Mi trovo in totale accordo con la mozione di Campi e Bizzarri; l’atteggiamento dell’esecutivo vigente, che non si sposta più verso un compianto (da loro) sistema fascista, ma lo dichiara in modo esplicito nelle azioni è più spaventoso che preoccupante! Il problema dell’informazione si scaglia su questa situazione, trovando cittadini spesso inconsapevoli che accettano di buon grado “pacchetti”, emendamenti, ecc., soltanto perché sono propugnati loro in un modo monopolizzato e spesso ben divergente dalla realtà. Ben sappiamo che quando l’informazione perde obiettività, realismo, si asserve ai poteri, la democrazia perde i suoi principi.
    Credo divenga più importante che mai, oggi, da parte di tutti (amministrazioni per prime) la trasparenza e l’informazione dei cittadini. Solo con una informazione completa il cittadino può davvero fare scelte corrette e democratiche.
    Noi, dal canto nostro, già effettuiamo informazione per quel che ci compete e per quel che riusciamo; ad esempio, nel piccolo, con il web giriamo a contatti vari molte email con notizie che spesso non escono sull’informazione italiana o vengono riprese in modo incompleto. Poca cosa, ma un inizio. E “chi ben comincia è già a metà dell’opera”, mi si dice…
    Speriamo che azioni sempre più in lagra scala fermino questi spaventosi moti politici… Ma serve l’azione di molti.

    (Agostino Giovannini – referente locale Italia dei Valori)

  2. La storia non si impara nei banchi di scuola ma dal racconto dei nonni…
    …proprio così, cari miei, avete capito bene!!! Studiare la storia a scuola è inutile. Questo perchè se compri un libro di un autore simpatizzante centrosinistra (o comunista addirittura) si dimenticherà amorevolmente di alcuni piccoli ma decisivi particolari di quello che fecero i partigiani, mentre se ne compri uno di un autore di destra… beh, immaginatevelo voi. Magari sarebbe capace di scrivere che Mussolini era un quadro pittoresco dell’ottocento. Quindi, non capisco nè cosa centri il commento di La Russa nè tantomeno perchè un Consiglio comunale debba spendere tempo (e quindi soldi dei contribuenti) nel deliberare mozioni e nell’affermare cose che potrebbero essere lasciate alle chiacchiere da bar. Fate il vostro lavoro e lasciate agli storici il compito di fare i loro stupidi commenti sulle altrettanto stupide dichiarazioni di qualcuno che, evidentemente, quel giorno non aveva niente di meglio da fare.
    Saluti cordiali.

    (Fabrizio)

  3. Costituzione italiana non di destra nè di sinistra
    La Costituzione venne promulgata il 1º gennaio 1948. Un ministro della nostra Repubblica giura fedeltà alla Costituzione repubblicana (non repubblichina) che rappresenta il frutto più cospicuo della lotta antifascista e nasce dall’incontro tra le tre tradizioni di pensiero presenti nella Costituente: quella cattolico-democratica, quella democratico-liberale e quella socialista-marxista. Secondo Oscar Luigi Scalfaro, presidente emerito della Repubblica, l’accordo e la maggioranza ottenuta rappresentano quasi un miracolo. Sandro Pertini, nel quarantesimo della promulgazione, scriveva: ”Essa rappresenta non soltanto la legge suprema del nostro ordinamento, ma la guida sicura per realizzare una società sempre più giusta e più libera quale la vollero gli uomini e le donne che fecero la Resistenza”. Calamandrei disse che il popolo italiano l’ha cementata con le sue lacrime ed il suo sangue. Non serve leggere la storia sui libri? La dobbiamo imparare dai nonni? Vada ad ascoltare, Fabrizio, le testimonianze di chi si è fatto il campo di concentramento, pur ufficiale dell’esercito italiano, per non aderire alla repubblica di Salò. La Costituzione italiana non è di destra o di sinistra, non è opinabile, non da usare a seconda del colore politico. E’ la base su cui ogni governo deve costruire il proprio programma. E La Russa se l’è dimenticato.

