Parte tra dieci giorni la raccolta differenziata capillare su tutto il territorio del capoluogo montano. Alla presenza di un pubblico che ieri sera ha gremito il foyer del teatro Bismantova di Castelnovo ne’ Monti è stato esibito il progetto di raccolta differenziata che partirà da lunedì 15 settembre prossimo.
Introdotta dal sindaco del capoluogo montano, Gian Luca Marconi, e dall’assessore all’ambiente, Filomena Mola, la serata è stata condotta da rappresentanti di Enìa.
Il direttore della multiutility, ingegner Nino Simonazzi, ha illustrato in modo chiaro in che cosa consiste questa “evoluzione della raccolta differenziata” che viene proposta alla cittadinanza, con l’apporto di statistiche che vedono la provincia di Reggio Emilia tra le più virtuose nel conferimento ed economiche in quanto a tariffe.
Simonazzi ha sottolineato come differenziare non comporti un risparmio immediatamente percepibile nella bolletta dell’utente ma di come permetta un servizio sempre migliore senza aumento di costi. Certamente differenziare i rifiuti ha un costo maggiore della raccolta indifferenziata, in termini di mezzi e di personale impiegato, ma nel corso della catena dello smaltimento questi costi sono ammortizzati attraverso i contributi che vengono erogati per materiali avviati al recupero e un inferiore conferimento in discarica.
Anche l’impatto ambientale è notevolmente mitigato e, nel corso della presentazione, è stato evidenziato come durante il periodo dell’emergenza rifiuti a Napoli la raccolta differenziata si sia incrementata senza alcuna sollecitazione da parte dell’azienda o dei nostri comuni. La sensibilità del cittadino era stata risvegliata dalle immagini che quotidianamente venivano proposte dai media ed autonomamente rispondeva con maggiore senso civico.
Questo senso civico viene ora chiamato ad operare in modo più organizzato, attraverso la consegna di un kit che sarà recapitato a tutte le famiglie del comune di Castelnovo a partire da lunedì 15. Una campagna informativa era partita nel corso dell’estate attraverso l’invio di una lettera ad ogni famiglia per annunciare l’avvio dell’iniziativa e illustrarne le modalità.
Queste sono state esposte da Luca Paglia, responsabile dei servizi operativi Enìa, che ha spiegato che incaricati del luogo, muniti di pettorina e tesserino identificativo, si presenteranno presso le abitazioni. Ha tenuto a precisare che per nessun motivo possono essere fatte richieste di denaro e che nessuno potrà chiedere di entrare in casa. Le spiegazioni potranno essere date anche da dietro il cancello – ribadisce Paglia – e qualora i cittadini si trovassero di fronte a comportamenti diversi li esortiamo a fare intervenire le forze dell’ordine perchè, evidentemente, nel caso non si tratterebbe di personale di Enìa.
L’innovazione del progetto riguarda specialmente la raccolta del rifiuto organico attraverso speciali sacchetti che verranno forniti gratuitamente e della aggiunta di appositi contenitori, di colore marrone, in tutte le postazioni di raccolta presenti sul territorio.
Una maggiore capillarizzazione dei cassonetti consentirà l’incremento del conferimento e ridurrà il disagio arrecato all’utenza che manterrà la totale autonomia su quando e dove depositare i rifiuti.
L’azienda stessa riconosce che differenziare è uno sforzo in più che viene richiesto al cittadino ma che questo sforzo è in vista di una maggiore qualità dell’ambiente e, quindi, un beneficio per noi stessi.
Ad una specifica domanda da parte del pubblico è stato chiarito come non si avranno treni di cassonetti sparsi per il paese perchè quelli aggiunti (bianchi/plastica e marroni/organico) hanno le dimensioni assai contenute di quelli blu (carta) già presenti in molti punti. Probabilmente si penserà, da parte dell’amministrazione, di mitigarne l’impatto visivo con vasi di verde nei punti di maggiore transito di pedoni.
Daniele Avarello, responsabile progettazione servizi di Enìa, è entrato in dettaglio su quali rifiuti raccogliere e come. Carta, cartone, vetro, plastica alluminio, organico e sfalcio verde, per ognuno di essi un contenitore che permette una comoda divisione in casa propria ed un conferimento “libero” dal vincolo di giorni ed orari.
