"I giorni che stiamo vivendo sono così densi di emozioni e bellezza che provo una sensazione di pienezza che dà la certezza di non poter desiderare nulla di più. Ovunque mi giri trovo scenari che ho sempre desiderato; ogni brivido di freddo, ogni briciolo di fatica trovano una ragione che li travalica. Cosa ne sara' del risultato sportivo non è così determinante. Dal lato umano ci è dato vivere in modo intenso ogni istante. Sarei bugiardo, però, se negassi che nei momenti di maggiore intensità la mente corre agli affetti di casa, ed ancor più a chi ci ha preceduto... Da qui è un attimo".
E' l'ultima annotazione, in ordine di tempo, di GFabrizio Silvetti, castelnovese impegnato nella spedizione Cho Oyu 2008 con altri compagni di cordata, pubblicata sul sito ufficiale, www.chooyu2008.com.
Oltrepassato da giorni il confine, gli alpinisti si trovano ora al campo base cinese, situato a 4854 m. "Abbiamo cominciato i test scientifici in programma - scrive Nicola Campani - con un'iniziale diffidenza che è rapidamente mutata in curiosità da parte di tutti. Abbiamo iniziato la misura della tonometria oculare (IOT) seguendo pedissequamente le indicazioni del nostro dott. Paolo che ci segue da casa e riceverà a breve la tabella dei dati rilevati".
La zona del campo base è piuttosto affollata: "Guardandoci attorno - scrive sempre Fabrizio - ci sentiamo piccoli piccoli: sono presenti 8 spedizioni, di cui una cinese (manco a dirlo), una coreana, slovena, due internazionali... ".