    (Normanna Albertini)

  4. Breve pensiero
    Resto sempre basita di fronte a certe notizie e non mi spiego queste uscite outsider assolutamente fuori luogo. Mi trovo quindi in totale accordo con quanto scritto dal signor Fabrizio. Vediamo di ragionar con la nostra testa e non con quella dei massmedia visto che non abbiamo una televisione collegata al cervello. Non sempre quel che dice una faccia in giacca e cravatta deve essere per forza luce limpida del sole, a mio avviso. Ognuno, poi è libero di pensarla come meglio crede. Grazie per lo spazio concesso.

    (Patrizia Bernardoni)


  5. Bravi a Lorena e Luigi. Sono passati 60 anni da quando è stata promulgata la Costituzione. Sembrano tanti, ma sono in realtà pochissimi. Questo revisionismo storico a cui ci stanno abituando non è solamente imbarazzante; è a dir poco terribile. Come non dimenticare le migliaia e migliaia di vittime causate dal nazi-fascismo?! Forse chi fa certe dichiarazioni avrebbe bisogno di fare un giro nei campi di concentramento per capire cosa sta affermando. Mi lasciano, inoltre, molto perplesso le dichiarazioni odierne del presidente del Consiglio: “Io antifascista? Penso solo a lavorare, per risolvere i problemi degli italiani”. Se fosse una persona intelligente avrebbe risposto di “Sì” più tutta la tiritera di marketing a cui ci ha abituato… Ma evidentemente non sarà un’antifascista. Non ci rimane altro che sperare.

    (Alessandro Torri Giorgi)

  6. Idee un poco confuse?
    Vede, caro sig. Fabrizio, far passare le dichiarazioni dell’attuale ministro della difesa come “semplici stupidaggini dal sen fuggite” è operazione assai misera e meschina, in quanto l’argomento non è come lei afferma semplice chiacchiera da bar ma ben precisa strategia da anni posta in atto per “defascistizzare” il fascismo, cioè depurarne gli aspetti più orribili ed esaltarne gli altri come enormi successi da iscrivere a pieno titolo nella storia d’Italia: i treni in orario, le bonifiche del’agro pontino, le stazioni ferroviarie, Cinecittà, le grandi opere realizzate sulla quarta e quinta sponda dell’impero e via dicendo.
    Che un ministro (della difesa!), che ha giurato fedeltà alla Costituzione repubblicana nata da quella lotta di liberazione che si vuole equiparare ai repubblichini di Salò, esalti i paracadutisti della Nembo può accadere solo in Italia, paese da operetta (da Fede a Vespa e ritorno), dove oramai al peggio non c’è fine. Ma d’altronde non furono gli stessi italiani che qualche decennio fa in massa espressero un consenso largamente maggioritario al regime fascista?
    Nel rassicurarla che il gettone di presenza del Consiglio comunale è pari all’incirca a 20 (venti) euro qualsiasi sia la sua durata ed il numero dei punti in discussione, le ricordo che se ad esempio, a quasi 30 anni dalla strage della stazione di Bologna, decine di migliaia di persone manifestano ogni anno il 2 agosto perchè la memoria non venga perduta il merito è anche delle istituzioni tutte, compresi i consigli comunali, che sulla questione hanno sempre mantenuto alta la tensione civile parlando anche di questo e non solo di fognature e marciapiedi.
    Se avrà la compiacenza di fornirmi la sua mail le invierò il commento apparso il 10 settembre sul Corriere della Sera a firma di Gian Antonio Stella (nè storico nè comunista), ove avrà modo, forse, di chiarire le sue idee, speriamo solo un poco confuse.