Lo slogan dell’iniziativa “comoda, facile, differenziata” viene così spiegato: “comoda” perchè ogni famiglia ha disposizione i contenitori per dividere i rifiuti e può autonomamente decidere in quale giorno ed orario portarli ai cassonetti; “facile” perchè viene dato un prontuario attraverso il quale risulta davvero facilissimo capire in quale contenitore mettere il rifiuto; “differenziata” perchè si ottiene il risultato di mettere nel tradizionale cassonetto grigio una quantità di rifiuti molto inferiore.
Obiettivo dell’iniziativa è di riuscire a raggiungere il 40% (attualmente è il 32%) di raccolta differenziata entro l’anno per il comune di Castelnovo.
A conclusione dell’incontro, che ha visto una vivace partecipazione del pubblico, l’assessore Mola ha tenuto a precisare che il comune ed Enìa possono sì investire in termini di organizzazione e strumenti ma che tutto ciò risulta vano se non supportato da una fattiva collaborazione della cittadinanza. ”E’ alla sensibilità di ognuno che mi appello”, ha detto, “alla volontà di credere ad un progetto a lunga scadenza che vede come obiettivo il benessere comune”.
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Vari sono stati gli interventi del pubblico, tra i più significativi segnaliamo la volontà, da parte di alcuni insegnanti, di procedere alla raccolta differenziata negli istituti superiori. Ciò attualmente non è fattibile principalmente per una questione di competenze all’interno delle scuole. Anche i rifiuti della caccia sono stati chiamati in causa ma, in questo caso, non si tratta di rifiuti bensì di materiale speciale per il quale è necessario un trattamento particolare che non rientra nella raccolta differenziata.
Particolare attenzione è stata dimostrata, anche in precedenti incontri sul tema, all’opportunità di accedere all’acquisto di prodotti “alla spina” almeno presso i maggiori supermercati locali (detersivi, zucchero, pasta... ) per ridurre lo smaltimento di contenitori in plastica. Ma in questo caso la risposta è delegata ad enti terzi.
”Porta a porta vade retro!”
A movimentare l’incontro, fin lì scorso liscio, ha pensato un rappresentante del “Comitato contro la raccolta porta a porta di Reggio Emilia”, che ha inviato muscolose critiche all’indirizzo il sindaco di Reggio Emilia, Delrio che, a suo dire, ha imposto ai suoi amministrati la custodia nelle proprie aree condominiali di cassonetti per la raccolta differenziata che hanno procurato problemi di lezzo e di vermi. Lo ha accusato di aver impedito un referendum atto ad abolire questa forma di raccolta dei rifiuti (guadagnandoci querele). Egli, appreso di questo incontro a Castelnovo, ha voluto partecipare per congratularsi con il sindaco Marconi per non aver introdotto il “porta a porta” e per mettere in guardia i cittadini che – sue parole – “se vi ritrovate con i cassonetti in casa poi sono c... acidi”.
Il suo intervento non ha suscitato particolare approvazione da parte del numeroso pubblico (il foyer era pieno), anche per via dello stile “forbito”. Il rappresentate è stato, dallo stesso pubblico, caldamente invitato a lasciare proseguire l’esposizione del progetto che riguardava Castelnovo (dove, per la cronaca, il “porta a porta” non è previsto), facendo intendere che la serata non era dedicata – e non si era pertanto in questa sede interessati – alle grane cittadine.
Va detto che i relatori, a differenza di parte degli astanti, hanno mantenuto un perfetto aplomb, sia pur soffuso di stupore.
