Umberto Gianferrari è un cacciatore, a suo modo, anomalo. Intrattiene un cordiale rapporto epistolare con associazioni ambientaliste, tra le quali gli "Amici della Terra".
In una sua recente peregrinazione per i campi dell'Appennino ha trovato un leprotto morto. Che fare? Volger l'occhio e passare oltre? O fermarsi e interrogarsi sul perchè del decesso? Gianferrari ha optato per la seconda. Si è quindi consultato con l'associazione ambientalista e ha deciso il da farsi.
Per conoscenza riceviamo lo scambio epistolare tra Umberto e Rossella.
"Cara Rossella (Amici della Terra),
questo è il leprotto che ho rinvenuto morto oggi, in località 'Boschi' di Castelnovo nè Monti. Era in una zona in cui vi è una sbarra che impedisce il transito di autoveicoli, quindi ritengo sia da escludersi a priori, la classica e sbrigativa ipotesi della 'macchinata'!...
Come da Tuo suggerimento, ho consegnato l'animale,che mi pareva essere morto da poco al Sevizio Veterinario della Ausl. Il leprottino sarà inviato all'Istituto Zooprofilattico di Reggio Emilia; sarà così per Te agevole seguire la vicenda , con particolare riferimento ai risultati dell'autopsia. Ovviamente, mi auguro che le cause della morte, non siano riconducibili a gravi malattie".
Nella foto, il portafogli di fianco alla piccola lepre, al fine di valutarne meglio le dimensioni. Se avremo ulteriori riscontri vi informeremo.
Di noia?
(Commento firmato)