    (Luigi Bizzarri)

  7. Di storie e di versioni su tanti fatti avvenuti in passato ne ho sentite tante…
    Gentile Normanna, non vedo il motivo della sua obiezione, in quanto anche lei mi consiglia di ascoltare le testimonianze di un deportato in un campo di concentramento. Vede, non credo che in qualche libro (di destra o di sinistra opinabilmente indifferenti) si possa trovare niente di tutto ciò, ma una (di parte) ricostruzione di quanto avvenne secondo la mentalità occidentale. Di storie e di versioni su tanti fatti avvenuti in passato ne ho sentite tante, ma mai una simile o lontanamente opinabile di versioni contrastanti. La facoltà di decisione non deve essere legata ad un plico letterario ma alla coscienza delle persone. Quindi il sig. La Russa ha espresso una sua opinione, come lo sono la mia e la sua; e come lo è anche quella del Consiglio comunale di Castelnovo ne’ Monti. Io volevo solamente fare notare, che in questo periodo, più che parlare di fascisti o di antifascisti, sarebbe meglio fare funzionare l’italia: questo è quello di cui abbiamo bisogno!!!

    (Fabrizio)

  8. Basta guerre, di qualunque colore siano
    Vorrei chiedere alla signora Patrizia Bernardoni qual è la notizia che l’ha lasciata basita e di chi è stata l’uscita outsider, perchè dal suo commento a me non è molto chiaro. Io, invece, che sono in totale disaccordo con quello che scrive il signor Fabrizio, vorrei sentitamente ringraziare la signora Normanna Albertini per la risposta che gli ha dato, assolutamente condivisibile. La STORIA si studia sui libri e gli storici non sono nè di destra nè di sinistra e ciò che scrivono è supportato da fatti. Scusate se vado fuori tema ma vorrei dire un’altra cosa: in guerra non ci sono nè vinti nè vincitori;, infatti mi intristiscono molto i titoli di alcuni libri come “Il sangue dei vinti” o “Il sangue dei vincitori”; in guerra ci sono solo vittime, morte e dolore. E allora facciamo sì che la memoria nè di destra nè di sinistra ci serva affinchè non se ne combattano più. Grazie.

    (Lorena Campi)

  9. Il ministro ha sbagliato e avrebbe dovuto chiedere scusa
    Io e lei, signor Fabrizio, possiamo esprimere “opinioni”, al limite anche (secondo me) non condivisibili come quelle del ministro La Russa. Lui no, proprio perchè è un ministro e ha giurato fedeltà alla Costituzione. E’ difficile da capire? Per quanto riguarda gli internati nei campi di concentramento, parlavo dei militari italiani (mi è capitato di intervistarne uno) che si rifiutarono di aderire a Salò e finirono là prigionieri senza i diritti dei prigionieri militari. Sa che coraggio c’è voluto? La Russa ha sbagliato; meglio avrebbe fatto ad ammetterlo e chiedere scusa.

    (Normanna)

  10. Tra chi sia meglio e chi peggio…
    Ma, scusate, non vorrei essere stato frainteso: io credo che il pensiero di ciascuno di noi sia sacro. Il ministro La Russa, a mio parere, non ha espresso un pensiero fascista o antisemita. Ha semplicemente ricordato che, come da una parte vi erano combattenti partigiani, dall’altra vi erano i soldati dell’esercito italiano, i quali, come i loro “colleghi” avversari, credevano ciecamente in quello che stavano facendo. Io non sono storico, ma quello che ha prodotto il fascismo non è stata solo miseria e povertà. Qualcuno nei commenti precedenti ha puntualizzato giustamente che durante il ventennio fascista i treni arrivavano puntuali, le strutture funzionavano e soprattutto la gente aveva il senso della patria, cosa che oggi non si riscontra più nei giovani. Preciso: il mio non è un discorso a favore del ritorno del fascismo. Ci mancherebbe!!! Voglio soltanto farvi notare che, come in tutte le cose, la verità sta nel mezzo. Tante cose ha fatto Mussolini di positivo, molte ne ha fatte anche di negativo. Quindi, i militi della Repubblica combattevano secondo principi che ai tempi erano vivi e forti nei giovani, magari anche del tutto ignari di quello che stava accadendo intorno a loro. Proprio così, cari signori, perchè quello che è successo veramente noi non lo possiamo sapere. Col senno di poi si è accertata una presunta verità che (ripeto) all’epoca fu furbescamente nascosta dagli allora governanti. Quindi, il difendere coloro che combatterono per la patria non mi sembra pi niente di così rilevante da essere messo in prima pagina da tutti i giornali. Concludo con una riflessione che forse tutti dovremmo fare: ho letto nel pezzo correlato che qualcuno addirittura si dice “offesa” da queste parole del ministro… Nessuno me ne voglia se ancora una volta remo controcorrente. Ma signori: vogliamoci tutti bene ed andiamo avanti. E poi, signora Normanna: io sono una persona che crede sia meglio dire ciò che si pensa in qualsiasi situazione piuttosto che nascondersi dietro un simbolo o una bandiera. Da anni sento dire: “Berlusconi è un fascista”, abbiamo un governo di fascisti… Aa parte che in 5 anni di governo Berlusconi non è morto nessuno… Ma guardi, sinceramente, tra i “presunti” fascisti di oggi e quelli che dovrebbero essere i “comunisti” moderni non so chi sia peggio…
    Con stima.