Comoda comoda… facile facile…
Ho detto ieri sera che il nuovo progetto di DIFFERENZIATA è, a mio modesto avviso, tutto tranne che comodo e facile. Hai un vecchio spazzolino da denti? Non va nella plastica! Hai un gioco rotto del bimbo (di plastica)? Non va nella plastica! Hai una vecchia pirofila sbeccata? Non va nel vetro! Un bicchiere di plastica? Non verrà utilizzato nel processo di riciclo (un bicchiere di yogurt sì)! Un foglio di scottex? Dipende dal fatto che sia unto o meno! Ecc. Ma all’ing. Simonazzi è sfuggita una frase molto significativa, del tipo: NON E’ CHE LO SI FACCIA SOLO PER FARVI TRIBOLARE!… In queste parole ho intercettato il messaggio che ritengo corretto: “OCCUPARSI DEI RIFIUTI SARA’ UN PO’ PIU’ PROBLEMATICO, MA GRANDE SARA’ IL BENEFICIO PER LA COLLETTIVITA’!”. Ho salutato con favore la permanenza del cassonetto tradizionale: in caso contrario avrei interpretato questa come una differenziata obbligata, con pistola alla tempia! Ho fatto poi presente che migliaia e migliaia tra caprioli, cinghiali, daini e mufloni vengono abbattuti ogni anno e tonnellate di interiora (zampe, pelli, ecc.) finiscono nei cassonetti. Visto che gli animali abbattuti vanno conferiti a dei centri di raccolta credo sarebbe il caso di procurare in quei siti appositi contenitori per questi rifiuti speciali. Anche perchè, dal punto di vista filosofico, se il costo dello smaltimento grava sui cittadini in base alle tonnellate di materiale lavorato, è ingiusto che tale costo possa ricadere pro-quota (anche fosso un solo euro) su coloro che cacciatori NON sono e semmai sono pure ambientalisti!
Ho anche sollecitato l’intervento sulla grande distribuzione: il mio contenitore di detersivo per piatti può servirmi per fare il pieno al supermercato dello stesso prodotto, a costo significativamente ridotto. Venendo così a spendere di meno, il cittadino è incentivato al riutilizzo ripetuto del medesimo contenitore. E’ accorgersi subito che il riciclare è conveniente anche per il proprio portafogli e non solo per una collettività non meglio definita!
(Umberto Gianferrari)
Sono una sostenitrice della raccolta differenziata e mi prodigo per attuarla…
Sono una sostenitrice della raccolta differenziata e mi prodigo per attuarla. Ho usato volutamente il termine prodigare, perchè questa sera, per depositare nel cassonetto la pastica, ho compiuto il seguente persorso:
– via Verdi (cimitero): il cassonetto era traboccante di bottiglie, ho dovuto scegliere un altro luogo;
– via Verdi (bivio con via Comici): non c’è il contenitore per la plastica;
– via Carnola (bivio per la Pietra di Bismantova): non c’è il contenitore per la plastica;
– via Matilde di Canossa (bivio per le scuole superiori): ho finalmente trovato un contenitore che potesse ricevere il mio sacco di bottiglie di plastica!
Faccio notare che ho girato in macchina, perchè diversamente non sarebbe stato possibile evitare di buttare tutto nel contenitore dei rifiuti domestici. Avrei intenzione di mettere una compostiera nel giardino per la decomposizione del rifiuto organico, foglie secche, piccole potature ecc. Vorrei sapere se ci sono delle agevolazioni per l’acquisto del cassonetto o convenzione con qualche negozio o riduzione della tariffa rifiuti.
(Gaia)
Rispondo a Gaia
Ciao Gaia, per la compostiera ti basta recarti a Felina all’Enìa e fare la richiesta. Ti diranno loro dove andarla a ritirare e riceverai uno sconto annuale sulla bolletta dei rifiuti. Lo sconto è abbastanza ridicolo, ma sempre meglio di niente. Sennò puoi anche andare in Comune a fare la richiesta per il compostaggio; i tempi sono un po’ più lunghi, ma avrai uno sconto maggiore sulla compostiera e comunque lo sconto sulla bolletta. Ciao!
(Mattia Rontevroli)
A Gianferrari
Resti di caprioli, mufloni, daini e rinoceronti nei cassonetti??? Ma dove li hai visti?? Sono rifiuti speciali che vanno inceneriti!! E la spesa dovrebbe essere dei cacciatori o no?? Gli animali in sovrannumero che abbattono secondo te li buttano o li vendono ai ristoranti, ecc. ecc.?? Bene, col ricavato che si paghino le tasse sullo smaltimento e che si tengano pure il resto! Il cane che mi hanno avvelenato è stato cremato e ho pagato normalmente quello che c’era da pagare. Non capisco il problema e non capisco la tua difficoltà nel differenziare. Sai che esistono anche le isole ecologiche?
Saluti!
(Mattia Rontevroli)