    (Fabrizio)

  11. Al buon Fabrizio
    Che nel 2000 si stia ancora a discutere se Benito è bravo o cattivo vuol dire che Silvio è stato bravo… Ho letto un libro che parlava della guerra in Russia, di come Benito abbia mandato 80000 italiani senza scarpe a combattere… di come siano tornati in meno di 5000 e siano stati plagiati dai fascisti per non raccontare la verità… Come si fa a dire che la verità sta nel mezzo??? Come si fa a difendere un criminale molto bravo a organizzare l’orario dei treni e a uccidere migliaia di persone… Come si fa a dire che i partigiani hanno compiuto crimini “anche loro”… Quando sono nati successivamente e per contrastare un fenomeno come il fascismo… E come lo contrasti? Chiedendo scusa… con gli stuzzicadenti???? Fabrizio, rimani nel mezzo, per difendere quel tuo bisogno inconscio di rigore, che si estroflette nel seguire il “capo”… Rimani lì…

    (Commento firmato)

  12. A chi lo dice!
    Cara Sara Romagnani, se Lenin abbia fatto cose utili oppure no lo dovrebbe chiedere a chi ha presentato questa mozione visto che il segretario del partito al quale appartengono voleva portare la salma di Lelin in Italia. Eh, ma non ha detto mica solo questo… Non perde occasione di inneggiare a Cuba e al regime castrista descrivendolo come un piccolo paradiso… E poi ha accolto direttamente all’aeroporto una terrorista in rientro dagli States come fosse un’eroina… Ah, questo figuro è stato anche ministro della Repubblica… Quelli di Rifondazione non sentono una lieve indignazione, anche in questo caso?

    (Commento firmato)


  13. Caro commento firmato, cerco di capire: Mussolini ha fatto delle cose utili anche se era un dittatore, Lenin in quanto comunista ha solo mangiato bambini??? Volevo solo dire che le dittature da entrambi i versanti hanno fatto cose “utili” ma sono pur sempre dittature… E mi permetta: preferisco che un treno arrivi con 5 minuti di ritardo piuttosto di avere levata la cosa più importante che un individuo possa avere, cioè la libertà… Sulla sua facile polemica politica non si deve rivolgere a me, io non la faccio e non so che rispondere… Solo che anche le gaffe si fanno da entrambi i versanti…

    (Sara Romagnani)

  14. Certo
    Cara Sara Romagnani, mi trova perfettamente d’accordo: una dittatura è una dittatura e basta. Ho solo approfittato del suo post per mettere l’accento sull’incoerenza di certe posizioni e per dimostrare che ci sono tante “storie” quanti sono i punti di vista dai quali le si guarda. Personalmente le dichiarazioni di coloro che giustificano, in un modo qualsiasi, qualsivoglia dittatura le prendo e le metto nella pattumiera delle demenzialità varie. Ciò non toglie che ognuno è libero di esprimere le sue opinioni, anche i ministri della difesa, e di elogiare Lenin, Mussolini o Hitler o Pol Pot. In fondo democrazia è anche questo: la possibilità di dire tutte le castronerie che si vuole senza il timore di essere avviati ai campi di rieducazione forzata, no?

    (Commento firmato)

  15. Indignata e non poco
    Mi sembra che l’ultimo commento firmato (quello delle 10,28 del 18 settembre, per capirci) parli di quelli di Rifondazione con una leggera punta di scherno; o sbaglio? Non dovrei sentirmi parte in causa, visto che, per sua informazione, non sono di Rifondazione ma mi sono candidata alla amministrative a Castelnovo come indipendente (anche se, sinceramente, devo ammettere che più dipendente da una ideologia di me non cia sia nessuno). Ma sono quella “colpevole”, con il capogruppo Bizzarri, di aver presentato la mozione e di essersi indignata alle parole di La Russa; per questo, sì, mi sento parte in causa. Tra l’altro vorrei ricordarle che il segretario che voleva portare la salma di Lenin in Italia era Oliviero Diliberto del Pdci e non Bertinotti, e che se la “terrorista” a cui si riferisce è Silvia Baraldini quello che mi indigna, e anche molto, è che lei la definisca tale, perchè lei ciò non è, lei è una donna che ha pagato perchè ha avuto il coraggio di dissentire dal potere; ma se, come sempre, vogliamo credere solo ai mass media e non analizzare a fondo le cose allora faccia pure. Io ho sempre detto ciò che penso e non mi sono mai nascosta dietro nessuna bandiera; non ho mai rinnegato di essere comunista, non so se moderna o antica perchè non ne conosco la differenza; questa differenza se vorrà me la spiegherà il signor Fabrizio, che, per favore, potrà anche spiegarmi di cosa devo vergognarmi ad essere comunista ed a volere una società più equa e condivisa. Mi farebbe un gran piacere. Inoltre vorrei anche chiedergli, se non è chiedere troppo, se per vivere bene, in armonia, democrazia, libertà basta non morire visto che ha affermato che in cinque anni di governo Berlusconi non è “morto nessuno”.
    Grazie come sempre per le risposte.

    (Lorena Campi)


  16. Solo una piccola considerazione fatta da un convinto difensore della democrazia e conseguentemente della massima libertà e rispetto di tutte le opinioni: vorrei ricordare ai distratti che un ministro della Repubblica giurando fedeltà alla Repubblica e alla Costituzione non è da assimilare ad un semplice cittadino. La Costituzione non è un oggetto misterioso da interpretare in funzione delle proprie idee ma la legge fondamentale dello Stato che contiene il complesso delle regole relative al funzionamento della società e le norme riguardanti i diritti e i doveri dei cittadini. Riflettiamo su questo.

    (Sergio Sironi)

  17. No al totalitarismo
    No, signor commento firmato. Mi dispiace ma non credo che sia come dice Lei. Un ministro non può dire quello che gli passa per la testa. Un ministro rappresenta un intero popolo sul tema di cui parla, sia a livello nazionale che a livello internazionale. Vede, in Iran c’è Mahmoud Ahmadinejad, che un giorno no e tre sì minaccia Israele, gli Stati Uniti, ecc. ecc. ecc. Forse Lei ci sta dicendo che neanche Mahmoud Ahmadinejad è da prendere in considerazione. Vede, se ci siamo trovati a dover combattere la seconda guerra mondiale è perchè non si erano prese sul serio le parole e le azioni di Hitler e Mussolini. Ma, chissà, forse lei avrebbe preferito vivere senza democrazia in un regime dittatoriale. Sono punti di vista differenti che noi da comuni cittadini possiamo esternare tranquillamente, ma chi ci governa dovrebbe pensarci dieci volte prima di fare certe esternazioni; e alla decima mordersi la lingua.

    (Alessandro Torri Giorgi)

    P.S. – Il totalitarismo non fa bene nè se di sinistra nè se di destra.


  18. Forse devo ancora spiegarmi meglio: cercherò di scrivere molto lentamente e discorsivamente, così capiranno anche quelli di noi che non hanno due lauree. Io non sto difendendo Mussolini (mi riferisco ad un qualche commento in risposta al mio, del tutto privo di fondamenta); sto semplicemente dicendo che (come è stato scritto anche da qualcun altro) quello che è stato il fascismo non si può ricondurlo solamente a guerre, miseria e povertà. Gli ipocriti ragionano e scrivono questo e, visto che in montagna io ritengo che ci sia gente intelligente, impariamo a ragionare razionalmente. Quando dico che la verità sta nel mezzo (ed io mi vanto di starci, non come qualcuno che commenta senza mettere il proprio nome), lo faccio per sottolineare, SOTTOLINEARE, il fatto che sia da una parte che dall’altra (per capirci: fascisti e comunisti) ci sono state cose buone e ci sono state cose “di ordinaria follia”. Ma, scusate, chi di voi non ricorda quello che è successo alle olimpiadi quest’estate, dove il regime COMUNISTA, pur avendo organizzato MAGNIFICAMENTE un’ottima edizione, ha escluso (e questo è il lato “di ordinaria follia”) dal palco una ragazzina perchè non conforme allo standard cinese di bellezza e l’ha fatta cantare in playback? Allora, rileggete quanto ho scritto e provate ad intendere le parole del sig. La Russa per quello che in realtà significano, senza farci su tante storie che ci divertono appassionatamente (lo noto con molto piacere), ma che denotano anche un senso di mancata razionalizzazione della realtà storica. Con stima e cordialità.

    (Fabrizio)

  19. In Italia invece…
    In Italia invece (non so se accade in Germania) puoi addirittura proporti per rifondare il comunismo! Dipende molto, però, dai voti che prendi… Ma anche questa è libertà! Personalmente,dovendo scegliere tra regime e treni non puntuali non avrei il minimo dubbio; anche se adoro la puntualità preferirei partire e arrivare in ritardo…

    (Umberto Gianferrari)


  20. Fabrizio, scusi, eh… il problema non è il comunismo o il fascismo. Il problema è se Mussolini ha fatto riforme ancora oggi attuali non vuol dire che ci sia da osannare la Repubblica di Salò, tantomeno Mussolini stesso! Se mi vuol parlare di gente da elogiare mi parli di Gandhi, di Madre Teresa, di Martin Luther King! Ma di sicuro non di Mussolini, per cortesia. Oppure, se vogliamo difendere gli assasini, i terroristi, i criminali, va bene, difendiamoli, sicuramente dal loro punto di vista hanno ragione. Sta alle coscienze giudicare. Per la Cina… se pensa veramente che il fatto grave sia una bambina che canta in playback perchè l’altra è bruttina… mah, rimango esterrefatto… Forse si è scordato del Tibet. Tutto il supporto e l’ammirazione va a chi, anche in un piccolo paese come il nostro, Castelnovo ne’ Monti, ha portato il problema in Consiglio comunale. Le società si cambiano dal basso. Bravi!

    (Alessandro Torri Giorgi)

  21. W l’Italia, terra dei balocchi
    L’Italia è un paese che mi ha sempre affascinato, poichè i propri abitanti tendono ad unirsi in gruppo contro chi muove di una virgola quello che è radicato nella società. Ciò che dice lei, sig. Alessandro Torri Giorgi, non ha un minimo di fondamentale critico, in quanto non elogiare Mussolini per alcune cose che ha fatto (vedi la voce PENSIONE) è pura utopia. Nella vita tutti facciamo cose belle e cose meno belle e anche, lasciatemelo dire, str…te incredibili. E’ ovvio che di una persona si tenda sempre a ricordare la parte peggiore, poichè è anche vero che è raro trovare una persona che razionalizzi ciò. Come dire, rimango abbindolato, esterrefatto… non uso altri sinonimi, ma dire che il fatto della bambina che canta in playback non sia una cosa grave… boh… a casa mia quella si dice “discriminazione razziale” e non è da meno (sempre un mio parere, più che opinabile) a tanti altri fatti più menzionati rispetto a questo. Lei, come il 99% della popolazione mondiale, tende a ricordare i fatti per gravità (vedi esempio del Tibet che lei stesso ha citato), non con razionalizzazione dei singoli eventi. E poi, mi permetta, ma io nei miei commenti non ho mai elogiato nessuno, semmai ho criticato molti… comunque… una buona serata.

    (Fabrizio)

  22. Per Fabrizio
    Ho la fortuna di avere ancora 3 nonni, tutti e tre ex partigiani. Nonni che hanno vissuto sulla loro pelle il fascismo e ne portano ancora il ricordo e i segni; se parli con loro hanno poco da razionalizzare, soprattutto dopo che hanno dovuto seppellire i propri fratelli. Penso che sia troppo facile parlare per aver letto o per sentito dire; essersi trovati sotto il fascio non è stata una bella esperienza e le migliaia di persone che sono morte per la democrazia non pensavano di certo alla pensione. E’ vero anche che i treni arrivavano in orario, soprattutto quelli che deportavano gli ebrei e non solo verso i campi di concentramento in Germania. Mussolini ha fatto la fine che meritava e che meriterebbero tutti i dittatori della terra; tutti i dittatori parlavano e parlano di guerra dai loro salotti; alla gente rimane miseria e decomposizione, poichè la guerra non porta mai gloria ma solo tombe aperte…

    (Mattia Rontevroli)


  23. Vede, Fabrizio, le parole di La Russa sono chiare: “Farei un torto alla mia coscienza se non ricordassi che altri militari in divisa, come quelli della Nembo dell’esercito della Rsi, soggettivamente e dal loro punto di vista, combatterono credendo nella difesa della patria, opponendosi nei mesi successivi allo sbarco degli anglo-americani, e meritando quindi il rispetto pur nella differenza di posizioni di tutti coloro che guardano con obiettività alla storia d’Italia”
    Lei dice che non c’è nulla di male in ciò, va beh. Io non ne sono convinto.
    A parer suo (da quello che mi sembra di capire) la frase “soggettivamente e dal loro punto di vista” giustifica le parole di La Russa e non lo rendono fascista. Credo però che se qualsivoglia persona (La Russa compreso) usasse le stesse identiche parole per gli attentatori delle torri gemelle, verrebbe tacciato come terrorista, e probabilmente verrebbe anche indagato.
    Punti di vista…

    (Alessandro Torri Giorgi)

    P.S. – Sono consapevole anche del fatto (perchè le mie orecchie ascoltano ambo le correnti) che l’Italia era in guerra e vennero commessi errori da ambo le parti. Ora però viviamo in uno stato democratico e, fortunatamente, io e lei siamo liberi di scambiarci opinioni completamente differenti.

  24. Ancora per Fabrizio (e non solo)
    Sig. Fabrizio, mi dispiace di non avere due lauree, anzi nemmeno una, e di non capire al volo i concetti che lei esprime, però, mi permetta, anche lei è un po’ confuso; confonde il regime con l’ideologia. Sono due cose diverse, sa? Ci rifletta, se vuole, e se trova il tempo e vuole rispondere alle domande che le ho posto in precedenza ne sarei grata.
    Vorrei inoltre ricordare al sig. Gianferrari che in Italia rifondare il comunismo non è reato; l’apologia di fascismo invece lo è, punibile per legge; per ora.
    Rubo ancora un minuto per chiedere, qualora volesse rispondere, a commento firmato del 18/09 delle 13.03, sull’incoerenza di chi voleva mettere l’accento? Grazie come sempre.

    (Lorena Campi)